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MARTEDÌ 10 NOVEMBRE 2020 ALLE 21.10 SU RAI STORIA ULTIMO APPUNTAMENTO CON "IL SEGNO DELLE DONNE": RACHELE FERRARIO "INTERVISTA" LALLA ROMANO, INTERPRETATA DA PAMELA VILLORESI La prima scrittrice italiana a parlare delle contraddizioni della maternità rivive nella docu-fiction che racconta la vita straordinaria di sei donne che hanno cambiato il nostro Paese - Fra le testimonianze anche quelle di Giulio Ferroni e Mirella Serri
Martedì 10 novembre alle 21.10 su Rai Storia, Lalla Romano, la scrittrice dallo stile anticonformista che ha segnato il Novecento letterario, rivive con l'interpretazione di Pamela Villoresi nell'ultima puntata de "Il Segno delle Donne", docu-fiction storica coprodotta da Rai Storia – Anele che, attraverso le intervistate dalla storica e critica d'arte Rachele Ferrario, racconta sei donne italiane che nel Novecento hanno lasciato un segno profondo nella storia culturale, politica e sociale del nostro Paese. Pamela Villoresi farà rivivere il carattere tenace, severo e rigoroso di una donna che ha rivoluzionato la voce femminile nella letteratura del Novecento con la sua libertà di giudizio, rispondendo alle domande di Rachele Ferrario sempre con parole realmente usate in lettere, diari, colloqui con giornalisti e discorsi pubblici portati alla luce dagli autori, con la consulenza della storica Silvia Salvatici. Per ripercorrere le tappe della sua vita e della sua carriera, anche immagini inedite provenienti dagli archivi di famiglia, filmati di repertorio e testimoni illustri, come il giornalista e marito di Lalla Romano, Antonio Ria, la storica della letteratura Mirella Serri, la storica d'arte Martina Corgnati lo storico della letteratura Giulio Ferroni. Lalla Romano è stata pittrice, poetessa, traduttrice, insegnante e soprattutto scrittrice: vince il Premio Strega nel 1969 con il romanzo "Le parole tra noi leggere", che ha come protagonista il difficile rapporto con il figlio Piero, ribelle e anticonformista, sullo sfondo delle rivolte giovanili molto sentite in quegli anni. Vince con la sua «lingua pura, eletta e selettiva» in cui «non c'è mai un errore di gusto», come diceva Pasolini. Il suo non è un romanzo qualunque perché con quella eleganza, quella «sapienza da orefice», come scriveva di lei Vittorini, rompe un tabù: è la prima scrittrice italiana a parlare delle contraddizioni della maternità, del dramma che può nascondersi nel rapporto con un figlio, a dichiarare che il sentimento d'amore può convivere con quello del rifiuto. Una donna libera e indipendente, un'intellettuale che sfugge a qualsiasi tendenza e non appartiene a nessun gruppo, che attraverso la letteratura inventa la sua stessa vita e che quel giorno del '69 entra a fare parte dei classici del Novecento. Rai Cultura presenta Il Segno delle Donne, una co-produzione Anele e Rai Storia, realizzata da Anele. Prodotta da Gloria Giorgianni. Soggetto di Gloria Giorgianni, Massimo Favìa e Andrea Martelli. Testi di Mariangela Barbanente, Laura Bernaschi e Dario Sardelli con la collaborazione di Rachele Ferrario, Andrea Martelli, Marco Spagnoli, Daniele Pini. Consulenza storica di Silvia Salvatici. Regia di Marco Spagnoli (Adele Faccio, Ondina Valla, Vera Vergani) e Andrea Martelli (Chiara Lubich, Lalla Romano, Margherita Sarfatti). |
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Stelline