Venerdì 26 luglio ore 21,00
Urbano Barberini e Antonio Figura
in
"Parole e Note"
a seguire in Prima Nazionale
Théo Ceccaldi trio
in
"Django"
Sabato 27 luglio ore 21,00
Fidel Fourneyron e Francesco Diodati
a seguire
Roberto Ottaviano Trio
in
"Lontano"
Santuario della Fortuna Primigenia, Palestrina
Venerdì 26 luglio, a partire alle ore 21.00, doppio appuntamento per Una striscia di Terra Feconda ,uno dei Festival del progetto "La Francia in scena" in collaborazione con ArtCity 2019 e all'interno della rassegna "Luci su Fortuna", nel Santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina, prima con lo spettacolo "Parole e Note" di Urbano Barberini e Antonio Figura,, a seguire in prima nazionale il concerto del Thèo Ceccaldi Trio, "Django".
Sabato 27 luglio, a partire alle ore 21.00, altro doppio appuntamento della rassegna "Luci su Fortuna" , in collaborazione con il festival Una striscia di Terra Feconda ,nel Santuario della fortuna Primigenia a Palestrina, prima con il concerto di Fidel Fourneyron e Francesco Diodati, seguire Roberto Ottaviano Trio in concerto con "Lontano".
Ad aprire la serata di venerdi 26 luglio è "Parole e note", con la voce di Urbano Barberini accompagnata dal pianoforte di Antonio Figura. Il loro originale gioco di parole mette insieme musica e brani celebri di vari autori, dando vita ad un duetto tra le letture e il pianoforte in perfetto equilibrio tra musica e parole. Due personalità che denotano curiosità, e che necessitano di ricerca ed esplorazione. L'improvvisazione è il filo conduttore dello spettacolo. Le loro anime di improvvisatori liberi sono la sorgente di molteplici idee, ed il materiale sia musicale che letterario diventa materia grezza in cui affondare le mani.
A seguire, sempre venerdi 26 luglio, con "Django" il trio di Théo Ceccaldi, senza dubbio la nuova perla del jazz francese, tanto che il critico francese Michel Contat ha scritto: «Théo Ceccaldi suona il violino con una maestria che rinnova ciò che pensavamo lo strumento potesse fare». Con ONJ di Olivier Benoit, in trio, in duo con Roberto Negro, con il trio "Django", con il Tricollectif, in Francia e in Europa, è ovunque, con rigore e creatività. Con il suo nuovo trio "Django", ha voluto offrire una nuova lettura del lavoro di Django Reinhard, una splendida opportunità per mostrare l'assoluta libertà della sua ispirazione.
Ad aprire la serata di sabato 27 luglio è il concerto con Fidel Fourneyron e Francesco Diodati, rispettivamente al trombone e alla chitarra. In Francia, il giovane Fidel Fourneyron, è la nuova stella del trombone: solista molto ricercato dai musicisti più importanti (membro dell'ONJ di Olivier Benoit, nei gruppi di Marc Ducret o nella Big Band Umlaut) e creatore di diversi progetti importanti (Que vola, Un Poco loco trio, Animal trio…). Il suo nuovo incontro con Diodati (avevano entrambi partecipato alla residenza "franco-italiana" del festival nel 2016!), uno dei chitarristi italiani più interessanti del momento, membro fisso dell'Ensemble di Enrico Rava, è atteso come uno dei momenti clou del Festival. Una di quelle magie che solo un autentico incontro franco-italiano può produrre.
A seguire,sempre sabato 27 luglio, Roberto Ottaviano al sassofono, Mauro Gargano al contrabbasso e Christophe Marguet alla batteria con il concerto di "Lontano". Sul progetto, Ottaviano scrive: «Lontano è un momento intorno al quale ho raccolto figure, miti e diari di viaggio di nomadi per forza, per volontà e per caso, traducendoli in narrazione musicale. Parte di questo materiale affonda la sua essenza in un confronto con l'ispirazione delle etnìe, tuttavia il collante che tiene il tutto insieme è dato dalla possibilità dialogante e liberamente creativa che il Jazz e nella fattispecie la pratica dell'improvvisazione mi hanno donato e di cui faccio sempre tesoro. La distanza fisica, e spesso anche mentale, da ciò che si è lasciato alle spalle dopo una partenza, è il percorso introspettivo e musicale attraverso il quale vuole condurre.
Con il trio "Lontano", proviamo a raccontare echi nostalgici di chi parte, viaggia, emigra, ed oggi, come nel passato, attraversa le nostre terre. Voci tormentate e infine i respiri calmi dopo le fatiche del viaggio, sussurrate. Le musiche vogliono essere 'cariche dell'afflato di una terra forse abbandonata per sempre', una terra che si percepisce già lontana. Non una riflessione sulla migrazione in se', ma sulle memorie e le ricchezze lasciate forse per sempre».
Informazione e modalità di accesso:
Santuario della Fortuna Primigenia
Nelle serate di spettacolo, la visita al santuario è consentita fino alle ore 20,45; il Museo è visitabile fino alle ore 23,30. la biglietteria chiude mezz'ora prima. Per facilitare l'accessibilità al museo è attivo un servizio navetta dal centro di Palestrina.
Info e prenotazioni:
+39 06 9538100
Museo Archeologico Nazionale di Palestrina
Piazza della Cortina
00036 Palestrina (Rm)



0 commenti:
Posta un commento
Stelline