Autobiografie di una città - Progetto ideato da Sergio Maifredi e scritto da Gian Luca Favetto
Dal 29 febbraio al 20 giugno 2020 (Sori / Camogli / Gand / Recco)
Esperienze di teatro e cittadinanza - Audience engagement in Italia e in Europa
Il progetto continuerà nella stagione 2020/21, coinvolgendo la città e gli abitanti di Recco.
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L'atlante comprende tante città. In "Atlante del Gran Kan" è compreso "Il mio teatro è una città". "Atlante del Gran Kan. Autobiografie di una città" è un progetto ampio, ideato da Sergio Maifredi e scritto da Gian Luca Favetto per Teatro Pubblico Ligure, iniziato nel 2017 a Sori e a Enna, proseguito nel 2019 a Tirana in Albania, atteso nel 2020 a Sori e Camogli, nel 2021 a Recco. E' un viaggio in cui un regista e uno scrittore incontrano un gruppo di cittadini e li ascoltano per portarli in scena ognuno con la propria storia. Una comunità che si racconta sviluppa confidenza e affina la conoscenza. Di fatto, si crea un gruppo pronto a ripartire. Infatti l'Atlante il prossimo giugno torna a Sori per la seconda volta. Ma nel frattempo Teatro Pubblico Ligure e Fondazione Teatro Sociale di Camogli, cioè la rete Teatri del Paradiso, hanno tracciato sulla mappa dell'Atlante alcune fondamentali deviazioni di percorso. La prima è il convegno internazionale "Il mio teatro è una città", due giornate di incontro a Sori (29 febbraio) e Camogli (1 marzo) a cui parteciperanno, insieme ad altri ospiti, Stefan Kaegi dei Rimini Protokoll, Monica Marotta del Maxim Gorki Theater, Sergio Maifredi (direttore di Teatro Pubblico Ligure e sovrintendente Teatro Sociale di Camogli) e lo scrittore Gian Luca Favetto. Coordina il critico teatrale Andrea Porcheddu. Il convegno è organizzato da Teatro Pubblico Ligure e Fondazione Teatro Sociale di Camogli, in collaborazione con il Goethe-Institut Genua e grazie al riconoscimento della Compagnia di San Paolo come progetto Open Lab. Il secondo è il viaggio a Gand (11/12 marzo) in Belgio, organizzato da Teatro Pubblico Ligure per assistere allo spettacolo Lam Gods di Milo Rau al Teatro NTGent Schouwburg e visitare la mostra "Van Eyck – An Optical Revolution" al Museo di Belle Arti. La mostra su Van Eyck e lo spettacolo di Rau sono strettamente collegati: Van Eyck dipinse un prodigioso polittico facendo il ritratto realistico dei suoi concittadini, Rau ricostruisce sul palco con persone in carne e ossa il pannello centrale del dipinto, pannello che rappresenta l'Agnello Mistico, immagine simbolo della città. Passato e presente si parlano attraverso i cittadini di ieri e di oggi rappresentati da un artista del XV e del XXI secolo. E' arrivato il momento di dire che tutte queste diverse tappe del grande viaggio che si chiama "Atlante de Gran Kan" sono tenute insieme dal convegno "Il mio teatro è una città". Dire il mio teatro è una città significa spostare l'attenzione da quello che accade sul palcoscenico a noi. Noi cittadini siamo diventati protagonisti a Sori, Enna, Tirana. Altri artisti hanno compiuto operazioni analoghe a Berlino (Rimini Protokoll con Stefan Kaegi e Maxim Gorki Theater con Jens Hillje e Monica Marotta) e a Gand (Milo Rau). C'è qualcosa nell'aria, un'esigenza comune intercettata in una grande metropoli come in un paese. Abbiamo capito che oggi per diventare protagonisti abbiamo forse bisogno di meno intermediari e più compagni di viaggio. Anche nel teatro, dove da sempre rielaboriamo le nostre esperienze. L'Europa si incontra in Liguria per confrontarsi e cercare di capire perché tutto questo sta accadendo ora e quale definizione possiamo attribuire a questa tendenza.
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La Puglia intanto sceglie la Disfida di Barletta, manifestazione storica che dal 2019 ha la direzione artistica di Sergio Maifredi, come elemento cardine di valorizzazione della comunità raccolta intorno ad un evento dove si sente rappresentata, proprio come accade a Gand per l'Agnello mistico. Presentati il 14 febbraio il catalogo dell'evento corale ed il cd con le musiche originali scritte da Mario Incudine. In arrivo la nuova edizione 2020.
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Stelline