6 luglio - 23 ottobre 2021
Via Francesco Crispi 16, Roma
Via Francesco Crispi 16, Roma
Tutto dipende da ciò in cui vuoi credere.
—Damien Hirst
In occasione della importante mostra Archeology Now ospitata dalla Galleria Borghese dall'8 giugno 2021, Gagosian è lieta di presentare Forgiving and Forgetting, una mostra di sculture e nuovi dipinti di Damien Hirst.
L'allestimento include opere dell'epico progetto Treasures from the Wreck of the Unbelievable, in cui Hirst esponeva reperti scultorei recuperati da un naufragio immaginario al largo della costa dell'Africa orientale, confondendo sequenze cronologiche, origini culturali e percezioni di status e valore. Con queste opere presentate attraverso un intricato racconto di imprese marinaresche, scavi subacquei e laboriose ricerche, Hirst riusciva a evocare una sensazione di strepitosa meraviglia di fronte alla loro minuziosa accuratezza materiale e concettuale.
La serie ha esordito nel 2017 con un gruppo di Treasures che includeva, tra gli altri, parodie di busti antichi e classici, maschere e statue degli iconici personaggi dei cartoni animati Disney, resi in una straordinaria varietà di materiali e spesso incrostati di colorate fioriture di corallo abilmente dipinte, come se recuperati dal fondo dell'oceano. La mostra, Forgiving and Forgetting, segna un ulteriore ambizioso progresso nel lavoro di Hirst in cui le figure, immortalate in marmo rosa del Portogallo e bianco di Carrara, prendono vita in uno dei materiali più leggendari della storia dell'arte occidentale.
Ogni soggetto scultoreo, scolpito nel suo marmo monocromo, assume la stessa solennità: la gestualità giocosa di Minni carica di coralli riecheggia in un'altra parte della galleria nella mano tesa della centauressa Hylonome, il cui genere statuario evoca sia il Barocco che la maestosa simmetria della scultura neoclassica francese. Suggerendo contaminazioni inaspettate tra antico e moderno, i Treasures di marmo di Hirst esemplificano il concetto di mitologia centrale in ogni tipo di cultura, sia aulica che popolare.
In questa occasione Hirst presenta inoltre i suoi ultimi dipinti della serie Reverence Paintings. Volendo inizialmente reinterpretare in bianco assoluto i suoi vivaci dipinti della serie Cherry Blossoms, l'artista ha deciso di disporre sulle tele, altrimenti monocromatiche, dinamiche macchie di colore e tocchi di foglia d'oro, dando loro una nuova brillante e intensa vitalità.
Ricoperti di punti colorati dal denso impasto che conferiscono a ogni composizione sia campo prospettico che sfocamento visivo, i Reverence Paintings rivelano l'intensa relazione di Hirst con il colore, espandendo gli impulsi espressionistici e puntinisti che hanno ispirato i suoi lavori più recenti.
Damien Hirst è nato nel 1965 a Bristol, in Inghilterra, e vive e lavora tra Londra e il Devon, in Inghilterra. Le sue opere sono incluse, tra le altre, nelle seguenti collezioni: Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli; Museum Brandhorst, Monaco; Museum für Moderne Kunst, Francoforte; Stedelijk Museum, Amsterdam; Centro de Arte Dos de Mayo, Madrid; Tate, Londra; Israel Museum, Gerusalemme; Astrup Fearnley Museet, Oslo; Gallery of Modern Art, Glasgow, Scozia; National Centre for Contemporary Arts, Mosca; Museum of Modern Art, New York; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC; Art Institute of Chicago; The Broad, Los Angeles; Museo Jumex, Città del Messico; 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa, Giappone. Tra le sue mostre si annoverano: Cornucopia, Oceanographic Museum of Monaco (2010); Tate Modern, Londra (2012); Relics, Qatar Museums Authority, Al Riwaq, Qatar (2013); Signification (Hope, Immortality and Death in Paris, Now and Then), Deyrolle, Parigi (2014); Astrup Fearnley Museet, Oslo (2015); The Last Supper, National Gallery of Art, Washington, DC (2016); Treasures from the Wreck of the Unbelievable, Palazzo Grassi e Punta della Dogana, Venezia (2017); Damien Hirst at Houghton Hall: Colour Space Paintings and Outdoor Sculptures, Houghton Hall, Norfolk, Inghilterra (2019); e Mental Escapology, St. Moritz, Svizzera (2021). Hirst ha ricevuto il Turner Prize nel 1995.
#DamienHirst
—Damien Hirst
In occasione della importante mostra Archeology Now ospitata dalla Galleria Borghese dall'8 giugno 2021, Gagosian è lieta di presentare Forgiving and Forgetting, una mostra di sculture e nuovi dipinti di Damien Hirst.
L'allestimento include opere dell'epico progetto Treasures from the Wreck of the Unbelievable, in cui Hirst esponeva reperti scultorei recuperati da un naufragio immaginario al largo della costa dell'Africa orientale, confondendo sequenze cronologiche, origini culturali e percezioni di status e valore. Con queste opere presentate attraverso un intricato racconto di imprese marinaresche, scavi subacquei e laboriose ricerche, Hirst riusciva a evocare una sensazione di strepitosa meraviglia di fronte alla loro minuziosa accuratezza materiale e concettuale.
La serie ha esordito nel 2017 con un gruppo di Treasures che includeva, tra gli altri, parodie di busti antichi e classici, maschere e statue degli iconici personaggi dei cartoni animati Disney, resi in una straordinaria varietà di materiali e spesso incrostati di colorate fioriture di corallo abilmente dipinte, come se recuperati dal fondo dell'oceano. La mostra, Forgiving and Forgetting, segna un ulteriore ambizioso progresso nel lavoro di Hirst in cui le figure, immortalate in marmo rosa del Portogallo e bianco di Carrara, prendono vita in uno dei materiali più leggendari della storia dell'arte occidentale.
Ogni soggetto scultoreo, scolpito nel suo marmo monocromo, assume la stessa solennità: la gestualità giocosa di Minni carica di coralli riecheggia in un'altra parte della galleria nella mano tesa della centauressa Hylonome, il cui genere statuario evoca sia il Barocco che la maestosa simmetria della scultura neoclassica francese. Suggerendo contaminazioni inaspettate tra antico e moderno, i Treasures di marmo di Hirst esemplificano il concetto di mitologia centrale in ogni tipo di cultura, sia aulica che popolare.
In questa occasione Hirst presenta inoltre i suoi ultimi dipinti della serie Reverence Paintings. Volendo inizialmente reinterpretare in bianco assoluto i suoi vivaci dipinti della serie Cherry Blossoms, l'artista ha deciso di disporre sulle tele, altrimenti monocromatiche, dinamiche macchie di colore e tocchi di foglia d'oro, dando loro una nuova brillante e intensa vitalità.
Ricoperti di punti colorati dal denso impasto che conferiscono a ogni composizione sia campo prospettico che sfocamento visivo, i Reverence Paintings rivelano l'intensa relazione di Hirst con il colore, espandendo gli impulsi espressionistici e puntinisti che hanno ispirato i suoi lavori più recenti.
Damien Hirst è nato nel 1965 a Bristol, in Inghilterra, e vive e lavora tra Londra e il Devon, in Inghilterra. Le sue opere sono incluse, tra le altre, nelle seguenti collezioni: Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli; Museum Brandhorst, Monaco; Museum für Moderne Kunst, Francoforte; Stedelijk Museum, Amsterdam; Centro de Arte Dos de Mayo, Madrid; Tate, Londra; Israel Museum, Gerusalemme; Astrup Fearnley Museet, Oslo; Gallery of Modern Art, Glasgow, Scozia; National Centre for Contemporary Arts, Mosca; Museum of Modern Art, New York; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC; Art Institute of Chicago; The Broad, Los Angeles; Museo Jumex, Città del Messico; 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa, Giappone. Tra le sue mostre si annoverano: Cornucopia, Oceanographic Museum of Monaco (2010); Tate Modern, Londra (2012); Relics, Qatar Museums Authority, Al Riwaq, Qatar (2013); Signification (Hope, Immortality and Death in Paris, Now and Then), Deyrolle, Parigi (2014); Astrup Fearnley Museet, Oslo (2015); The Last Supper, National Gallery of Art, Washington, DC (2016); Treasures from the Wreck of the Unbelievable, Palazzo Grassi e Punta della Dogana, Venezia (2017); Damien Hirst at Houghton Hall: Colour Space Paintings and Outdoor Sculptures, Houghton Hall, Norfolk, Inghilterra (2019); e Mental Escapology, St. Moritz, Svizzera (2021). Hirst ha ricevuto il Turner Prize nel 1995.
#DamienHirst
0 commenti:
Posta un commento
Stelline