A cento anni dal genocidio degli armeni, una commemorazione mondiale sceglie di leggere "Il libro dei sussurri" di Varujan Vosganian
Il 21 aprile si ricorda il genocidio armeno del 1915 con una lettura contemporanea in tutto il mondo
Diverse centinaia di intellettuali armeni – poeti, musicisti, politici e religiosi – furono arrestati il 24 aprile 1915 a Costantinopoli, l'odierno Istanbul, furono successivamente deportati nelle regioni interne della Turchia e in seguito quasi tutti assassinati. Quello fu il preludio ad un crimine contro l'umanità. Il genocidio degli armeni, perpetrato durante la prima guerra mondiale, fu il primo genocidio sistematicamente pianificato e realizzato nell'epoca moderna. Oltre un milione di armeni furono sterminati nell'Impero Ottomano.
Tra le firme all'appello anche Ohmar Pamuk, Mario Vargas Llosa, Tayie Selasi, Herta Mueller, David Grossman, John Coetzee, Martina Amis e molti altri.
collana PASSI | PP. 480 | euro 18.50
traduzione dal romeno di Anita N. Bernacchia
Tutto ha inizio nella piccola città di Focşani, in una strada armena, tra i vapori del caffè, gli aromi della cantina di nonna Arshaluys, i libri antichi e le fotografie appartenute a nonno Garabet. Il piccolo Varujan guarda un mondo colorato dallo sguardo dell'infanzia e ascolta le conversazioni e le storie favolose di alcuni vecchi armeni che, per parlare liberamente, si nascondono in una cripta.
Prende vita così, in un'atmosfera già densa di presagi, uno straordinario romanzo, una vera e propria epopea nella quale partecipando ai destini dei personaggi, alle guerre, ai viaggi, alle fughe, alle avventure, agli amori, alle vite che si compiono nella fine, si segue passo dopo passo, con continui salti di tempo e di spazio, l'intera storia del Novecento, il destino umano e in particolare quello del popolo armeno, del suo genocidio e della sua diaspora.
Un romanzo fuori dal comune, dall'ampiezza di respiro inusuale, popolato da personaggi indimenticabili e che è allo stesso tempo narrazione personale, libro identitario per il popolo armeno e tributo a tutti coloro che hanno subìto la Storia.
Pubblicato nel 2009, Il libro dei sussurri ha ottenuto sin da subito uno straordinario successo di critica, tanto da essere considerato uno dei capolavori della letteratura romena post-comunista e da essere insignito del premio "Libro dell'anno". Non da meno è stato poi l'apprezzamento dei lettori che l'hanno trasformato nel maggior successo editoriale degli ultimi dieci anni.
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