«Aspettavo da anni questo libro di Nicola,
che qui esordisce come autore.
È un libro poetico e avventuroso, è fatto con l'acqua
e parla della ricerca delle proprie sorgenti.
Una scoperta per i suoi nuovi lettori e un regalo per noi
che già lo amiamo,
e lo seguiamo incantati in questo grande viaggio».
Paolo Cognetti
Un racconto pittorico in acquerelli,
un viaggio spirituale in solitudine nei boschi
per ritornare a se stessi ed entrare in risonanza con la natura
Nicola MAGRIN
ALTRI VOLI CON LE NUVOLE
che qui esordisce come autore.
È un libro poetico e avventuroso, è fatto con l'acqua
e parla della ricerca delle proprie sorgenti.
Una scoperta per i suoi nuovi lettori e un regalo per noi
che già lo amiamo,
e lo seguiamo incantati in questo grande viaggio».
Paolo Cognetti
Un racconto pittorico in acquerelli,
un viaggio spirituale in solitudine nei boschi
per ritornare a se stessi ed entrare in risonanza con la natura
Nicola MAGRIN
ALTRI VOLI CON LE NUVOLE
Pagine: 256 - Prezzo 16,90 €
Dal 21 ottobre in libreria
Una montagna, e poi le montagne, i cieli stellati, i boschi, i lupi, i mille colori della neve in Alaska, ma anche i pesci, la risalita del fiume, le immensità delle sterminate pianure e quei tramonti che non finiscono mai… Per Nicola Magrin ritornare alla natura significa ritornare a se stessi, abbandonarsi, dissolversi e infine riprendere forma con lei, dar senso così allalibertà. I suoi paesaggi da personali diventano universali, come universali sono i temi che accomunano parole e immagini di questa bellissima opera illustrata: il viaggio, l'avventura, la solitudine, la wilderness, gli amici sono la linfa di una vita, un'inesauribile tavolozza per i colori dell'anima. Un racconto pittorico in 123 stupefacenti acquerelli, un viaggio spirituale
iniziatico. 'Lassù immerso nei boschi di abeti, cirmoli e larici o al caldo della stufa non vivo sicuramente nessuna pretesa di eremitaggio, piuttosto la volontà di dialogare e di entrare in risonanza con la natura'.
Dal 21 ottobre in libreria
Una montagna, e poi le montagne, i cieli stellati, i boschi, i lupi, i mille colori della neve in Alaska, ma anche i pesci, la risalita del fiume, le immensità delle sterminate pianure e quei tramonti che non finiscono mai… Per Nicola Magrin ritornare alla natura significa ritornare a se stessi, abbandonarsi, dissolversi e infine riprendere forma con lei, dar senso così allalibertà. I suoi paesaggi da personali diventano universali, come universali sono i temi che accomunano parole e immagini di questa bellissima opera illustrata: il viaggio, l'avventura, la solitudine, la wilderness, gli amici sono la linfa di una vita, un'inesauribile tavolozza per i colori dell'anima. Un racconto pittorico in 123 stupefacenti acquerelli, un viaggio spirituale
iniziatico. 'Lassù immerso nei boschi di abeti, cirmoli e larici o al caldo della stufa non vivo sicuramente nessuna pretesa di eremitaggio, piuttosto la volontà di dialogare e di entrare in risonanza con la natura'.
Nicola Magrin è nato a Milano nel 1978. Ha illustrato, tra le altre cose, l'opera di Primo Levi (Einaudi), Le otto montagne di Paolo Cognetti (Einaudi) e i volumi di Tiziano Terzani (Tea). Il suo primo libro illustrato, con il testo di Folco Terzani, si intitola Il Cane, il Lupo e Dio (Longanesi 2017). Nel 2018 il Centro Saint-Bénin di Aosta ospita la sua mostra personale La traccia del racconto (catalogo Silvana Editoriale). Per i grandi classici ha illustrato Il richiamo della foresta di Jack London nella traduzione di Gianni Celati (Nuages). Nel 2019 illustra il libro di Federico Rampini, L'oceano di mezzo (Editori Laterza) e la favola scritta da Ester Armanino, Una balena va in montagna (Salani Editore). Nel 2020 il libro Passi silenziosi nel bosco di Hugo Pratt, Nicola Magrin e Marco Steiner (Nuages).
Dopo aver creato acquerelli che potessero impreziosire le parole di scrittrici e scrittori, ha sentito fortemente il desiderio di raccontare il suo cammino. Un percorso che parte dalla sua baita in Alta Valmalenco, dove trascorre i mesi estivi, e arriva a rendere grazie a quella Natura, fatta di grandi spazi, lunghi cammini, poche persone e contemplazione, che nei suoi quadri appare in veste di madre silenziosa, onnipresente nella sua crescita di uomo, di artista.
Dopo aver creato acquerelli che potessero impreziosire le parole di scrittrici e scrittori, ha sentito fortemente il desiderio di raccontare il suo cammino. Un percorso che parte dalla sua baita in Alta Valmalenco, dove trascorre i mesi estivi, e arriva a rendere grazie a quella Natura, fatta di grandi spazi, lunghi cammini, poche persone e contemplazione, che nei suoi quadri appare in veste di madre silenziosa, onnipresente nella sua crescita di uomo, di artista.
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Stelline