LAVORO. NEL LAZIO I DIRIGENTI PRIVATI CRESCONO DEL 5,7%, LE MANAGER FANNO SEGNARE UN +11,8%
In Italia il numero dei dirigenti nelle imprese aumenta del 5,4% anche in tempi di crisi e inflazione. Serve sempre più managerialità per coniugare persone e nuove tecnologie.
Cresce il numero dei manager e dei dirigenti in Italia, +5,4% nel biennio 2020-2021, pur in presenza di un contesto economico difficile che risente ancora degli effetti del post pandemia, della risalita dell'inflazione e della guerra in Ucraina. Un dato che premia principalmente le donne che fanno segnare un +13,4% rispetto al +3,5% degli uomini su base nazionale. Anche nel Lazio il dato nazionale trova conferma, con un incremento del +5,7% che porta il numero complessivo dei manager a 19.217 con una crescita esponenziale dell'universo femminile con una variazione del +11,8% dal 2020 al 2021. Questa la fotografia che emerge dal "Rapporto Manager 2023" su dati Inps, presentato ieri nel corso dell'Assemblea annuale di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, che si è svolta presso gli spazi del Marriot Rome Central Park che ha visto presenti oltre 100 manager del centro Italia.
A confrontarsi con gli associati sull'evoluzione del mondo del lavoro, sulla della figura dei dirigenti nei terrori nonché sui mutamenti e le sfide che la trasformazione digitale e l'intelligenza artificiale stanno apportando al futuro del management: Roberto Saliola, Presidente Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria con Mario Mantovani, Presidente di Manageritalia e Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio che nel suo intervento di saluto istituzionale ha aperto a una proficua collaborazione con i manager per dare slancio alle imprese.
"In questo momento stiamo vivendo una vera e propria nuova rivoluzione industriale 4.0 che mette al centro la relazione tra risorse umane e la tecnologia" così commenta Roberto Saliola, Presidente Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria. "Il futuro imminente ci obbliga a rivedere i nostri modelli di produzione e gestione d'impresa focalizzandoci sulla fruizione tecnologica e l'integrazione delle competenze. In quest'ottica – conclude Saliola - saranno sempre più rilevanti e determinanti, per affermarsi nel mondo del lavoro e dell'impresa, le soft skills come: creatività, empatia, capacità di adattamento oltre ovviamente a competenze aggiornate. In questo le donne da sempre sono e lo saranno ancor di più un modello di riferimento per la managerialità, poiché più sensibili e attente al cambiamento".
"Numeri in crescita per la figure manageriali che per le loro competenze si dimostrano sempre più determinanti per la crescita delle imprese e di conseguenza dei territori locali in cui operano" così commenta Mario Mantovani, Presidente di Manageritalia che prosegue: "I mutamenti professionali, le nuove affermazioni di genere e di competenze che stanno affrontando oggi imprese, territori, amministrazioni pubbliche ecc.. hanno sempre più bisogno di manager, uomini e donne, capaci di governare al meglio la complessità anche tecnologica, così come hanno sempre fatto con le risorse umane, finanziarie e gestionali. Parità di genere e innovazione tecnologica sono due elementi sempre più determinanti per il futuro del management".
Nello specifico il territorio laziale fa registrare dati più che positivi, con una presenza complessiva di 19.217 manager (14.116 uomini e 5.101 donne) con un incremento complessivo del 5,7%. Roma la provincia con più dirigenti 18.424 (13.498 uomini e 4.962 donne)
Significativo lo scenario della provincia di Frosinone dove a fronte di un totale di 254 manager (210 uomini e 44 donne) l'aumento delle dirigenti donna è a doppia cifra e precisamente del 22,2%. Cresce anche Latina +5% portando a 401 i manager presenti sul territorio a quota 401 e un aumento delle donne che segna +11%. Rieti invece rimane più a trazione maschile con un +6,4% di manager ma nessun nuovo ingresso femminile. Viterbo è l'unica provincia in controtendenza con un calo complessivo dei manager del -6,4% che si riducono 88 (63 uomini e 25 donne) anche qui le dirigenti donne fanno segnare un incremento con un +8,7%.
L'incremento delle figure manageriali dimostra come imprenditori e aziende abbiano compreso, a livello nazionale e regionale, l'importanza delle competenze e che senza figure manageriali non si cresce e non si compete sul mercato nazionale e men che meno in quello internazionale. Manager e dirigenti crescono in tutti i settori con un significativo +9% per il terziario e terziario avanzato e solo del 1,1% per l'industria, in crescita anche ambito come Istruzione, Servizi di informazione e comunicazione nonché sanita e assistenza sociale segno di come il comparto dei servizi sia sempre più significativo per la crescita e lo sviluppo del Paese.
L'Associazione, insieme ad altre 12 Associazioni dislocate sull'intero territorio nazionale e a una dedicata agli Executive Profesisonal, fa capo a MANAGERITALIA (Federazione nazionale dirigenti, quadri ed executive professional del terziario) la Federazione nazionale che rappresenta a livello contrattuale i dirigenti del commercio, trasporti, turismo, servizi e terziario avanzato. La crescita dei suoi associati è avvenuta in parallelo con lo sviluppo del terziario in Italia negli ultimi 30 anni.
Oggi MANAGERITALIA ha in Italia oltre 41.000 manager associati.
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Stelline