ORIENTARSI AL FUTURO:
LA GENERAZIONE Z DI FRONTE ALL'UNIVERSITÀ
Sono stati presentati ieri
giovedì 3 aprile 2025 a Roma
i dati dei test di accesso all'università
e i risultati del sondaggio del consorzio CISIA
(Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l'Accesso)
che fotografa una generazione di ragazze e ragazzi
alle prese con la scelta di studiare.
Si è tenuta ieri, giovedì 3 aprile, a Roma, ospitata dalla Conferenza dei Rettori, la presentazione dei dati CISIA relativi ai test di accesso all'università e a un sondaggio dedicato all'orientamento.
CISIA, consorzio costituito da 62 atenei statali e dalle conferenze di Ingegneria, Architettura e Scienze, si occupa dei test di accesso (i TOLC, noti a tutti coloro che vogliono intraprendere un percorso universitario, ma anche altre tipologie di test) e di attività legate all'orientamento. Per questo ha presentato un'analisi sui dati di accesso all'università e i risultati del sondaggio "Orientarsi dopo la scuola 2025", condotto fra coloro che si sono registrati nell'ultimo anno alle aree riservate per l'accesso ai test e a quelle per l'orientamento.
La fotografia scattata dal consorzio – che nasce dall'esame di 340.315 test effettuati (nello specifico i test TOLC) nel corso del 2024, oltre al totale dei test relativi al 2022 e al 2023, e dal sondaggio cui hanno risposto 4.363 persone – ritrae una generazione che vuol "toccare con mano" le ipotesi di futuro, in bilico fra ponderare le scelte universitarie e decidere d'impulso all'ultimo momento.
Ha dichiarato Andrea Stella, Presidente CISIA: "Ragazzi e ragazze ci dicono chiaramente che vogliono capire cosa sia l'università, scoprire come si vive la giornata accademica, avere l'opportunità di documentarsi in modo approfondito; sono giovani che, quando si tratta di progettare il futuro, considerano l'acquisire informazioni qualcosa di serio, che va fatto "a regola d'arte". Sta dunque a noi e alle università sviluppare strumenti di orientamento in grado di dare risposte significative".
Ha aggiunto Giuseppe Forte, Direttore CISIA: "Crediamo che conoscere a fondo chi usa i nostri servizi sia fondamentale per fare un buon lavoro. E siamo consapevoli che si tratta di dati importanti, informazioni che devono essere patrimonio di tutta la società. Il CISIA ha una conoscenza molto ampia sulla preparazione di ragazzi e ragazze in età da università. Questo patrimonio può essere utile non solo al mondo accademico ma anche ai decisori politici, a chi studia, a chi ha il compito di sostenere le nuove generazioni".
COSA EMERGE DAL SONDAGGIO "ORIENTARSI DOPO LA SCUOLA 2025"
Il sondaggio, cui hanno risposto 4.363 persone, è stato condotto fra coloro che si sono registrati nell'ultimo anno alle aree riservate CISIA ed è stato realizzato nell'ambito delle azioni collaborative POT (Piani per l'Orientamento e il Tutorato) e PLS (Piano Lauree Scientifiche), inglobate nel progetto Orientazione, nel quale CISIA svolge un ruolo tecnico e di coordinamento operativo.
L'università? Si decide all'ultimo
La maggioranza di ragazzi e ragazze prende la decisione di iscriversi durante l'ultimo anno degli studi scolastici (o anche dopo il diploma). Per il 18% del campione la decisione assume invece i connotati di una vocazione ed è stata presa alcuni anni prima di finire la scuola.
Gli influencer sono in casa
Familiari e amici sono le figure che hanno il maggior peso nel determinare le scelte universitarie. Anche i docenti contano ma non in misura equa: chi insegna materie scientifiche ha un peso leggermente maggiore rispetto a chi insegna materie umanistiche. Interessante l'analisi di fattori "laterali" rispetto all'idea di scelta. CISIA ha indagato anche asset ispirazionali ottenendo risposte che illuminano: al primo posto fra ciò che ha stimolato la scelta universitaria ci sono le esperienze di vita come i viaggi e il volontariato.
Si sceglie ciò che piace
Fra i motivi delle scelte il primato assoluto va all'amore per le materie: si studia cioè quello che si ama. Al secondo posto, ma con un forte distacco, la prospettiva di svolgere il lavoro dei sogni, seguita (anche qui a grande distanza) dall'ipotesi di guadagnare bene. Scegliere di studiare ciò che piace è confermato anche dall'analisi delle risposte alla domanda sul perché si è deciso di optare per una determinata università. La risposta più gettonata è "rispecchiava di più i miei interessi/mi piaceva di più". "Rappresentava il meglio nel percorso di studi che ho scelto di fare" è la seconda risposta scelta dal campione, ma il distacco fra le due è di 23 punti percentuali.
L'orientamento è sempre più diffuso (e sempre più utile)
I 3/4 dei ragazzi e ragazze del sondaggio ha partecipato, almeno una volta, a esperienze di orientamento, in particolare a open day universitari, soprattutto alla fine delle scuole superiori. Dal sondaggio emerge che si ha bisogno di capire e toccare con mano cosa sia l'università, dall'aver chiaro come si svolge una lezione in ateneo sino all'ascolto dell'esperienza di chi già frequenta; il desiderio più diffuso è quello di calarsi in una simulazione universitaria lunga un giorno. Il bisogno di capire nel concreto cosa sia l'università per poter decidere risulta chiaro anche dal fatto che la tecnica del gaming è, per chi ha risposto, una scelta di retrovia. Questa generazione, quando si tratta di futuro, vuole vederci chiaro e vuole farlo nella maniera più semplice, concreta e lineare possibile. Oltre l'11% di chi ha risposto ha partecipato ad attività sulla conoscenza del sé, a significare come scuole e università inizino a prendersi carico di una modalità più introspettiva di fare orientamento, più centrata sulle persone e sui loro bisogni. L'orientamento è ormai un fatto la cui importanza è riconosciuta, e il ruolo della scuola risulta determinante per partecipare alle iniziative. C'è però anche un altro fenomeno che ne sancisce il valore, ed è il fatto che cercare in autonomia occasioni di orientamento sia un comportamento decisamente diffuso fra la popolazione studentesca.
La famiglia conta
Oltre l'80% dei ragazzi e ragazze con almeno un genitore laureato ha seguito percorsi di orientamento, contro una percentuale che supera di poco il 73% di coloro i cui genitori non hanno un diploma di laurea. Il divario si acuisce se si considera la situazione lavorativa: solo il 36% di chi ha genitori inattivi o inoccupati ha seguito iniziative di orientamento.
COSA EMERGE DAI TOLC
Quasi 1 corso di laurea su 2 adotta i TOLC e quasi il 60% delle persone che si iscrivono all'università fa un TOLC. Questi a seguire sono i dati derivati dall'esame di 340.315 test effettuati nel corso del 2024, oltre al totale dei test relativi al 2022 e al 2023.
Lingua italiana sotto osservazione
Si evidenziano punteggi medi in calo per la comprensione del testo nel focus che riguarda in modo particolare il TOLC-SU, sviluppato per gli studi umanistici. Nello specifico, è la grammatica a mostrare sia i punteggi più bassi, sia il calo più vistoso nel triennio 2022-2025. Sono le regole che stanno alla base della comunicazione linguistica a essere particolarmente ostiche per la generazione Z, che in rete discute e dibatte animatamente sull'utilità stessa della grammatica e sui metodi per poterla comprendere al meglio. Fra gli argomenti sondati dai TOLC, l'area del lessico – anche se i punteggi sono in calo – è quella che fa segnare i maggiori tassi di successo. Il punteggio peggiora in ogni caso, anche per chi proviene dal liceo classico. In linea generale – escludendo la grammatica – il divario che c'è in italiano fra studenti di scuole diverse è mediamente più basso rispetto a quello che c'è in matematica.
Più difficoltà in matematica
I punteggi dei test relativi alla matematica (considerando in particolare il TOLC-I dedicato alle aree dell'ingegneria) vedono un calo costante. Da sempre materia che divide (Richard J. Trudeau la definiva il gioco più bello del mondo, mentre per Darwin era ripugnante), la matematica vede punteggi in calo dal 2022. Particolarmente difficile risulta la geometria che fa segnare i tassi più bassi di risposte esatte ai test. Chi esce dal liceo scientifico ottiene mediamente i punteggi migliori in matematica, dalle scuole professionali invece i punteggi peggiori. Il dato interessante riguarda la statistica, ambito in cui tutte le scuole, professionali comprese, hanno buoni risultati.
Un calo generalizzato, ma con qualche differenza
Considerando i vari TOLC, si nota che l'andamento dei punteggi registra un calo generalizzato nell'ultimo triennio. Chi proviene da un liceo ha però punteggi migliori. A totalizzare score più alti sono inoltre studenti e studentesse che provengono dal Nord-Est.
QUALCHE CURIOSITÀ
• 1 aspirante ingegnere su 20, fra coloro che fanno almeno 2 test, sceglie di fare il test di psicologia dopo quello di ingegneria (il percorso inverso è meno praticato: 1 aspirante psicologo su 30 fa anche il test di ingegneria); 1 su 10 prova il test di scienze umane
• Il 22% di coloro che hanno partecipato a iniziative di orientamento afferma che il periodo era troppo vicino al momento della scelta, il 13% che era troppo lontano
• Il 2,2% dichiara di aver scelto una determinata università per poter "seguire le mie amicizie".
CISIA
Il consorzio CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l'Accesso) riunisce 62 atenei statali e le conferenze di Ingegneria, Architettura e Scienze. È nato nel 2010 come prosecuzione ed evoluzione del Centro Interuniversitario per l'Accesso alle Scuole di Ingegneria e Architettura, istituito nel 2005. Si occupa di supportare le università sui temi dell'orientamento e dell'accesso. Ha sviluppato i TOLC (Test OnLine CISIA), i test più diffusi in Italia per valutare le conoscenze di studenti e studentesse che si iscrivono all'università. Nel periodo della pandemia CISIA ha realizzato una specifica versione dei TOLC da effettuarsi a domicilio (i TOLC@CASA), consentendo al mondo universitario di non fermarsi. La sede nazionale è a Pisa e in organico ci sono 60 persone che provengono da tutta Italia e dall'estero. Attualmente il consorzio gestisce circa 400.000 test all'anno, fra TOLC e altre prove.
TOLC (TEST ON-LINE CISIA)
Attualmente esistono 10 tipologie di TOLC, da quelli dedicati alle aree dell'ingegneria (TOLC-I) a quelli per l'accesso ai corsi di psicologia (TOLC-PSI), fino ai test per le lauree professionalizzanti (TOLC-LP). Esistono inoltre 3 TOLC in inglese, sviluppati per le discipline ingegneristiche, economiche e farmaceutiche. I TOLC si presentano come un elenco di domande a risposta multipla. Il numero delle domande è fisso per ciascuna tipologia di test, così come il tempo a disposizione e gli argomenti. Il TOLC-B, per esempio, quello relativo ai corsi di laurea di ambito biologico e scienze della vita, ha 20 domande di matematica (con 50 minuti a disposizione), 10 di biologia, 10 di fisica e 10 di chimica (per tutte e 3 queste sezioni ci sono 20 minuti di tempo). Il TOLC si fa da computer attraverso connessioni sicure e tramite una piattaforma ad alta usabilità, sviluppata dal consorzio. Ogni studente o studentessa, si trova di fronte un set di domande diverse, con quesiti estratti in modo casuale dal database CISIA sviluppato e validato per ciascuna disciplina. Sia in aula universitaria, sia a domicilio (TOLC@CASA), ci sono commissioni universitarie che vigilano sulla correttezza delle operazioni. I TOLC sono test prodotti dalle varie comunità scientifiche coordinate dal personale CISIA e seguono un iter di sviluppo lungo e rigoroso, che ne assicura validità ed equità. Dopo la scrittura dei quesiti (basata sui sillabi, ovvero l'elenco dettagliato degli argomenti da conoscere per affrontare un determinato corso di laurea), c'è una fase di revisione da parte di commissioni indipendenti. Si passa poi alla sperimentazione sul campo e si prosegue con l'analisi dei dati, a cui segue la validazione. Fra i principali requisiti che un TOLC deve rispettare c'è l'equità: il livello di difficoltà del test deve essere analogo, confrontabile, per ogni partecipante. È grazie all'analisi statistica delle singole domande che questo requisito viene rispettato. In alcuni casi i TOLC sono usati dalle università per comporre le graduatorie dei corsi a numero programmato, in tutti gli altri casi i TOLC servono per realizzare una fotografia attendibile dei punti di forza e delle debolezze di chi si iscrive; se necessario le università assegnano degli OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi) a coloro che hanno particolari carenze in materie ritenute essenziali per un buon proseguimento degli studi. I test CISIA verificano conoscenze specifiche e reali, lasciando fuori dalla valutazione tutto ciò che può essere ricondotto alla cultura generale. Inoltre, l'analisi dei dati sui TOLC e sui singoli quesiti delle prove è costante, anche per questo motivo i test CISIA sono considerati del tutto affidabili e scientificamente validi. Nel corso degli anni i TOLC hanno dimostrato di avere una importante valenza predittiva: chi ottiene punteggi alti ai TOLC ha un percorso universitario più veloce e con un profitto migliore. CISIA suggerisce di provare i TOLC già al penultimo anno delle scuole superiori in modo da valutare la propria preparazione: i TOLC sono infatti straordinari strumenti di orientamento per ragazzi e ragazze. Si può fare un TOLC più e più volte. Il consorzio CISIA è responsabile anche per molti atenei dei test per l'accesso ad architettura e ingegneria edile, dei test di valutazione della conoscenza dell'italiano come seconda lingua e del test in inglese per le discipline umanistiche.
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Stelline