MILANO CITTÀ MONDO #REMIX
Nuovi sguardi sulla partecipazione
Un palinsesto culturale, una ricerca e un convegno per gettare un nuovo sguardo sui progetti di partecipazione interculturale del Mudec: un'analisi degli impatti sociali e nuove prospettive.
Inaugurazione e presentazione del palinsesto:
Giovedì 29 Aprile 2021 dalle 18.00 – in diretta sui canali sociali del Mudec
con l'artista Adrian Paci
Dopo cinque anni di attività, e dieci anni dall'inizio dell'avventura del Forum della Città Mondo, incubatore interculturale che ha visto la partecipazione di oltre 500 associazioni alla vita della città, la sesta edizione del public program del Mudec, Milano Città Mondo, avrà il nome di #Remix: sarà un percorso di ripensamento e un nuovo sguardo sulle pratiche e gli approcci interculturali, aprendo a nuove voci e nuove sensibilità, ai pensieri critici e ad un confronto tra vecchie e nuove esperienze. La direzione del Mudec ha ritenuto infatti essenziale operare una riflessione sulla ricaduta sociale in termini di protagonismo attivo, visibilità e senso di appartenenza alla città delle passate stagioni per poter gettare le basi e le nuove prospettive per gli anni a venire.
Con il 2021 inoltre, l'Ufficio Reti e Cooperazione culturale entra ufficialmente a far parte dell'organico del Museo, con l'obbiettivo di rafforzare e rendere sempre più solido il legame tra le molteplici realtà che sono espressione della pluralità transculturale cittadina e le attività del Mudec.
Una grande sfida, quindi, quella di costruire una programmazione artistica e culturale a partire da una serie di domande, di riflessioni e anche di punti critici.
Il programma di eventi pubblici online e offline è infatti frutto di un processo di progettazione partecipata e dialogo con le voci, le personalità e le realtà che hanno animato il corso di questi ultimi cinque anni (giovani di seconde generazioni, attivisti, associazioni e comunità migranti, antropologi e museologi) che procede in una continua interconnessione tra momenti dedicati alla ricerca e alla riflessione e momenti dedicati a eventi e performances pubbliche.
La cabina di regia di MCM#Remix è composta da varie personalità, con esperienze di cittadinanza attiva e di lavoro sui temi di razza, identità e politiche culturali: Kibra Sebhat (giornalista), Nadeesha Uyangoda (scrittrice), Marie Moïse (ricercatrice e attivista), Simone Andreas Ollearo (musicista e produttore), Giulia Grechi (antropologa e critica d'arte), Anna Chiara Cimoli (museologa e ricercatrice), Andrea Staid (antropologo), Silvia Iannelli (antropologa museale).
L'obbiettivo centrale è quello di esplorare insieme ai tanti ospiti, collaboratori e cittadini attivi, le consuete modalità di produzione culturale del Museo e realizzare una programmazione che favorisca una vera e propria irruzione delle voci altre e marginali nel campo della cultura ufficiale: una presa di parola attiva per la creazione di uno spazio di dialogo, e non la "concessione" di un'enclave residuale.
Tema centrale è in primis la constatazione degli ostacoli strutturali nell'accesso alla produzione e alla fruizione della cultura sperimentati dalla maggior parte dei soggetti con background extra-europeo. La frequentazione dei luoghi della cultura, sia come utenti che come addetti ai lavori, non è uguale per tutti: alcune categorie sociali si trovano escluse dalle dinamiche di produzione culturale per ragioni economiche, etniche, sociali ed estetiche.
Il palinsesto
Gli eventi pubblici si svolgeranno a partire dal 29 Aprile 2021 e assumeranno diverse forme, da quelle più frontali e performative, a quelle seminariali e partecipative, che prevedranno ovviamente anche la modalità webinar per fronteggiare le difficoltà legate alla crisi sanitaria in corso.
L'inaugurazione si terrà in modalità online in diretta sui canali social del Mudec, il 29 aprile alle ore 18,00, con un ospite d'eccezione, l'artista Adrian Paci che racconterà la sua esperienza di accesso al mondo dell'arte internazionale a partire dalla sua condizione di artista che proviene da un paese, l'Albania, considerato "marginale" all'interno del mercato artistico europeo.
Gli eventi – declinati in vari format - si svolgeranno in seguito a cadenza settimanale con una lunga serie di ospiti e tematiche interessanti.
- I Talks sull'Industria Culturale. Momenti di confronto all'interno dei quali artisti, scrittori, musicisti con background extra europeo si confronteranno sul tema dell'accesso alla produzione culturale e alle carriere creative in Italia e a Milano. Ospiteremo tra gli altri le scrittrici Igiaba Scego e Randa Ghazy, gli attori Shi Yang Shi e Bintou Ouattara, i giovani musicisti Tommy Kuti e Awa Fall, che dialogheranno sulle loro traiettorie e carriere artistiche, regalando al pubblico anche momenti performativi.
- Le Lectio Magistralis. Per inquadrare il contesto teorico all'interno del quale sono nate le riflessioni che hanno portato a questa edizione, verranno tenute una serie di lectio magistralis e presentazioni di libri, che si incentreranno proprio sui temi del decentramento dello sguardo della cultura, della trasformazione delle pratiche artistiche e della rappresentazione dell'alterità culturale nei musei. Ospiteremo l'eminente intellettuale Françoise Vergès che parlerà delle sue teorie sulla decolonizzazione delle arti, la geografa afrodiscendente Camilla Hawthorne che presenterà le sue ricerche comparative sul razzismo nei Paesi mediterranei e nelle Americhe; presenteremo le ultime edizioni dei testi di una delle più importanti interpreti del pensiero post-coloniale e antirazzista: bell hooks (pseudonimo dell'attivista, scrittrice e femminista statunitense Gloria Jean Watkins) con una doppia presentazione di "Elogio del Margine" e "Insegnare a Trasgredire" a cura di Maria Nadotti e Rahel Sereke.
- Gli appuntamenti performativi. Verranno realizzati dal vivo, negli spazi dell'auditorium del Mudec e nella sala Khaled al-Asaad, compatibilmente con gli sviluppi della pandemia da Covid 19. Memorie e rivisitazioni dei più importanti contributi del percorso di Milano Città Mondo, come gli appuntamenti dedicati alla poesia e musica araba, a cura del poeta Wael Farouq, già attivo nel comitato scientifico di Milano Città Mondo #02 Egitto; ma anche numerose proposte inedite.
- I laboratori dedicati ai giovani e alle scuole. Continuando nell'impegno verso una sempre più ampia apertura delle porte del museo a soggettività e sguardi marginalizzati, Milano Città Mondo #Remix prevede una serie di laboratori dedicati ai giovani e alle scuole dei quartieri periferici intorno al Mudec: Barona, Giambellino, Stadera... Ragazzi e insegnanti svilupperanno un percorso di reinterpretazione dello spazio museale e delle collezioni extra-europee con l'ausilio di strumenti espressivi non convenzionali come il Rap e l'arte naïf di derivazione Vodù. Il laboratorio "Museo in Rap" si concentrerà sulla produzione musicale ispirata alle opere della collezione del Mudec e culminerà con uno spettacolo finale in cui i musicisti professionisti faranno da spalla ai ragazzi compositori in erba. Il laboratorio "L'arte naïf come iconografia Vodù" a cura di Nikos Moïse, esperto del vodù haitiano, proporrà la produzione di un'opera d'arte collettiva con i metodi dell'arte naïf e una riflessione sull'arte spontanea come strumento di espressione della differenza culturale e della sensibilità post-coloniale. Dedicato agli insegnanti invece, per accompagnarli nel loro sfidante compito di guida nel contesto multiculturale cittadino, sarà il ciclo di workshop "Il confine della colonia" che proporrà una serie di lezioni interattive sul tema delle dinamiche di potere coloniali esistenti tutt'oggi nelle nostre realtà urbane. Tutti i laboratori saranno gratuiti e con prenotazione obbligatoria.
- Gli appuntamenti in città. Verrà proposta una serie di appuntamenti in città, le "Passeggiate decoloniali" durante le quali lo spazio urbano verrà attraversato con uno sguardo speciale: quello dei cittadini della diaspora delle ex colonie italiane che guideranno i partecipanti verso la scoperta e la reinterpretazione dei luoghi di Milano che rivelano le memorie del passato coloniale italiano in Eritrea, Etiopia, Libia, per costruire insieme una nuova lettura di alcuni luoghi dimenticati della città.
Come ogni anno, Milano Città Mondo rinnova la collaborazione con l'Università Statale di Milano, CTU (Centro per l'Innovazione Didattica e le Tecnologie Digitali) e con Docucity, con il concorso per film documentari che per questa edizione avrà il titolo di "MetiCittà" e i cui vincitori saranno presentati al Mudec nel mese di settembre. Sempre all'interno di questa collaborazione si terrà il convegno "Raccontare il reale Narrazione, ricerca e didattica con il cinema documentario" nei giorni 13 e 14 maggio in modalità online.
La ricerca e il convegno europeo.
Contemporaneamente allo svolgimento degli eventi al pubblico, la ricerca etnografica all'interno delle reti sociali di riferimento dell'universo Città Mondo verrà realizzata da un gruppo di ricercatori coordinati dal prof. Andrea Staid con i suoi studenti del corso di Antropologia Visuale della NABA. Con la finalità di valutare le reali ricadute sociali che l'azione del Mudec ha avuto all'interno delle comunità migranti e diasporiche verranno condotte interviste, video workshops e analisi qualitative. Gli esiti della ricerca verranno presentati e confrontati con le buone pratiche internazionali in un convegno europeo che sarà ospitato al Mudec alla fine di ottobre 2021.
Il rafforzamento del distretto culturale Ansaldo.
La sesta edizione di Milano Città Mondo inaugura una partnership progettuale e produttiva con i vicini di casa del Mudec, BASE Milano, hub creativo le cui riflessioni e produzioni culturali, che ruotano intorno all'inclusione e alla pluralità degli sguardi, sempre più trovano una convergenza con quelle di Milano Città Mondo e del Mudec. Durante la stagione estiva molti degli eventi di Milano Città Mondo saranno realizzati nel palco all'aperto di via Bergognone 34 all'interno dello Stabilimento Estivo BASE, con l'intento di rafforzare sempre più gli scambi e le contaminazioni all'interno del distretto culturale Ansaldo.
Il progetto è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo.
Per info sul palinsesto in continuo aggiornamento: www.mudec.it
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Stelline