venerdì 18 luglio 2025

GIANCARLO ESPOSITO, KIM ROSSI STUART E SERENA ROSSI AL MAGNA GRAECIA FILM FESTIVAL - DAL 26 LUGLIO AL 2 AGOSTO A SOVERATO (CZ)

 

Giancarlo Esposito, Kim Rossi Stuart e Serena Rossi arricchiscono il parterre del

Magna Graecia Film Festival 2025

 La 22a edizione a Soverato dal 26 luglio al 2 agosto

 I dettagli del programma saranno svelati nella conferenza stampa convocata per lunedì 21 luglio, alle ore 11.30, al Palazzo Comunale di Soverato, alla presenza del Direttore artistico Gianvito Casadonte, del Sindaco di Soverato Daniele Vacca, del Vicesindaco Lele Amoruso, e del Presidente della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.  


Dopo l'annuncio della serata evento speciale del 14 luglio con Francis Ford Coppola e la proiezione di Megalopolis, dell'Ambassador del Festival Denise Capezza, di Margherita BuyToni Servillo e Marco Giallini premiati con la Colonna d'Oro alla carriera, si arricchisce ulteriormente il parterre degli ospiti del Magna Graecia Film Festival 2025, ideato dai fratelli Alessandro Gianvito Casadonte, dedicato alle opere prime e agli autori emergenti e che si terrà a Soverato dal 26 luglio al 2 agosto.

Soverato arriveranno infatti anche Kim Rossi Stuart che sarà protagonista di una conversazione sul palco dell'arena moderata dal giornalista e documentarista Fabrizio Corallo, Giancarlo Esposito che terrà una masterclass condotta dalla responsabile delle opere prime internazionali Silvia Bizio e riceverà la prestigiosa Colonna D'Oro e Serena Rossi che, nella serata finale, riceverà la Colonna D'Oro.

Giancarlo Esposito, attore, regista e produttore americano, nato a Copenaghen, in Danimarca, da un padre italiano e una madre afroamericana. È noto per il suo ruolo iconico di Gustavo "Gus" Fring nella serie "Breaking Bad", per il quale ha vinto il Critics' Choice Award nel 2012 e ha ottenuto una nomination agli Emmy nello stesso anno. Ha ripreso il ruolo in "Better Call Saul", ottenendo ulteriori nomination agli Emmy e vincendo il Critics' Choice Award nel 2023.

Esposito ha recitato in numerosi film e serie TV, tra cui "The Mandalorian", "The Boys", "Dear White People", "Westworld", "Once Upon a Time", "The Get Down", "Drunk History" e "Community". Ha anche partecipato a film come "Beauty", "Stargirl", "Okja", "Coda", "Maze Runner: The Death Cure", "Maze Runner: The Scorch Trials", "Rabbit Hole", "The Usual Suspects", "Smoke", "The Last Holiday" e diversi film di Spike Lee.

Ha iniziato la sua carriera in teatro, debuttando a Broadway nel musical "Maggie Flynn" nel 1968. Ha anche recitato nella produzione originale di "Merrily We Roll Along" di Stephen Sondheim e Harold Prince.

Recentemente, Esposito è stato visto in "Parish" di AMC, dove è anche produttore esecutivo, e ha recitato in "Megalopolis" di Francis Ford Coppola, "The Electric State" dei fratelli Russo e "Captain America: Brave New World" dell'Universo Marvel.

 

Serena Rossi dopo il debutto in teatro con "C'era una volta… Scugnizzi", il musical di successo scritto da Claudio Mattone ed Enrico Vaime, è tra i protagonisti di  "Un Posto al Sole" e negli anni a seguire di  numerose serie di successo per Rai e Mediaset come "Il Commissario Montalbano", "Il clan dei camorristi", "Sant'Agostino", "Adriano Olivetti", "Che Dio ci Aiuti", "L'ispettore Coliandro".

Ritorna in teatro con il ruolo di Rosetta in "Rugantino" di Garinei e Giovannini, commedia musicale con la quale dal Teatro Sistina approda al New York City Center di Broadway.

Sul grande schermo è protagonista della fortunata pellicola dei Manetti Bros "Song 'e Napule" (2012) e delle commedie "Al Posto Tuo", "Troppo Napoletano" e "Caccia al tesoro". Alla 75. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia è in concorso con "Ammore e Malavita" dei Manetti Bros, per la cui interpretazione vince un David di Donatello, un Nastro d'Argento e un Ciak d'Oro.

"Brave Ragazze" di Michela Andreozzi e "7 ore per farti innamorare" di Giampaolo Morelli le valgono la candidatura ai Nastri d'Argento come migliore attrice protagonista di commedia nel 2020 e al Ciak d'Oro come miglior attrice protagonista. Nello stesso anno è protagonista in "Lasciami andare" di Stefano Mordini, che viene presentato alla 77. Mostra di Venezia.

Dopo l'uscita in streaming de "La tristezza ha il sonno leggero" di Marco Mario de Notaris, è in attesa di presentare in sala l'attesissimo "Diabolik" dei Manetti Bros.

 

E' nei panni di Mia Martini nel film "Io sono Mia" di Riccardo Donna, presentato al Festival di Sanremo, che Serena raggiunge la definitiva consacrazione di attrice e cantante, con la vittoria di un Nastro d'Argento Speciale e una candidatura come migliore attrice protagonista al Ciak d'Oro.

 

In veste di doppiatrice presta la sua voce a vari personaggi Walt Disney: è la principessa Anna della saga di "Frozen", è Cenerentola in "Into the Woods" ed è la voce cantata di Emily Blunt ne "Il ritorno di Mary Poppins".

 

La musica è una costante nella carriera artistica di Serena Rossi e ha un ruolo determinante nell'ambito delle sue capacità.

È per questa sua passione e questo suo talento che, giovanissima, incide due album per approdare nel 2014 al programma di Rai 1 "Tale e Quale Show", condotto da Carlo Conti, vincendo per 2 anni di seguito.

 

Inizia da quel momento anche una carriera di conduttrice televisiva: da "Celebration", "Da qui a un anno" a "Cinepop" fino al programma "Canzone Segreta".

Nel 2021 e 2022 è diretta da Tiziana Aristarco in "Mina Settembre", serie di Raiuno record d'ascolti, liberamente ispirata ai racconti di Maurizio de Giovanni.  Sempre nel 2021 Serena è scelta come Madrina alla Mostra del Cinema di Venezia ed è nel cast di "Diabolik" dei Manetti Bros. Nel 2022 è protagonista de "La Sposa" e "Mina Settembre 2",  fiction di Rai1 con cui ha ottenuto altissimi ascolti, conduce "Danza con Me", il programma di Roberto Bolle,  è stata protagonista della commedia Sky Orginal "Beata Te".

Nel 2024 è protagonista di puntata di "Call My Agent 2" in onda su Sky e torna sul set per la terza stagione di Mina Settembre, in onda su Rai1 nel 2025.  Inoltre gira "Il Treno dei Bambini" di Cristina Comencini, film tratto dal romanzo di Viola Ardone e realizzato per Netflix ed è nella serie Disney "Uonderbois".

Nel 2025 nelle canzoni della versione italiana del nuovo film Disney "Biancaneve"  Serena Rossi è la Regina Cattiva e calca i palchi dei teatri più prestigiosi d'Italia con il suo spettacolo teatrale " SereNata a Napoli".

Il MGFF 2025, fondato e diretto da Gianvito Casadonte, proporrà un ricco programma di eventi e proiezioni cinematografiche nell'ambito dei concorsi dedicati alle sezioni di opere prime italiane e documentari, curate da Antonio Capellupo, e delle opere prime internazionali, curate da Silvia Bizio, anche responsabile delle conversazioni con talent internazionali. La novità di quest'anno è l'aggiunta di un'ulteriore sezione - diretta da Jacopo Curcio e Luca Capacchione - che proporrà una selezione dei migliori esordi nel cortometraggio e che arricchisce la proposta e la mission culturale del Festival da sempre attento alla promozione e alla valorizzazione dei giovani talenti. Un ulteriore tassello frutto della collaborazione con il Picentia Short Festival di Battipaglia che porterà al MGFF - in occasione di due serate speciali - il meglio della propria selezione di cortometraggi, nazionali ed internazionali, ospitati nel corso degli ultimi anni nell'ambito dell'evento che anima il territorio campano con proiezioni, incontri e masterclass dedicate al cortometraggio.

 

Il MGFF è sostenuto dal Ministero della Cultura, Calabria Straordinaria – brand della Regione Calabria – Assessorato al Turismo – Calabria Film Commission e Comune di Soverato. Le Colonna d'Oro assegnate durante il festival sono realizzate dal Brand GB Spadafora.

 

 

giovedì 17 luglio 2025

Evento mostra diffusa RiGenerazione - Arte Borgo Semproniano


2 – 31 agosto 2025 • Semproniano (GR)

Vernissage sabato 2 agosto, ore 17.30 – 20.00 (ingresso libero)
Via Toscana, 4 – 58055 Semproniano (GR)


Nel cuore della Maremma toscana, tra le pietre antiche e il silenzio vibrante di Semproniano (GR) e delle sue frazioni, un'esplosione di colore rompe l'equilibrio della quiete: è l'arte del movimento Cracking Art che dal 2 al 31 agosto porta nel borgo e nei suoi dintorni un'inedita installazione diffusa all'insegna della rigenerazione.

Tre grandi sculture – una chiocciola, un coniglio e una rondine – sorgeranno come presenze sorprendenti in alcuni dei luoghi simbolici del paese: l'Oratorio di San Rocco, la Chiesa di San Vincenzo e Sant'Anastasio e la Piazza di Santa Croce. Attorno a queste, quindici opere di dimensioni minori animeranno il centro storico e le frazioni di Catabbio, Cellena, Petricci e Rocchette di Fazio.

RiGenerazione è più di una mostra: è un messaggio. La plastica, materiale simbolo dello scarto e dell'eccesso, si rigenera e si fa arte, diventando portavoce di un nuovo rapporto possibile tra uomo, natura e paesaggio. Le opere, realizzate in plastica rigenerata, sono animali dai colori vivaci e forme monumentali che, lungi dall'essere semplici decorazioni, dialogano con l'ambiente e provocano domande sul nostro stile di vita, sulla sostenibilità e sulla gestione consapevole dei rifiuti.

Il progetto, promosso dal Comune di Semproniano e curato dall'Associazione Ippogrifo nasce con l'intento di stimolare una riflessione collettiva – soprattutto tra le giovani generazioni – sulla tutela dell'ambiente e sull'urgenza di un cambiamento culturale e quotidiano. RiGenerazione propone un nuovo modo di abitare il mondo, più rispettoso e consapevole, in cui anche ciò che viene scartato può trasformarsi in bellezza.

Questa mostra itinerante trasforma Semproniano e i suoi borghi in un museo a cielo aperto, accessibile a tutti.

Un percorso visivo e sensoriale, tra arte, storia e natura, dove ogni installazione è un invito a rallentare, osservare, riflettere.

RiGenerazione è una mostra del Comune di Semproniano, è organizzata dall'Associazione Ippogrifo con il contributo di Fondazione CR Firenze.

"Cracking Art a Semproniano:
l'Arte rigenera il borgo"


Nel cuore di Semproniano, antico borgo toscano sospeso tra storia e silenzio, un'inaspettata invasione prende vita: chiocciole, conigli, rondini, orsi, suricati, rane, pinguini, oche, gatti colorati, giganti, improbabili, si insinuano tra vicoli medievali, piazze e scorci dimenticati, portando con sé un messaggio tanto giocoso quanto urgente. È l'arte del Movimento Cracking Art che si manifesta in tutta la sua forza comunicativa, trasformando spazi abbandonati o poco frequentati in una mostra a cielo aperto, accessibile a tutti, grandi e piccoli, abitanti e turisti.

Questa installazione diffusa non è solo un'operazione artistica, ma un atto di rigenerazione simbolica e concreta: rigenerazione della plastica, rigenerazione dei luoghi, rigenerazione della coscienza. La plastica, materiale simbolo dell'eccesso, del consumo e dello scarto, viene qui sottratta alla sua destinazione finale – la discarica – per diventare opera d'arte, messaggera di un nuovo equilibrio possibile tra uomo, natura e artificio.

L'intervento di Cracking Art a Semproniano si radica nella poetica della trasformazione: il processo chimico del "cracking" – da cui il movimento prende nome – diventa metafora della frattura tra naturale e artificiale, tra passato e futuro, tra ciò che era e ciò che può ancora rinascere. Ed è proprio in questa frattura che si apre uno spazio fertile per l'immaginazione e la riflessione.

Le sculture, realizzate in plastica rigenerata, appaiono come presenze surreali e familiari al tempo stesso: animali che da sempre accompagnano l'immaginario umano, ora reinterpretati in forme monumentali e cromie accese, destabilizzano lo sguardo e catturano l'attenzione. Non sono mai semplici decorazioni, ma presenze attive che instaurano un dialogo serrato con il paesaggio,
l'architettura e il pubblico.

Attraverso l'arte, il borgo di Semproniano si rinnova: si fa palcoscenico di un racconto ecologico e collettivo, in cui la sostenibilità non è un concetto astratto ma un'esperienza sensibile, visiva, tangibile. Ogni angolo si trasforma in una occasione di scoperta, ogni scultura diventa una domanda rivolta al visitatore: come possiamo trasformare lo scarto in bellezza? Come possiamo abitare il mondo in modo nuovo, più consapevole e rispettoso?

L'installazione Cracking Art è un invito a rallentare, osservare, riflettere. È un viaggio tra epoche e materiali, tra natura e artificio, tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare. Un'invasione  gentile, colorata, ironica, ma profondamente seria nel suo intento: rendere l'arte un veicolo di cambiamento, e i borghi dimenticati luoghi vivi, rigenerati nel segno della creatività e del rispetto per il pianeta.

Marta Banci, storica dell'arte

Filosofia Cracking Art

Nasce nel 1993: l'intenzione è quella di cambiare radicalmente la storia dell'arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale che unito all'utilizzo rivoluzionario dei materiali plastici mette in
evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale. La dimensione corale del gruppo non limita l'espressione individuale delle singole voci: gli artisti lavorano anche in modo
indipendente interpretando, ciascuno secondo le proprie esigenze, le problematiche e le tensioni del nostro tempo.

Il termine Cracking Art deriva dal verbo inglese "to crack", che descrive l'atto di incrinarsi, spezzarsi, rompersi, cedere, crollare. Con il nome di cracking catalitico è anche chiamata la reazione chimica che trasforma il petrolio grezzo in plastica: per gli artisti è questo il momento in cui il naturale permuta in artificiale, l'organico in sintetico, ed è tale processo che essi intendono rappresentare attraverso la loro arte.

Cracking è il divario dell'uomo contemporaneo, dibattuto tra la naturalità originaria e un futuro
sempre più artificiale.

Cracking è il processo che serve a trasformare il petrolio in virgin nafta, composto di molecole semplici alla base di migliaia di prodotti di sintesi, quali la plastica.

La plastica ha in sé le radici di una storia che dura da millenni, quella dell'uomo e del suo mondo,
una storia piena di trasformazioni e di avvenimenti, un brano culturale vastissimo e profondo, in cui natura umana, artificiale e ambientale si uniscono in una formula concettuale che sfida le norme attuali dell'arte contemporanea.

Cracking è quel processo che trasforma il naturale in artificiale, l'organico in sintetico.

Un procedimento drammatico, se non è controllato, una scissione che ci mette tutti di fronte a realtà nuove.

Quest'ultima contrapposizione si riflette in particolare nella scelta dei materiali, e quindi nell'impegno sociale e ambientale assunto del movimento, il quale mostra un'accettazione consapevole della inevitabilità del fatto che il nostro mondo stia diventando sempre più artificiale.

Le opere sono realizzate per sollecitare una riflessione collettiva sui temi dell'effetto antropico sull'ambiente naturale tramite azioni performative coinvolgenti, in cui installazioni fuori scala – come i celebri animali colorati – invadono i luoghi più vari, dagli spazi propriamente deputati all'arte a quelli della vita quotidiana.

Rigenerare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l'ambiente donandole nuova vita, farne delle opere d'arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo esprimendo una particolare sensibilità nei confronti della natura.

Alla Pinacoteca Divisionismo Tortona lo studio de Il sole di Pellizza in occasione di un focus sugli anni giovanili dell'artista

DAL 13 SETTEMBRE

 

IL SOLE DI GIUSEPPE PELLIZZA 

ALLA PINACOTECA DIVISIONISMO TORTONA 

IN OCCASIONE DI UN FOCUS

SUI LAVORI GIOVANILI DEL PITTORE

 

L'olio su tela che anticipa il dipinto della

Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea

di Roma entra a far parte della collezione permanente

 

ildivisionismo.it


UNA NUOVA LUCE SULLA PITTURA DI PELLIZZA

 

A partire dal 13 settembre 2025 la Pinacoteca Divisionismo Tortona esporrà al pubblico una nuova opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Si tratta dell'olio su tela "Il sole (studio)", una delle opere che hanno segnato il percorso creativo dell'omonimo celebre dipinto conservato presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Per l'elaborazione del capolavoro romano non sono infatti mancati bozzetti ed opere preparatorie probabilmente realizzate dal Pellizza nella ricerca del panorama più adatto a tale grandiosa rappresentazione della natura. Nella sua sintesi, il piccolo studio esposto a Tortona rappresenta un'esperienza ottica condotta alle estreme conseguenze, con il risultato quasi astratto di una pittura in cui la folgorazione luminosa dell'astro sorgente - centrale su un orizzonte rialzato, con l'irraggiarsi del nucleo di dinamici segmenti multicolori e in sequenza rigorosamente controllata - accresce l'effetto di potente controluce che in pratica elimina il paesaggio in basso e, in esso, qualsiasi concessione figurativa.


IL GIOVANE PELLIZZA. ACCADEMIE, MAESTRI

E PRIME ESPERIENZE: 1883-1890"


In occasione dell'esposizione della nuova acquisizione, la Pinacoteca presenterà al pubblico per il periodo 13 settembre 2025 – 15 febbraio 2026 un focus su un nucleo di opere di Pellizza solitamente non inserite nel percorso espositivo dal titolo "IL GIOVANE PELLIZZA. ACCADEMIE, MAESTRI E PRIME ESPERIENZE: 1883-1890" permettendo così al pubblico di seguire da vicino i primi passi dell'artista, le sue sperimentazioni e le influenze dei suoi maestri assorbite nel corso della sua formazione. Con le 28 opere di Pellizza, la Pinacoteca Divisionismo Tortona detiene il più ampio nucleo di lavori dell'artista presente in una singola collezione. Tra i dipinti eccezionalmente esposti e che affiancano capolavori come "Il cammino dei Lavoratori" (1898-1899), diretto antecedente de "Il Quarto Stato", ci sono "Ritratto dei Genitori" del 1885, "Autoritratto" del 1885-86, "Testa di bambina" del 1887, le tavolette "Bozzettino", "Sera", "Impressione di paese" (realizzati tra il 1888 e il 1892), "Ragazzo che tira una corda" del 1889, "Scogliera a Sturla" del 1890. Completano l'esposizione opere di Cesare Tallone e Pio Sanquirico, entrambi maestri di Pellizza. 

L'iniziativa tortonese si svolge in concomitanza con l'ampio omaggio all'artista previsto nello stesso periodo: la grande esposizione "PELLIZZA DA VOLPEDO (1868-1907). I CAPOLAVORI" in corso dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026 alla GAM - Galleria d'Arte Moderna di Milano, co-prodotta dal Comune di Milano GAM - con METS Percorsi d'Arte, cui la Pinacoteca partecipa con un importante prestito. Con il focus IL GIOVANE PELLIZZA. ACCADEMIE, MAESTRI E PRIME ESPERIENZE: 1883-1890 la Pinacoteca Il Divisionismo Tortona completa così il ritratto dedicato a Pellizza, approfondendo il momento fondativo della sua parabola creativa. Le celebrazioni dell'artista si sono aperte a inizio 2025, quando è arrivato nelle sale cinematografiche italiane "Pellizza pittore da Volpedo" del regista Francesco Fei con Fabrizio Bentivoglio, prodotto da Apnea Film con la partecipazione di METS Percorsi d'Arte e distribuito al cinema da Nexo Studios

A partire dal 1883, Milano e il vero segnarono i primi passi del percorso artistico di Pellizza. Iscritto dal gennaio 1884 all'Accademia di Brera presso cui seguì le lezioni nelle scuole di ornato, disegno di figura, prospettiva, architettura e storia, Pellizza accompagnò al percorso accademico la copia dal vero condotta nello studio di Giuseppe Puricelli di cui è rimasta una traccia in alcuni ritratti, come l'Autoritratto giovanile conservato presso la Pinacoteca. Nel corso del 1886, la partenza del Puricelli per la Russia lo spinse alla ricerca di un nuovo maestro che individuò in Pio Sanquirico, presso il cui studio i giovani allievi potevano cimentarsi nella copia dal vero su modelli viventi. Proprio a partire dal 1886 Pellizza si impegnò nella realizzazione di studi di teste, acquisendo in poco tempo sempre maggior sicurezza nella pennellata, d'ora in avanti più libera e contrastata, sull'esempio delle opere contemporanee di Attilio Pusterla, Filippo Carcano, Giovanni Sottocornola ed Emilio Longoni. Nel novembre del 1887 Pellizza decise di trasferirsi a Roma per frequentare i corsi dell'Accademia di San Luca. Insoddisfatto dei metodi d'insegnamento della scuola romana, il giovane pittore si spostò quindi a Firenze per approdare all'Accademia di Belle Arti sotto l'insegnamento del maestro Giovanni Fattori. In questo periodo strinse un'amicizia sincera e duratura con i compagni Plinio Nomellini e Guglielmo Micheli.  La volontà di confrontarsi con soggetti sempre più complessi lo spinse a riflettere sull'opportunità di proseguire nel suo percorso di studi scegliendo l'Accademia Carrara di Bergamo dove fu accolto, sebbene fuori età, per iscriversi ai corsi come "allievo particolare del prof. Tallone", rinomato ritrattista. Il tardo alunnato presso il maestro Cesare Tallone rappresentò un momento particolarmente fitto di esperienze e studi focalizzati in particolar modo sul disegno dal vero e al ritratto. Non mancò l'occasione per stringere rapporti di sincera collaborazione con il ritrovato amico Edoardo Berta e con Romeo Bonomelli a cui Pellizza donò il carboncino e matita su carta "Ragazzo che tira una corda", esempio della posa disinvolta e attiva ricercata da Tallone e da lui proposta agli allievi.

Nell'estate del 1889 Pellizza fece ritorno a Volpedo dove si cimentò nella realizzazione di impressioni di paesaggio con pennellate sommarie e veloci, in tutto assimilabili a quelle applicate dal Tallone e suggerite agli allievi nelle passeggiate d'istruzione nelle valli bergamasche. Dopo il soggiorno parigino in compagnia di Edoardo Berta per visitare l'Esposizione Universale del 1890, Pellizza decise di tornare a Bergamo per riprendere il percorso di crescita e di lavoro in Accademia. Il crescente interesse per la figura umana inserita nell'ambiente e per il lavoro, che nella sua Volpedo si svolgeva essenzialmente all'aperto, incoraggiarono successivamente Pellizza a iscriversi all'Accademia Ligustica di Genova, rinomata scuola di paesaggio. Di questo breve soggiorno ligure, protrattosi per il solo mese di novembre del 1890, restano alcune testimonianze come le marine condotte tra Sturla e Quarto di cui la Pinacoteca conserva una preziosa traccia.



ELENCO OPERE DI PELLIZZA DA VOLPEDO

DELLA PINACOTECA DIVISIONISMO TORTONA

 

La donna dell'emigrato, 1888, Olio su tela

Una brocca, 1888-1890, Olio su cartone

Testa di vecchio, 1890, Olio di tela

Sacra Famiglia,1892, Olio su tela

Idillio. L'albero della vita, 1896, Olio su tela applicata su tavola

Il ritorno dei naufraghi al paese, 1894, Carboncino e matita su carta applicata su tela                    

Ritratto della signora Sofia Abbiati Cocco, 1895, Olio su tela

Paesaggio presso Volpedo, 1897, Olio su tela

Mattino di maggio, 1903, Olio su tela applicata su tavola

Testa di donna, 1886-1887, Olio su tela

Paesaggio, 1905-1906, Carboncino su carta applicata su tela

Il ponte, 1904-1906, Olio su tela

Studio di figure per "Idillio campestre", 1896, Matita e carboncino su carta

Ritratto d'un campagnuolo proprietario. Ritratto del signor Battegazzore, 1893, Olio su tela 

Ritratto di campagnoli. Ritratto della signora Battegazzore,1894, Olio su tela 

Vallon à Volpedo. Valletta a Volpedo, 1904-1905, Olio su tela

Il cammino dei Lavoratori, 1898-1899, Olio su tela

Il sole (studio), 1903-1904, Olio su tela

Ritratto di Giovanni Cantù, 1895, Olio su tela

*Ritratto dei genitori, 1885, Olio su tela

*Autoritratto, 1885-1886, Olio su cartoncino

*Testa di Bambina, 1887, Olio su tela

*Impressione di paese, 1888, Olio su cartone

*Sera, 1889, Olio su tavola

*Ragazzo che tira una corda, 1889, Carboncino e matita su carta 

*Scogliera a Sturla, 1890, Olio su tavola

*Bozzettino, 1891-1892, Olio su tavoletta

*Il mio sindaco, 1903, Olio su tela

 

* Dipinti della Pinacoteca esposti in occasione del focus dedicato a Pellizza e normalmente custoditi in deposito.


PINACOTECA DIVISIONISMO TORTONA.

UNA COLLEZIONE, UN PROGETTO CULTURALE

 

Era il 1999 quando la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona decise di acquisire il nucleo di opere frutto della lungimirante attività di raccolta dell'istituto bancario da cui aveva tratto origine.

Da lì a poco nacque l'idea di intraprendere un progetto di valorizzazione e incremento di tale patrimonio artistico che aveva sino ad allora privilegiato un rapporto speciale con il suo territorio e, in particolare, con i suoi artisti più significativi.

Un passato d'arte segnato dal genius loci  Giuseppe Pellizza, un personaggio di grande rilievo nella cultura pittorica dell'area lombardo-piemontese, diventata l'obiettivo privilegiato della collezione perché proprio qui, tra Milano e Torino, si svolse il cosiddetto "primo dibattito" del divisionismo a partire dalla Prima Triennale di Brera del 1891.

A partire dal 2001, anno di apertura al pubblico della Pinacoteca, nel volgere di pochi anni prende vita il progetto "Pinacoteca Divisionismo Tortona", esposizione permanente che si propone di documentare questa fondamentale stagione artistica attraverso la varietà e l'originalità dei linguaggi pittorici utilizzati non solo dai grandi maestri divisionisti, ma da personaggi che hanno dato voce a culture per così dire periferiche, per lungo tempo non adeguatamente valorizzate, ma comunque degne di attenzione.

Il filo conduttore della Pinacoteca si dipana quindi intorno al fertile dialogo e al confronto tra i diversi interpreti di una tecnica audace e antiaccademica che ha saputo rappresentare le istanze di un nuovo secolo: dagli artisti socialmente impegnati degli anni Novanta dell'Ottocento fino agli approcci empirici in ambito simbolista e ai primi saggi dei protagonisti della rivoluzione futurista per i quali la divisione del colore costituiva il linguaggio della modernità.

Oggi la Pinacoteca si sviluppa su  una superficie di 750 metri quadrati e consta di 145 opere che documentano l'attività di oltre 59 artisti.



Pinacoteca Divisionismo Tortona 

Palazzetto medievale
Corso Leoniero, 6 (ingresso dal cortile interno)
Tortona (AL)


Orari:

Sabato e domenica, dalle 15.00 alle 19.00

Giorni feriali su prenotazione

Chiusura Natale e Capodanno

Biglietti: INGRESSO GRATUITO



Ostia IN Corto - Short Film Fest - Annunciato il programma della prima edizione/ Madrina della kermesse, Luce Cardinale - Porto Turistico di Roma – Dal 24 al 27 luglio 2025


CINEMA. Ostia IN Corto – Short Film Fest: annunciato il programma della prima edizione

Madrina della kermesse, Luce Cardinale |Porto Turistico di Roma – Dal 24 al 27 luglio 2025

 

 

Il Porto Turistico di Roma, bene in confisca che vanta un ampio progetto di riqualificazione sociale e territoriale del quale l'agenzia di comunicazione GRUPPO MATCHES è tra i più attivi operatori, diventa una volta di più luogo di aggregazione culturale e di ispirazione con Ostia IN Corto – Short Film Fest.

 

Questa prima edizione proporrà al pubblico opere innovative e originali, cortometraggi capaci di riflettere nuove tendenze, tematiche e prospettive del cinema indipendente nazionale e internazionale. Una rassegna ad ingresso gratuito, ricca di ospiti e di incontri, condotta dal palco da Francesco DI BRIGIDA, insieme alla Madrina del Festival Luce CARDINALE, con Masterclass che approfondiranno temi importanti sul mondo dell'audiovisivo che ogni sera, alle 18.30, anticiperanno le proiezioni delle 21.30.

 

La manifestazione, ideata e realizzata da Gruppo Matches attraverso la sua divisione GM Production, ha il sostegno del MiC-Ministero della Cultura e di SIAE – Società Italiana Autori ed Editori, nell'ambito del programma "Per Chi Crea", e il Patrocinio dell'Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello.

 

La Direzione generale di Ostia IN Corto è di Andrea CICINI, Ceo di Gruppo Matches, che dal 2017 segue le iniziative e la comunicazione del Porto Turistico di Roma, con una ventennale esperienza nel mondo dei grandi eventi e delle Kermesse cinematografiche internazionali. "In un territorio che trasuda cinema, quale è Ostia, -- ha detto Cicini è per noi motivo di orgoglio lanciare questo nuovo Festival del cinema breve, complice una surreale arena sospesa tra terra e mare. Un nuovo progetto per il territorio, per condividere cultura senza confini attraverso le emozioni che solo la pellicola sa offrire, soprattutto raccontata dallo sguardo di giovani registi e sceneggiatori". La direzione artistica del Festival è invece affidata ad Alberto DE ANGELIS, professionista di settore, affiancato da Cristina BORSATTI, responsabile di GM Production.

 

La luce della Madrina

 

Ogni Festival che si rispetti ha la sua Madrina. Non fa eccezione Ostia IN Corto – Short Film Fest che avrà sul palco come Madrina l'attrice romana Luce Cardinale. Nipote di Claudia Cardinale, attrice italiana considerata come la più importante emersa negli anni '60, definita a quei tempi dalla stampa internazionale come 'la donna più bella del mondo', ne ha seguito con passione e versatilità le orme, a partire dalla formazione iniziale, al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, nel 2013. Il suo debutto cinematografico arriva con "Anni felici" di Daniele Luchetti. Tra i film in cui ha recitato "Un posto sicuro" di Luca Tartaglia, "I sogni sospesi" di Manuela Tempesta, "La tela" di Sergio Rubini e a teatro "Enrico V" di Pippo del Bono. La giovane attrice accompagnerà i protagonisti di Ostia IN Corto durante tutta la durata del Festival.

 

Le proiezioni della prima edizione

 

Quattro serate a tema scandiranno il programma di Ostia IN Corto - Short Film Fest 2025, condotte da Francesco Di Brigida. Esperto critico cinematografico, collabora tra gli altri con l'Adriatic Film Festival fin dalla prima edizione (2018) e con diversi eventi di cinema, anteprime e talk tra l'Abruzzo e Roma.

 

"Territori IN Corto", sarà il leitmotiv della prima serata dedicata a lavori capaci di esaltare le specificità di un luogo e occasione per presentare i corti provenienti dalla CALL FOR STUDENTS, che in questa prima edizione ha come tema "I giovani e il loro territorio", quello di Ostia, rivolta a studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Municipio X di Roma.   

 

La seconda serata, "Nuovi linguaggi IN Corto", proporrà opere che sperimentano nel cinema nuove forme espressive.   

 

"Animazioni IN Corto" è la terza serata, incentrata sul cinema breve d'animazione. 

 

A chiudere il festival, "Circuiti IN Corto": sullo schermo alcuni tra i migliori corti del panorama cinematografico italiano.

 

Le Masterclass in programma

 

Prima delle proiezioni serali, alle 18,30, Il pubblico interessato potrà seguire alcune Masterclass. Giovedì 24 luglio sarà la volta di Xin Alessandro Zheng, regista classe 1997, in concorso nel 2020 alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia con il cortometraggio Where the leaves fall. Titolo dell'incontro: La procrastinazione dell'artista. Sbloccare l'artista. Un'inedita Masterclass dedicata al lato psicologico della creazione, al rapporto con il proprio lato creativo, al blocco dello scrittore. Venerdì 25 luglio, il regista Lorenzo Pallotta, autore di alcuni apprezzati lungometraggi documentari (Sacro Profano, presentato nel 2021 ad Alice nella Città e Terra Nova, il paese delle ombre lunghe, selezionato nel 2023 al Torino Film Festival) guiderà l'incontro Sguardi nel tempo. Cinema e memoria. Una masterclass pensata per chi vuole interrogarsi sulle forme nuove, spesso incontrollate, attraverso cui il cinema continua a reinventarsi.   Il regista Matteo De Liberato, autore di fortunati cortometraggi e direttore artistico di Allegorie Distribution, a partire dalle esperienze del suo ultimo documentario lungo Cento – Assalto al moro, introdurrà, sabato 26 luglio, Raccontare l'Altro, trovare l'Universale. Storie da culture diverse, Masterclass dedicata a tutti coloro che vogliono affrontare con consapevolezza e profondità la messa in scena di storie ambientate in un contesto culturale e nazionale differente dal proprio.  A chiudere le Masterclass sarà il regista Gianluca Santoni, quest'anno candidato alla cinquina David come Miglior Esordio alla Regia con la sua opera prima di lungometraggio Io e il secco, che domenica 27 luglio proporrà l'incontro Supereroi in incognito. Dirigere attori professionisti e non professionisti sull'affascinante tema della compresenza e della direzione di attori professionisti e non professionisti nella composizione del casting di un'opera.  

 

I registi coinvolti nelle Masterclass presenteranno anche alcuni tra i loro più apprezzati cortometraggi, a partire da Where The Leaves Fall di Xin Alessandro Zheng, profonda riflessione sul tema dello sradicamento, attraverso la storia di Giacomo, un giovane italo-cinese di seconda generazione, guidato dal nonno nel contesto rituale della cultura d'origine. Di Lorenzo Pallotta verrà proiettato l'intenso cortometraggio Luis, in cui tra esitazioni e paure due fratelli condividono gli ultimi momenti insieme e devono superare la loro prima separazione. Matteo De Liberato presenterà I giorni delle arance, una storia di amore materno e di sacrificio ambientata in una Romania sotto il regime di Ceausescu. Qui, all'interno di una cella, Daiana, riceve poco prima di essere condannata a morte la visita di un giovane prete, attraverso il quale la donna scopre di avere ancora molto da perdere. Di Gianluca Santoni, infine, verrà proiettato il cortometraggio Indimenticabile, un toccante e insolito racconto d'innamoramento, tra una giovane donna disabile alla sua prima esperienza di intimità e di un ragazzo che lavora come escort.

 

Porto Turistico di Roma (Lungomare Duca degli Abruzzi 84) | 24/27 luglio 2025 con ingresso libero:

ore 18.30 Masterclass | ore 21.30 Proiezioni

 





mercoledì 16 luglio 2025

Blogfoolk Magazine raggiunge il traguardo del numero 700

 

Blogfoolk Magazine
raggiunge il traguardo del numero 700

In uscita il 18 luglio 2025

Il prossimo 18 luglio 2025, Blogfoolk Magazine celebra un traguardo importante: la pubblicazione del numero 700. Un risultato che testimonia la costanza, la qualità e la visione di un progetto editoriale nato nel 2010 e divenuto negli anni punto di riferimento importante in ambito “world, folk & trad music” in Italia e non solo.

Fondato nell’aprile del 2010 dal saggista e giornalista Salvatore Esposito, blogfoolk.com ha sin da subito riscosso l’apprezzamento di addetti ai lavori e appassionati. La svolta arriva nel 2011 con l’ingresso di Ciro De Rosa, figura di lungo corso nell’editoria musicale trad e world music, che affianca Esposito nella gestione del progetto. In pochi anni, il sito si trasforma in un portale e Blogfoolk diventa una testata giornalistica nazionale registrata, assumendo una struttura redazionale stabile e aprendosi a prestigiose collaborazioni e a firme internazionali.

Un’iniziativa editoriale che, partita dal Sud – lungo l’asse Napoli-Caserta – si afferma sovvertendo l’idea di sito tematico o testata specialistica, per proporsi come laboratorio culturale aperto, dinamico e multidisciplinare, con proiezione internazionale.

Nel suo stesso nome, Blogfoolk, si condensa il manifesto editoriale della rivista: foolk è un richiamo al folk aperto alla sperimentazione, alla contaminazione e alla ricerca, ma anche al fool shakespeariano, figura irriverente e acuta, capace di osservare la realtà con sguardo lucido e critico.

Nel tempo, Blogfoolk ha saputo intrecciare informazione, approfondimento e divulgazione, dando spazio alle voci della musica popolare e d’autore, alla world music, al jazz e alle musiche di confine. Ampia attenzione è rivolta anche alla scena live, all’editoria musicale e alla ricerca accademica, grazie anche a un comitato scientifico che annovera studiosi di primo piano nel campo dell’etnomusicologia e dell’antropologia culturale.

Numerose le rubriche che hanno arricchito la proposta editoriale nel corso degli anni: “Cantieri Sonori”, dedicata ai liutai e costruttori di strumenti musicali; “Memoria”, che raccoglie testimonianze e ricerche sul campo; “Letture”, spazio di riflessione su testi scientifici e divulgativi legati al mondo delle musiche di tradizione e di contaminazione.

Per di più, questo Foolk Magazine si configura anche come agitatore culturale attivo, impegnato nell’organizzazione di presentazioni, convegni, showcase e progetti editoriali. Tra questi si segnala Viaggio in Italia, e-book realizzato con Squi[libri], che raccoglie interventi di musicisti, studiosi e ricercatori sulla cultura musicale tradizionale italiana.

Numerose anche le media-partnership attivate negli anni con realtà di primo piano , tra cui WOMEX, Fira Mediterrània de Manresa (Catalogna), Babel Med Music (Marsiglia), Festival Sommelo (Finlandia/Russia), Visa for Music (Marocco), World Music Festival Bratislava (Slovacchia), Druga Godba (Slovenia), AZ Jazz Sofia (Bulgaria) oltre a consolidati partenariati con i maggiori festival folk e world italiani e con testate internazionali.

Il numero 700 rappresenta non solo una cifra simbolica, ma un nuovo punto di partenza per una testata che continua a raccontare – con passione, rigore e spirito critico – le molteplici voci della musica e della cultura contemporanea.


Per informazioni e contatti:
www.blogfoolk.com


DA ROMA A BUENOS AIRES Il 17 luglio il primo appuntamento di Universi Sonori al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma. ore 17


Museo Nazionale degli Strumenti Musicali - Roma, Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 9/a

"MONDI SONORI" Il Festival tra musica, racconto e scoperta 
- Direzione artistica Arch. Sonia Martone -


"DA ROMA A BUENOS AIRES"

Il 17 luglio il primo appuntamento

della sezione "Universi Sonori" 

 

Al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma continua con entusiasmo Mondi Sonori, il nuovo e originale festival dedicato alla musica come esperienza trasversale, capace di intrecciare suono, parola, storia e immaginazione.
Un progetto che abbraccia mondi culturali diversi e propone un ricco calendario di eventi tra concerti, lezioni d'ascolto, incontri e spettacoli, in programma fino al 31 ottobre 2025.

Con l'ideazione e la direzione artistica della direttrice del Museo l'Architetto Sonia Martone, Mondi Sonori si articola in quattro sezioni tematiche, ciascuna con un'identità ben definita: Congegni Sonori – strumenti musicali liuteria etnomusicologia e nuove pratiche esecutive (con la supervisione artistica di Gianluca Dessì); Scenari Sonori – la musica il teatro e la letteratura (con la supervisione artistica di Stefano Saletti); Incanti Sonori – la magia dell'Opera lirica, patrimonio dell'Umanità, guide all'ascolto e partecipazione pubblica (con la supervisione artistica del Maestro Germano Neri); Universi Sonori – Musica tra tradizione popolare, cinema e antiche sonorità (con la supervisione artistica del Maestro Giuseppe Lanzetta).

Quest'ultima sezione inaugurerà giovedì 17 luglio alle ore 19.30 con il concerto "Da Roma a Buenos Aires", un viaggio musicale tra due mondi e due sensibilità. Protagonisti, sotto la direzione artistica del M° Lanzetta, saranno i solisti dell'Orchestra da Camera Fiorentina, con la partecipazione straordinaria del bandoneonista Giancarlo Palena, giovane talento tra i più brillanti del panorama europeo.

Il programma del concerto propone un raffinato intreccio di suggestioni cinematografiche e atmosfere sudamericane: Ennio MorriconeWestern Medley; Nino RotaOmaggio a Federico Fellini; Giorgio SangenitiGiulietta Spider; Astor PiazzollaAdios Nonino, Soledad, Sur, Le Grand Tango, Libertango, Seducción.

 

Giancarlo Palena, classe 1995, ha avviato una carriera internazionale dopo aver studiato con maestri del calibro di Mario Stefano Pietrodarchi e Owen Murray. Si è formato tra l'Italia, Londra e Varsavia e ha suonato da solista in prestigiose sale da concerto internazionali come la Royal Festival Hall di Londra e la Royal Opera House di Muscat. Vincitore nel 2019 del Sir Karl Jenkins Music Award, Palena è interprete versatile e appassionato, con una particolare predilezione per il repertorio contemporaneo e per il bandoneón, strumento simbolo del tango argentino.

Sul podio il Maestro Giuseppe Lanzetta, fondatore e direttore stabile dell'Orchestra da Camera Fiorentina, con oltre 1.800 concerti all'attivo e una carriera che lo ha portato a dirigere nei più importanti teatri del mondo, dalla Carnegie Hall di New York al Musikverein di Vienna. Lanzetta è attualmente Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, docente al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e figura di riferimento nel panorama musicale italiano ed europeo.

Fondata nel 1981, l'Orchestra da Camera Fiorentina è oggi una delle più affermate realtà musicali italiane. Nota per la sua duttilità stilistica e la qualità delle sue esecuzioni, si esibisce regolarmente in Italia e all'estero, spaziando dal repertorio barocco a quello contemporaneo. Ha collaborato con solisti di fama mondiale e partecipa a importanti rassegne concertistiche, promuovendo la musica in contesti museali, storici e non convenzionali.


Il Museo, parte dell'Istituto Pantheon e Castel Sant'Angelo – Direzione Musei Nazionali della città di Roma, oggi sotto la direzione ad interim di Luca Mercuri, con la sua straordinaria collezione di strumenti musicali antichi e del mondo, rappresenta il contesto ideale per questa rassegna che fonde musica eseguita e patrimonio storico. Il costo del biglietto d'ingresso di 6 euro include anche la visita alle sale espositive prima del concerto. Mondi sonori è un progetto finanziato dal Ministero della Cultura - Direzione Generale Spettacolo nell'ambito del bando "Valorizzazione attività spettacolo dal vivo svolte negli istituti e luoghi della cultura e da parte di soggetti giuridici creati o partecipati dal ministero della cultura che si occupano di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale"


Museo Nazionale degli Strumenti Musicali - Direttrice: Arch. Sonia Martone
Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a - 00185 Roma

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli 

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it