giovedì 16 maggio 2019

BLINDUR a OFF TOPIC



Off Topic, via Pallavicino 35, Torino

Venerdì 17 maggio, ore 22

BLINDUR

"A" Live

 

Sul palco di Off Topic, Blindur presenterà venerdì 17 maggio il suo nuovo disco di inediti "A". L'album, pubblicato da Tempesta Dischi, arriva a due anni di distanza dall'omonimo disco di esordio, vantando nuovamente la collaborazione con Birgir Birgisson, storico fonico tra gli altri di Sigur Ros e Bjork, con cui Blindur ha già collaborato per il primo disco.

 

Formazione
Massimo De Vita: voce, chitarre, synth, percussioni

Carla Grimaldi: violino, percussioni e voce

Julie Ant: batteria e voce

Luca Stefanelli: basso e voce

 

Opening: Adam Smith

After-Show: Voglio Vederti Danzare

 

Ingresso: 6 euro

Prevendite online: www.mailticket.it/manifestazione/LR26/BLINDUR_A_LIVE


 

Info

offtopictorino.it  011.0601768

 


BLINDUR


Blindur è il progetto di Massimo De Vita, cantautore, polistrumentista e produttore. Dal 2014 al 2018 Blindur è stato un power duo, molto influenzato dalla scena new folk internazionale, composto dallo stesso Massimo De Vita e da Michelangelo Bencivenga (polistrumentista), ai quali si è poi affiancata Carla Grimaldi (violinista). Per ragioni personali, Michelangelo sospende la collaborazione con la band e Blindur intraprende così un nuovo percorso. Nell'inverno 2018 Massimo De Vita ha registrato il secondo disco di Blindur avvalendosi della collaborazione di musicisti di spicco come: JT Bates, batterista di Bon Hiver e Big Red Machine, Adriano Viterbini, chitarrista cantante dei Bud Spencer blues explosion, e Fabrizio Poggi, armonicista iconico del blues italiano e candidato ai Grammy Awards 2018.

Il suono di Blindur è da sempre fortemente influenzato dal rock alternativo, dal folk, dal post rock e dal cantautorato. Blindur in cinque anni di attività ha collezionato più di 300 concerti tra Italia, Belgio, Islanda, Francia, Germania, Irlanda e USA, prendendo parte ad importanti festival internazionali come: Body&Soul Festival (2015) a Westmeath; Iceland Airwaves Festival (2016 & 2017) a Reykjavik, unica band italiana in cartellone per due edizioni di fila; SXSW Festival (2018) ad Austin - Texas; People Festival (2018) a Berlino, in qualità di ospite di Damien Rice; Italiart Festival (2019) a Dijon. Blindur ha prodotto tra il 2014 e il 2016 due EP dal vivo "Casa Lavica live session" e "Solo Andata - Live in giardino"; nel 2017 è stato pubblicato da La Tempesta Dischi l'omonimo disco d'esordio; per celebrare la fine del tour 2017, che ha contato più di 90 concerti in un anno, è stato pubblicato da Manita Dischi e in collaborazione con Rolling Stone Italia, l'ep "Mozzarella session", una raccolta di cover rivisitate, in cui Blindur ha duettato con Malmö, Dellera e Xabier Iriondo degli Afterhours, Tre Allegri Ragazzi Morti, España Circo Este, Luca Romagnoli del Management. Sempre nel 2017 Blindur ha partecipato a "Tregua 1997-2017 Stelle Buone", riedizione del celebre album di Cristina Donà, duettando con la stessa Donà nel brano "Piccola Faccia". Il 19 aprile 2019 è stato pubblicato da La Tempesta il nuovo disco di Blindur intitolato "A".

Insieme a Carlo Verdone, Renzo Arbore, Mogol, Elio e le Storie Tese, Claudio Coccoluto e altri, Blindur è tra i protagonisti del docufilm "Vinilici - perchè il vinile ama la musica", per il quale ha curato anche parte della colonna sonora; il docufilm è stato presentato al "RIFF - Rome Independent Film Festival" ed è stato in tutte le sale italiane a partire dal 20 novembre 2018. Blindur è stato vincitore di vari premi tra cui: premio Donida 2014; premio Muovi la Musica 2014; premio Nuova Musica Italiana 2015; premio Pierangelo Bertoli 2015; premio Fabrizio De Andrè 2015; premio Buscaglione "Sotto il cielo di Fred" 2016 e premio Tempesta Dischi sempre nell'ambito dell'edizione 2016 di "Sotto il cielo di Fred"; premio Discodays 2016. Inoltre è stato tra i 16 finalisti per l'edizione 2016 di Musicultura. Nel 2016 Blindur è tra le 10 band rivelazioni dell'anno secondo Keepon; nel 2017 il disco d'esordio "Blindur" è stato tra i cinque migliori dischi nella categoria opera prima per il premio Tenco ed è stato disco dell'anno per Lost Higways magazine.


A


Ci sono il buio, la paura, le ossessioni, i fantasmi, le ferite e il dolore. Il dolore dal quale continuamente scappiamo, il dolore che comunque alla fine ci raggiunge, ci colpisce e, se non ci sfinisce del tutto, si mette lì in un angolo a ristagnare fino a diventare tormento. Però ci sono anche la luce, il coraggio, i sogni, gli antidoti, le cicatrici che diventano percorsi e soprattutto la necessità di riconvertire la sofferenza in una nuova occasione, una semplice "a" in corsivo maiuscolo in una preziosa e importante memoria personale ritrovata. Tra le pieghe di queste canzoni ci sono le rovine di quest'epoca: la solitudine, l'ansia, tantissimi punti interrogativi; ma anche la poesia, quella sensazione sacra che qualcuno chiama amore, la disperata ricerca di un posto dove sentirsi al sicuro, almeno fino al prossimo terremoto.

"A" è il resoconto sull' inizio dei trent'anni, sulle incertezze e sul pensiero del futuro, ripetendo come un mantra le parole del poeta Leonard Cohen "There is a crack in everything - That's how the light gets in". Il disco è stato prodotto e realizzato da Blindur e Paolo Alberta, già fonico con Ligabue, Negrita, La fame di Camilla e altri; Blindur ha registrato tutti gli strumenti in quasi tutti i brani, ma non sono mancate collaborazioni di spicco: JT Bates, già batterista per Big Red Machine e Bon Iver; Adriano Viterbini, Bud Spencer blues explosion, I hate my village; Fabrizio Poggi, pilastro del blues made in Italy, candidato ai Grammy Awards 2018; Daniele Ruotolo, voce e chitarra dei Malmo; Birgir Birgisson, storico fonico di Sigur Ros, Bjork e moltissimi altri, con cui Blindur ha già collaborato per il primo disco.

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Stelline