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VIII edizione - Pordenone, Cinemazero (9 > 13 aprile 2014)
ATTESA DOMANI, VENERDÌ 11 APRILE, A PORDENONE PER LA TERZA GIORNATA DEL FESTIVAL DI CINEMAZERO “LE VOCI DELL’INCHIESTA” LA GIOVANE CINEASTA E REPORTER DI GUERRA AMERICANA RACHEL BETH ANDERSON, IN ITALIA PER LA PRIMA VOLTA DOPO I SUCCESSI NEI PRINCIPALI FESTIVAL INTERNAZIONALI (SUNDANCE FILM FESTIVAL, IDFA DI AMSTERDAM, MENZIONE SPECIALE AL FIGRA) CON IL SUO RECENTE DOCU-FILM “FIRST TO FALL”, CHE DOCUMENTA LA GUERRA IN LIBIA. «DAL 18 APRILE TORNERÒ IN SIRIA PER IL MIO NUOVO FILM - HA SPIEGATO LA ANDERSON AL SUO ARRIVO IN ITALIA - E CI ANDRÒ COL GRUPPO DI DIRITTI UMANI E-TEAM. RACCONTARE LA SIRIA È PIÙ IMPORTANTE CHE RACCONTARE QUALSIASI ALTRO LUOGO, VISTA LA SCARSITÀ DI INFORMAZIONI CHE CI ARRIVANO DA QUEL PAESE».
SABATO 12 APRILE IN PRIMA ITALIANA ANCHE IL FILM-INCHIESTA SUI CACCIABOMBARDIERI F35 DI ANDREW FOWLER, CRONISTA DELLA ABC AUSTRALIA “REACH FOR THE SKIES”; INOLTRE, SEMPRE SABATO, IN PRIMA NAZIONALE “THE HUMAN EXPERIMENT”, PRODUTTORE E VOCE NARRANTE SEAN PENN, SULLE SOSTANZE CHIMICHE PRESENTI NEI NOSTRI PRODOTTI QUOTIDIANI E LA PRIMA NAZIONALE DEL DOCUMENTARIO SULLE PUSSY RIOT NELLA LORO LOTTA CONTRO PUTIN
Comunicato stampa
Con un fitto palinsesto di incontri e proiezioni prosegue a Pordenone l’ottava edizione del festival di Cinemazero Le Voci dell’Inchiesta. Al centro della terza giornata, venerdì 11 aprile, l’arrivo al festival della giovanissima filmmaker Rachel Beth Anderson in Italia la prima volta dopo aver sbancato in pochi mesi i principali Festival internazionali (tra cui l’IDFA di Amsterdam e il Sundance Film Festival) con il suo documentario First to Fall, frutto di 7 mesi di riprese in mezzo alla guerra libica. «dal 18 aprile sarò in Siria per il mio nuovo film - ha spiegato la Anderson al suo arrivo in italia - e ci andrò col gruppo di diritti umani e-Team: raccontare la Siria è più importante che raccontare qualsiasi altro luogo, vista la scarsità di informazioni che ci arrivano da quel paese». «La Libia resta un enorme punto interrogativo, anche per i libici stessi, » spiega la regista raccontando il suo ultimo film «dopo una dittatura così lunga devono per primi comprendere il loro passato per poter capire il loro presente. Per questo nel film ho cercato di tenere insieme e di descrivere attraverso le storie individuali dei protagonisti, il prima e il dopo».
Rachel Beth Anderson sarà anche protagonista dell’incontro organizzato dal festival in ricordo di Ilaria Alpi, uccisa in Somalia vent’anni fa assieme al cameraman triestino Miran Hrovatin: una serata-omaggio realizzata in collaborazione con il Premio giornalistico Ilaria Alpi e il Premio giornalistico Marco Luchetta. Inoltre, nella mattinata di sabato 12 aprile, la film maker terrà il seminario “In prima linea: il reportage di guerra” a cui seguirà la proiezione in prima italiana del documentario australiano Reach for the skies che presenta l’inchiesta per la ABC Australia del reporter Andrew Fowler sugli F35: proprio in un momento ‘caldo’ del dibattito in Italia sui costosissimi cacciabombardieri, l’autore cerca di rispondere alla domanda se si tratti di un super caccia militare o un progetto militare desueto e dispendioso.
Ancora, al festival la prima nazionale il film del collettivo Gogol’s Wives (domenica 13 aprile) Pussy vs Putin che documenta in modo del tutto inedito la coraggiosa sfida delle Pussy Riot al gigante del Cremlino Vladimir Putin; inoltre tra le prime nazionali più attese, il nuovo documentario prodotto e narrato dalla voce fuori campo del premio Oscar Sean Penn The Human Experiment sulla realtà scioccante delle migliaia di sostanze chimiche non testate presenti nei nostri prodotti quotidiani. Prima italiana al festival anche per l’intenso documentario statunitense Life according to Sam, che racconta la vera storia di Sam Berns, il ragazzo affetto da progeria, una rara forma di invecchiamento precoce, che ha fatto commuovere il mondo. Quando Sam ha 11 anni i genitori, entrambi medici, riescono a trovare un farmaco che gli ha allungato la vita di alcuni anni. Sam è morto nel gennaio di quest’anno a 17 anni. Per la prima volta in Italia anche il nuovo documentario del foto-giornalista Shaul Schwartz, celebrato al Sundance Film Festival e all’ultima Berlinale, “Narco Cultura” che svela inquietanti retroscena sulla diffusione della cultura della droga in Messico.
IL PROGRAMMA COMPLETO SU www.voci-inchiesta.it














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Stelline