martedì 1 ottobre 2019

Il mecenatismo spettacolare dei gonzaga


Simona Brunetti  (a cura di)

Con la collaborazione di Elena Zilotti  

Il mecenatismo spettacolare dei gonzaga

Scritti per il Progetto Herla

Pagine 156, prezzo 20 euro

Il volume nasce per celebrare i vent'anni di vita del progetto Herla, un'attività di ricerca e archiviazione di vaste dimensioni sul teatro rinascimentale e barocco, cuore dell'attività scientifica promossa dalla Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Nato grazie all'energica iniziativa di Umberto Artioli (1939-2004), il progetto ha dato vita a una banca dati consultabile online sull'attività spettacolare patrocinata dai Gonzaga nell'epoca del massimo splendore dinastico (1480-1630), con una speciale attenzione per la Commedia dell'Arte. Per questo anniversario si è pensato di raccogliere i contributi più significativi prodotti dai ricercatori della Fondazione in occasione di Convegni nazionali e internazionali a cui erano stati invitati. Gli articoli selezionati sono stati elaborati in un arco cronologico di circa quindici anni dal 2004 a oggi e sono stati organizzati in tre gruppi tematici, per meglio illustrare le principali linee di ricerca a fondamento del progetto: 1. Musici, intrattenitori e buffoni; 2. Compagnie comiche e avvento dell'attrice; 3. Viaggi, giostre e allegorie.

SIMONA BRUNETTI è ricercatrice di Discipline dello spettacolo presso l'Università di Verona e presidente del Comitato scientifico dalla Fondazione "Umberto Artioli" Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Si occupa di teatro ottocentesco italiano e francese, di attività spettacolare rinascimentale e barocca. Accanto a due monografie dedicate alla fortuna scenica in Italia della Signora dalle Camelie (2004 e 2008), ha pubblicato un volume sul rapporto tra scrittura drammaturgica e prassi attorica nel XIX secolo (Autori, attori, adattatori, 2008). Ha collaborato inoltre all'edizione critica complanare di Angelo, tyran de Padoue di Victor Hugo (2012), a cura di Elena Randi, e, insieme a Marco Prandoni, ha realizzato l'edizione critica di Gysbreght van Aemstel di Joost van den Vondel (2018).

 



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