Andrea Mastrovito è un artista che declina il disegno in diversi modi: dalla purezza del tratto, alla scultura, all'installazione, al video, al cinema e alla performance. In occasione della mostra Le Monde Est Une Invention Sans Futur presso la Fondazione Bullukian, evento ufficiale della Quindicesima Biennale di Lione, Mastrovito ha concepito un percorso che riassume i tratti della sua ricerca emersi in modo insistente nel corso degli ultimi anni, studiando un percorso site-specific proprio per questa sede. Il titolo della mostra riprende la definizione con cui venne siglato il cinema dagli stessi inventori, i Fratelli Lumière, e ruota attorno a un pensiero sulla circolarità della vita, il moto perpetuo in cui la natura sviluppa la sua parte più distruttiva contrapponendola al ciclo vitale in cui si ricostruisce: da un lato l'oscurità, la pesantezza, la follia degenerativa; dall'altro un senso di levità, la luce, la rigenerazione. In mezzo, un grande giardino da attraversare. La contrapposizione tra la morte e la vita, ovvero tutto il processo che coinvolge costantemente la natura in ogni sua manifestazione, viene rimarcato nelle due distinte sezioni della mostra. La mostra si suddivide nettamente in due sezioni: una più nera, in cui le opere rimandano ai temi principali della ricerca dell'artista attraverso lo spostamento di personaggi del passato, veri o di fantasia, in situazioni contemporanee. La seconda parte, caratterizzata da colori più sgargianti, racconta come dallo scarto della nostra società - il libro fuori produzione, il righello come strumento anacronistico - possa nascere una nuova vita, grazie alla costante lotta per rigenerarsi che caratterizza la natura stessa. La mostra parte quindi dalla parte più cupa e densa, per emergere piano piano verso quella rinascita spontanea e luminosa che caratterizza i cicli naturali e la storia del mondo.
|
0 commenti:
Posta un commento
Stelline