lunedì 27 luglio 2020

Friendship Day. Un sondaggio di Wiko racconta l'amicizia ai tempi dello smartphone


 

Caro amico, ti scrivo…in chat

 

Un sondaggio condotto da Wiko racconta l'amicizia ai tempi dello smartphone e svela la nuova "regola dell'amico"

 

 

La fine del mese di luglio coincide con un'importante celebrazione: il giorno 30 si festeggia infatti la Giornata Mondiale dell'Amicizia. Oggi, nell'era dello smartphone e dei social network, questa parola quali significati e valori assume? 

 

Il famoso detto "chi trova un amico trova un tesoro" è ancora una certezza per l'86% degli utenti coinvolti nell'ultimo sondaggio che Wiko – brand di telefonia franco-cinese da sempre attento ai fenomeni e alle tendenze del mondo digitale – ha condotto all'interno della sua Instagram Community proprio in occasione di questa particolare giornata.

 

È vero che le amicizie, quelle vere e durature, di solito non nascono online (68%), ma grazie allo smartphone e ai social si mantengono, si ritrovano e si fortificano. Rincontrare i propri compagni di banco gli amici d'infanzia o quelli conosciuti in vacanza è sempre un'emozione per il 64% dei rispondenti. E quindi, non è un caso che, durante il lockdown, l'80% abbia dichiarato di essersi sentito meno solo per merito del proprio smartphone e delle potenzialità di connessione che questo offre, come le videochiamate o la condivisione istantanea dei momenti speciali. A questo proposito, il 35% degli intervistati ha affermato di aver beneficiato di queste tecnologie per non perdersi un evento importante in diretta, come la nascita del figlio di amici lontani o una seduta di laurea.

 

Nonostante le nostre vite siano sempre più digitali, certe vecchie abitudini "analogiche" restano ancora valide e consolidate. Ad esempio, le "confidenze" al proprio best friend si fanno rigorosamente vis à vis (78%), se però c'è qualche rivelazione last minute da dover condividere con urgenza la scelta ricade sullo smartphone, che viene in soccorso tramite chat o vocali (54%) preferiti alla classica chiamata.

 

E sfatiamo un falso mito: non è vero che da quando ci sono i cellulari ci si sente di più, ma ci si vede di meno: il 72% degli intervistati dichiara di incontrarsi spesso ugualmente. "Ciò che succede in chat resta in chat" e non ha mai la stessa valenza nella vita vera, almeno secondo più della metà degli utenti (58%) che ha confessato di non essersi mai offesa per post o commenti inopportuni da parte di amici sui social.

 

Qual è quindi, oggi, la "regola dell'amico"? Per il 62% degli intervistati non c'è dubbio: non intasare la memoria dello smartphone del tuo "best" con selfie, video, screenshot di conversazioni, post e note vocali infinite!

 

 

 

 

 

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Stelline