giovedì 13 giugno 2019

LO SPETTACOLO SYLPHIDARIUM. MARIA TAGLIONI ON THE GROUND APPRODA A M9 MUSEO DEL NOVECENTO A MESTRE NELL'AMBITO DELLA RASSEGNA WALK ON WATER DI FONDAZIONE DI VENEZIA



-comunicato stampa-

 

WALK ON WATER APPRODA A M9 CON LO SPETTACOLO SYLPHIDARIUM. MARIA TAGLIONI ON THE GROUND TARGATO COLLETTIVO CINETICO

 

La rassegna dedicata al teatro di sperimentazione chiude a Mestre con la performance firmata da Francesca Pennini e giudicata "Miglior spettacolo di danza" al Premio Ubu 2017.

 

Sabato 22 e domenica 23 giugno, ore 20.30 - terzo piano Museo M9

 

Walk on Water approda al Museo M9 di Mestre per l'ultimo degli spettacoli in cartellone: Sylphidarium. Maria Taglioni on the ground, la performance di CollettivO CineticO in programma sabato 22 e domenica 23 giugno, alle ore 20.30.  Si chiude dunque la  rassegna voluta da Fondazione di Venezia, in collaborazione con Università Ca' Foscari Venezia e Università Iuav di Venezia, per portare il teatro sperimentale di alta qualità nel centro storico di Venezia e a  Mestre, creando un ponte ideale fra laguna e terraferma.

Per l'occasione, lo spettacolo della formazione ferrarese diretta da Francesca Pennini che ha già vinto il Grand Prix "Golden Laurel Wreath Award for best performance" al 58° MESS Festival di Sarajevo e il Premio UBU 2017 come "Miglior Spettacolo di Danza", viene presentato in versione site specific per dialogare con gli spazi e il design del terzo piano del Museo.

L'opera, una riflessione sulle forme della danza trasformata in viaggio verso territori espressivi inesplorati, parte da un défilé fashion e fumettistico in cui i danzatori incarnano, ciascuno fantasiosamente, un personaggio de La Sylphide di Maria Taglioni del 1832, il noto balletto classico che racconta dell'impossibile amore tra un essere umano e una creatura soprannaturale.

 

SCHEDA ARTISTICA - Sylphidarium. Maria Taglioni on the ground

 

In un limbo bianco. Come una sfilata di moda. Come una collezione di insetti. Come un balletto classico. Romanticismo oltre il contemporaneo e i suoi concettualismi, raffreddato e reso incandescente insieme da un'aria di lacerante e distante citazione, dedica e ossimoro, viaggio nel corpo che si esibisce fino alla nudità estrema più asettica e ascetica, si fa portatore di abiti meravigliosi per nascondersi, per celebrare le proprie oscurità esaltandosi e proiettandosi in un orizzonte mitologico. Sylphidarium rievoca quel balletto che fu all'origine della danza romantica, La Sylphide di Maria Taglioni del 1832, atto di affermazione del ballo sulle punte e del tutù, evolve ne Les Sylphides, rievocazione astratta delle sue lunari fumisterie del 1909 per mutare ora verso l'entomologia con i silfidi, coleotteri che si nutrono di carogne usati dagli scienziati per risalire all'ora del decesso di un corpo.

Un'autopsia del balletto classico, trasformato e ibridato con ginnastica, acrobatica, culturismo e con un finale aerobico modellato sui video di Jane Fonda, con costumi argentati, lunari, sempre nel bianco di una scena che vuole ripetere l'effetto abbacinante del volteggiare dei tutù. Il fantasy si connette con lo smontaggio ironico dei canovacci dei balletti, della storia di Adolphe Nourrit, come gli slanci verso l'alto lottano con la disarticolazione della postura eretta o si immobilizzano in tableaux che sembra vogliano fermare un tempo ibrido tra il passato, l'oggi, il futuro. Un lavoro rutilante, sostenuto dalla musica mobilissima di Francesco Antonioni e dalle luci cangianti, reali, appena crepuscolari, immaginose di Fabio Sajiz. Una riflessione sulle forme della tradizione per disegnare un corpo mutante, superando gli stessi stereotipi del genere "contemporaneo", per avventurarsi in territori inesplorati, che oltrepassano il galateo delle forme predefinite e pure quello delle contaminazioni, in cerca di propria generativa urgenza di espressione.

 

Concept, regia e coreografia: Francesca Pennini

musiche originali: Francesco Antonioni

azione e creazione: Simone Arganini,  Carolina Fanti, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Ilaria Quaglia, Stefano Sardi

violino: Marlène Prodigo

percussioni: Riccardo Guidarini

disegno luci: Fabio Sajiz

tecnica: Orlando Bolognesi

video: Marco Morandi

disegno costumi: Francesca Pennini

sartoria: Edoardo Morandi, Interno Danza Ferrara

co-produzione: CollettivO CineticO, Théatre de

Liège, Torinodanza Festival, Festival MITO, CANGO,

Cantieri Goldonetta Firenze

in collaborazione con: Emilia Romagna Teatro

Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara,

L'Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino

 

 

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Stelline