mercoledì 5 novembre 2025

Libri - Terre rare di Sophia Kalantzakos (Egea, 2025)

EGEA PRESENTA

 
Quale futuro per le "Terre rare"
 
A quindici anni dalla crisi che le ha portate al centro della scena geopolitica globale, Sophia Kalantzakos torna ad analizzare la competizione per le risorse che sta ridefinendo gli equilibri del potere in un mondo segnato da guerre commerciali e rivalità tecnologiche

Lantanio e neodimio sono parte integrante dei motori ibridi. Disprosio e terbio sono componenti cruciali dei magneti permanenti così come ittrio ed europio dei display per smartphone e il tulio dei dispostivi medici per raggi X. In pochi le conoscono per nome, ma oggi le terre rare rappresentano risorse vitali per la produzione di un'ampia varietà di applicazioni high-tech, green e per la difesa: dalle turbine eoliche ai sottomarini, dall'intelligenza artificiale al 5G. E sono al centro della contesa internazionale: dopo la crisi del 2010, che rivelò al mondo il quasi monopolio cinese su questi materiali, il controllo delle catene di approvvigionamento è diventato una delle questioni strategiche cruciali del XXI secolo. Nel suo saggio "Terre rare – La Cina e la geopolitica dei minerali strategici", che torna in libreria in un'edizione completamente aggiornata, Sophia Kalantzakos, docente di Scienze ambientali e Politiche pubbliche alla New York University, ricostruisce le tappe di questa competizione globale cercando di intravederne i possibili sviluppi: dall'ascesa della Cina come potenza mineraria e tecnologica alla risposta degli Stati Uniti e dell'Unione Europea, fino alla corsa odierna ai minerali critici che alimentano la transizione verde e digitale.
La nuova edizione italiana è arricchita da un saggio inedito, "L'interdipendenza come arma", che aggiorna il quadro alla luce delle grandi trasformazioni intervenute tra il 2021 e il 2025. Kalantzakos descrive un sistema internazionale sempre più diviso, in cui le catene globali del valore vengono "securitizzate" e la cooperazione economica si trasforma in competizione strategica. La frammentazione del commercio e l'ipercompetizione tra Stati Uniti e Cina hanno ridefinito le politiche industriali di entrambe le potenze, che hanno riscoperto l'intervento pubblico come strumento di potere: oltre 2.500 iniziative adottate nel 2023 mirano a rafforzare la produzione nazionale nei settori più sensibili – dai semiconduttori alle batterie, dall'intelligenza artificiale ai minerali critici.
Il nuovo contributo esplora anche il progressivo consolidarsi di alleanze geopolitiche inedite. Mentre l'Onu istituisce un Panel sui minerali della transizione energetica per affrontare temi di equità e sostenibilità, l'Unione Europea promuove il Critical Raw Materials Act e la propria leadership normativa in ambito ESG; gli Stati Uniti, invece, perseguono una politica più assertiva, combinando nazionalismo economico e diplomazia delle risorse. A ciò si aggiunge la nascita di partenariati come la Minerals Security Partnership tra UE, USA e Giappone e la reazione dei paesi del Sud globale, che rivendicano un ruolo più attivo nel definire le regole dell'estrazione e del commercio dei materiali strategici.
Kalantzakos mostra come il monopolio cinese sulle terre rare si sia trasformato in uno strumento di potere sistemico, capace di influenzare la diplomazia, la tecnologia e la sicurezza energetica. Nel nuovo scenario delineato dal suo saggio, Pechino non è più soltanto una superpotenza industriale, ma un attore che usa l'interdipendenza come leva coercitiva: la produzione dei minerali diventa geopolitica, la transizione ecologica si fa terreno di confronto politico, l'innovazione tecnologica un campo di battaglia per la supremazia globale.
L'autrice analizza inoltre il mutato ruolo dell'Occidente, sempre più diviso tra esigenze di sostenibilità e logiche di sicurezza. Gli Stati Uniti, con l'Inflation Reduction Act e la rinnovata amministrazione Trump, hanno trasformato la corsa alle materie prime in un pilastro dell'"America First", mentre l'Europa tenta di conciliare resilienza e cooperazione attraverso il Green Deal, il Critical Raw Materials Act e le nuove norme ESG obbligatorie per le imprese.
In questo scenario, la seconda edizione di "Terre rare" offre una chiave di lettura importante per comprendere le dinamiche che stanno ridefinendo la globalizzazione: una sorta di deglobalizzazione mineraria in cui ogni stato cerca di garantire l'accesso a risorse strategiche senza dipendere dagli altri. Il saggio mostra come la geopolitica dei materiali — dal litio al cobalto, dal gallio al germanio — sia ormai inseparabile da quella delle tecnologie emergenti, dell'intelligenza artificiale e dell'energia pulita.
"L'era della globalizzazione aperta e in crescita è ormai tramontata", scrive Kalantzakos. "Al suo posto è subito emerso un mondo fatto di logiche di esclusione e barriere. I legami di interdipendenza vengono utilizzati come strumenti di potere coercitivo e l'intensificarsi dell'ipercompetizione geopolitica tra Stati Uniti e Cina li ha progressivamente recisi. Oggi, la norma piuttosto che l'eccezione è che la geopolitica prevale sull'economia".
"La crisi delle terre rare del 2010 offre importanti spunti di riflessione, soprattutto perché gli Stati Uniti che il mondo conosceva, capiva e forse ammirava non torneranno più, qualunque sia l'esito della politica interna. Inoltre, altre potenze stanno ora sfidando apertamente l'ordine mondiale. Ma la crisi climatica non aspetterà nessuno. Non passerà in secondo piano mentre decidiamo chi avrà il sopravvento. Ecco perché tutti gli stakeholder devono impegnarsi a ricostruire il mondo, avviare nuove relazioni e garantire che queste tecnologie e la transizione verde non siano appannaggio di pochi, ma dell'intera società".
 
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L'AUTRICE
Sophia Kalantzakos dal 2010 è Global Distinguished Professor in Studi ambientali e Politiche pubbliche presso la New York University di NY e la NYU Abu Dhabi. La sua ricerca si concentra sulla geopolitica dei minerali critici, la militarizzazione dell'interdipendenza, la transizione verso un futuro a zero emissioni nette e la quarta rivoluzione industriale. Le sue ricerche più recenti affrontano la geopolitica della sicurezza alimentare, l'«economia oceanica» e l'invecchiamento nell'era della crisi climatica.
DATI TECNICI:
"Terre rare – La Cina e la geopolitica dei minerali strategici"
Egea, 2025  – pp. 304 – 28,50 euro
 
 


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Stelline