martedì 18 aprile 2017

Mattia Casalegno alla Chiesetta dell’Angelo di Bassano del Grappa

Mattia Casalegno

alla Chiesetta dell'Angelo di Bassano del Grappa


Nel corso degli ultimi trent'anni la società è stata profondamente modificata con l'emergere di tecnologie digitali che aiutano a vedere, ascoltare, lavorare, leggere, viaggiare, comunicare, acquistare, ottenere conoscenza, ecc., e che per la loro pervasività costituiscono ormai una grande parte della nostra soggettività.

Gli artisti, sempre attenti a rispecchiare attraverso le loro opere la cultura contemporanea e la società, utilizzano ampiamente il computer come risorsa fondamentale del loro processo creativo. Sperimentano nuovi linguaggi.

Ricombinano dinamicamente arte, tecnologia e scienze. E danno così corpo ad un affascinante mondo che costituisce ormai la nuova frontiera dell'arte contemporanea: l'Arte Digitale.

La definizione di arte digitale è molto ampia se consideriamo che con essa si comprende qualsiasi lavoro che utilizza il computer come una risorsa fondamentale del processo creativo.

Gli artisti e i curatori hanno provato ha definire dei sottoinsiemi per meglio inquadrare il loro lavoro. Così è possibile sentir parlare di: Additive art, Bio art, Database art, Data art, Digital activism, Digital Animation & Motion art, Digital community art, Digital graphics, Digital imaging, Digital performances, Game art, Generative art, Glitch art, Interactive art, Net art o Internet art, Post internet art, Robotics art, Software art, Virtual art...

Queste definizioni di fatto servono solo a dare l'idea che nell'ambito dei nuovi media esiste un variegato panorama di forme espressive, talvolta ibride, che vengono via via proposte. Una tassonomia che evidenzia l'impossibilità di rinchiudere in un'unica definizione omnicomprensiva, una pratica e una forma d'arte in costante evoluzione.

Mattia Casalegno è uno dei grandi protagonisti internazionali dell'Arte Digitale.

Attraverso le sue video animazioni si propone di mettere a fuoco un tema che gli è particolarmente caro come quello dell'ideale di bellezza corporea nella cultura contemporanea.

Ed è grazie a questo filone di ricerca che nasce, si potrebbe dire inevitabilmente, un dialogo ed una rilettura dell'opera di Antonio Canova, prima con le opere ospitate alla Gipsoteca di Possagno poi con quelle del Museo Civico di Bassano del Grappa.

La cosa non può che sorprendere perché non è ciò che ci si aspetta da un artista contemporaneo, in particolare modo se il materiale con cui lavora non è il gesso, il marmo o qualcosa di fisicamente plasmabile, ma sono i numeri, sono i programmi di audio-visualizzazione, sono le immagini digitali in movimento, sono le ambientazioni virtuali, vale a dire quanto di più immateriale possa esistere.


I Musei Civici insieme all'Assessorato alla Cultura della Città di Bassano del Grappa annunciano "La conoscenza del corpo", una personale di Mattia Casalegno composta da una serie di sculture e una video installazione site-
specific che rimette in gioco le relazioni tra gli ideali di bellezza neoclassici, la cultura contemporanea e l'utilizzo delle strumentazioni digitali e tecnologiche.

Mattia Casalegno è tra i più affermati digital artists del momento. Vive e lavora a New York e questa è la sua ultima opera.

Riflettendo sul cambiamento degli ideali di perfezione corporea, l'opera dell'artista nasce dall'osservazione del patrimonio di Bassano del Grappa con uno sguardo particolare alla collezione permanente di Antonio Canova custodita nelle sale espositive del Museo Civico: il grande maestro diventa il punto di partenza per una riflessione sull'ideale di bellezza e sull'evoluzione del concetto di corpo nella contemporaneità.

"È cambiando prospettiva che spesso si colgono quei dettagli che sfuggono. È con uno sguardo nuovo, inedito che si può oggi rileggere l'opera dei maestri del passato. Non semplicemente ri-studiare ma anche reinterpretare, aggiornare, promuovere utilizzando altri linguaggi" dichiara Chiara Casarin, direttrice dei Musei Civici. "L'opera di Mattia Casalegno apre una finestra sulle possibilità che Canova mai avrebbe potuto nemmeno immaginare. Ci racconta una storia nuova, ci immerge in un mondo che crediamo di conoscere ma che scopriamo immenso e ricco di spunti di riflessione. La perfezione scultorea dei soggetti canoviani, che è sempre stata oggetto di silenziosa contemplazione, diviene ora musa per altra produzione artistica. Diventa fertile creatrice di nuove istanze artistiche a partire dalla concezione dell'ideale di bellezza e di come questo pensiero si sia trasformato nella nostra cultura".

Attraverso l'uso della fotogrammetria, una tecnica di rilevazione topologica usata in archeologia, i dettagli delle statue di Canova presenti al Museo Civico di Bassano del Grappa sono stati trattati digitalmente e successivamente utilizzati come punto di partenza per una serie si sculture prodotte in un materiale di silicone e Soylent, un cibo liofilizzato ultra-proteico.

L'interesse di Casalegno è la comprensione e l'uso delle nuove tecnologie nei diversi campi di ricerca, come chirurgia o medicina, e la loro declinazione nella produzione artistica di un'opera d'arte. Per questa mostra l'artista crea una relazione utopica tra le sculture canoviane e un ideale di perfezione familiare a tutti: il design di macchine sportive che corrispondo a quei requisiti iper-performativi ricercati dall'artista.

Il fulcro della mostra è una video installazione su schermo semicircolare di 10 metri per 3, allestito al centro della Chiesetta dell'Angelo.

Il video è accompagnato da una traccia audio del compositore elettronico Martux_M.


Mattia Casalegno è un artista napoletano che vive e lavora a New York.

Opera attraverso l'uso di diversi media, da installazioni multimediali a sculture, performance audiovisive e interventi pubblici.

La sua pratica artistica prende spunto dalle più disparate discipline quali antropologia, biologia, ecologia, scienze informatiche, neuroscienze, e ha spesso come soggetto d'indagine le contemporanee relazioni e tensioni che uniscono l'ambiente naturale, l'uomo e le sue tecnologie.

Dal 1999 ha esposto, tra gli altri, al MACRO, MADRE, Netmage Festival, Santa'Arcangelo dei Teatri e Romaeuropa Festival in Italia, Mutek Festival in Canada, Kuandu Museum of Fine Arts in Taiwan, Cimatics Festival, Nuit Blanche, New Technological Art Awards in Belgio, Optronica Festival in Gran Bretagna, Le Cube - Contemporay Art Museum in Francia, OFFF in Spagna, AVIT in Germania, ARTES in Portogallo, e Wight Gallery, LACMA e YAA Museum negli Stati Uniti. All'attivita' di artista affianca quella di educatore e divulgatore di arti digitali in Universita' e instituzioni quali UCLA, Art Center College of Design in Los Angeles e Pratt Institute in New York, e tenuto workshop a Roma, Taipei, Brussels, Porto, Città del Capo, Mosca, Atene. Recipiente di una borsa di studio del Center for Cultural Innovation, del GAI- Giovani Artisti Italiani, finalista ai New Technological Art Awards nel 2015 e recipiente di un artist in residence all'Eyebeam center in New York. I suoi lavori sono stati inclusi in varie pubblicazioni internazionali, tra i quali "A Touch of Code" (Gestalten Books), "New Media Design" (Sometti ed.), "Deleuze and Audiovisual Art" (Manchester Metropolitan University), e apparsi su riviste a pubblicazioni quali Wall Street Journal, Art Tribune, the Creators Projects, Creative Applications, Hyperallergic, Digicult, Art F City, We Make Money not Art, e-artnow.

Ennio Bianco è una figura eclettica nell'arte contemporanea. Ha alternato la sua attività di imprenditore del settore ICT al suo essere prima artista - negli anni '80 ha fatto parte come Bianco & Niero della Generazione Elettronica di Renato Barilli - poi curatore, con la presentazione delle opere del grande artista Nam June Paik, della prima esposizione internet e social realizzata in Italia, Atelier d'Artista n. 22 di Franco Vaccai; ha curato inoltre la rassegna di arte digitale internazionale DIGITRA, allestita lo scorso anno a TRA Ca' dei Ricchi di Treviso con la partecipazione di alcuni del protagonisti assoluti come: Casey Reas, Lorna Mills, Memo Akten, boredomresearch, Sabrina Rattè e Mattia Casalegno.


Mattia Casalegno
La conoscenza del corpo
7 maggio - 25 giugno 2017
Inaugurazione 6 maggio ore 18

Chiesetta dell'Angelo
Via Roma, 80
36061 - Bassano del Grappa

Museo Civico di Bassano del Grappa
Piazza Garibaldi, 34
36061 - Bassano del Grappa



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