REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
Eduardo Soutullo
Roma: recinti sacri e spazializzazione sonora
Domenica 5 luglio 2020 ore 19.00
Chiesa di San Pietro in Montorio,
Roma, Piazza S. Pietro in Montorio 3
Domenica 5 luglio alle ore 19.00 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio, si terrà il concerto del compositore Eduardo Soutullo (Bilbao, 1968). Durante il concerto verrà eseguita per la prima volta in assoluto Pentaphonics, composizione realizzata dal maestro Soutullo durante il suo soggiorno a Roma, al quale ha partecipato con il progetto Roma: recinti sacri e spazializzazione sonora. Il risultato del progetto è stata la composizione di un lavoro di musica da camera della durata di quindici minuti, il cui obiettivo è quello di esplorare la spazializzazione del suono, usando il linguaggio contemporaneo partendo dal lavoro di alcuni compositori di musica del XVI e XVII secolo come Orazio Benevoli (1605-1672), Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743) e Andrea Gabrieli (1533-1585).
A Roma, per la prima esecuzione della sua composizione, il maestro Soutullo ha scelto la chiesa di San Pietro in Montorio poichè lo spazio interno della chiesa consente di collocare i cinque musicisti del quintetto della PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble (violino, violoncello, clarinetto, flauto, pianoforte) alla maniera della musica policorale, come nelle opere barocche, creando un effetto sonoro surround che avvolge lo spettatore.
Il concerto inoltre prevede l'esecuzione di alcune musiche rinascimentali riarrangiate dal compositore, HODIE COMPLETI SUNT di Andrea Gabrielli (1533-1585), CANTATE DOMINO e VIAS TUAS DOMINE di Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743).
Il concerto, a ingresso gratuito su prenotazione, fa parte di Processi 147, mostra dei borsisti 2019/2020, aperta fino al 31 dicembre 2020 e inaugurata lo scorso 25 giugno, che presenta i lavori finali degli artisti residenti.
Gli artisti residenti, 22 in tutto, spagnoli, latinoamericani e italiani, sono i vincitori dell'annuale concorso indetto dal Ministero degli Affari Esteri spagnolo e sono stati chiamati a realizzare un progetto dedicato all'Italia ed in particolare alla città che li ospita. Roma rimane sempre al centro della loro ricerca artistica, che quest'anno spazia dall'archeologia alla musica, dalla fotografia al cinema, dalla letteratura alla moda, dall'arte figurativa alle performance, mettendo in mostra tutta la loro creatività.
La Real Academia de España di Roma, 147 anni dopo la sua istituzione, continua a rinnovarsi come centro di produzione artistica e di conoscenza. Dal 1873, anno della sua nascita, sono stati 988 i borsisti che hanno vissuto a Roma, dando vita durante il loro soggiorno nella città ad importanti progetti e consolidando sempre più il ruolo dell'Accademia come centro di cultura spagnola all'estero.
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Stelline