venerdì 27 gennaio 2017

Roma, mar 31 gen - La musica di Roberto Fia Da Django a Chaplin

Luci della Ribalta di Charlie Chaplin, in scena al Teatro Quirino di Roma dal 31 gennaio al 12 febbraio. La musica di Roberto Fia Da Django a Chaplin

"Ormai la discografia è morta, meglio il teatro. Noi cercavamo pezzi forti, che già in partenza fossero evergreen. Oggi agli artisti mancano i punti di riferimento" dichiara il musicista romano ex direttore del Cenacolo RCA.

Quella di Roberto Fia è una carriera che ha attraversato la storia della nostra musica leggera: da Morricone Bacalov Piero Ciampi Pino Pavone (è co-autore e produttore del suo ultimo disco, La Vita è dispari, lanciato al Premio Tenco 2016). Fra i cantanti con cui ha lavorato come compositore e produttore, CarosoneLauzi, Rita PavoneMorandiMina, Massimo Ranieri Patty Pravo. A SanremoLab 2006 risale la sua ultima esperienza nel mondo della canzone commerciale.

"Ormai la discografia è morta, meglio il teatro." - dichiara il compositore romano, che negli ultimi anni ha deciso di dedicarsi al palcoscenico. Il suo ultimo lavoro sono le musiche di Luci della ribalta di Charlie Chaplin, spettacolo con Antonio Salines e Marianella Bargilli, per la regia di Giuseppe Emiliani, in scena al Teatro Quirino di Roma dal 31 gennaio al 12 febbraio. "Quando Salines  mi  ha parlato del progetto avevo già un brano pronto a cui, come mia abitudine, avevo dato un titolo provvisorio: Omaggio a Chaplin."

Nella musica Roberto ha esordito come cantante, grazie ad Ennio Morricone, a cui lo presentò la sua prima maestra di canto. E' lui a proporgli un provino con la RCA e, successivamente, Bacalov e Micocci lo scritturarono per La Parade , la casa discografica di cui facevano parte lo stesso Morricone insieme a MicocciBacalov. Con quest'ultimo Roberto incide il suo primo disco, Django, colonna sonora ormai cult dell'omonimo film di Corbucci, che nel 2012 gli vale un'inaspettata e prestigiosa citazione in qualità di vocalist nella soundtrack di Django Unchained, il capolavoro di Quentin Tarantino.

Poi arrivarono il Cantagiro, un Disco per l'estate, il tour in Giappone con Milva e anche la partecipazione a Settevoci, il primo talent della storia. Senza esitazione e senza rimpianti, da cantante diventa autore e produttore.

Come direttore del Cenacolo, nella storica RCA, Fia ha promosso artisti del livello di Piero Ciampi, Amedeo Minghi, Scialpi, Pasquale Panella.

"Ora tutto è cambiato,"  denuncia il musicista e discografico, "le canzoni che vincono Sanremo non riesco mai a ricordarle. Anche per la pubblicità si usano soprattutto i brani del passato. Non credo sia un caso. Noi cercavamo pezzi forti, che già in partenza fossero evergreen. Oggi agli artisti mancano i punti di riferimento. Si incontrano poco. Lavorano isolati con il loro computer. Ci sono solo i talent televisivi. La mia ultima esperienza nel mondo della canzone risale alla commissione di SanremoLab 2006. In giura c'erano solo musicisti di conservatorio, io ero l'unico proveniente da una casa discografica. I cantanti erano quaranta, venivano esaminati uno dopo l'altro e dopo poco andavano a Sanremo. Troppo velocemente" .

Uno su Mille (F.Migliacci-R.Fia, 1985) è il più importante evergreen firmato da Roberto, la canzone che riportò al grande successo popolare Gianni Morandi, destinata a diventare un autentico 'caso'. "Quando gli feci ascoltare le note, - ricorda Fia -  Morandi mi disse: Sono vent'anni che non sento una canzone così!". E anche trent'anni dopo, nel 2014, quando il cantante bolognese lancia un sondaggio ufficiale su Facebook, il responso è inequivocabile: dei 600 brani da lui incisi, il più amato resta ancora questo. Una curiosità? La versione in spagnolo ( Uno Entre Mil ), incisa nel 1988 dalla star Manuel Mijares vinse in America Latina 3 dischi d'oro e uno di Platino. 

In questi ultimi anni Roberto Fia, oltre a collaborare con il grande paroliere Alberto Testa, ha scritto soprattutto musiche per il teatro , collaborando con registi come Maurizio PaniciGiuseppe Di PasqualePino QuartulloRoberto Ciufoli - Fra i prossimi progetti, le musiche per uno spettacolo su Goldoni, in programma il prossimo anno con la regia di Giuseppe Emiliani.



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Stelline