CASA DEL JAZZ
sabato 12 aprile ore 12 (sala concerti)
“IL JAZZ E L’AFRICA – Radici, miti, suoni ”
Guida all’ascolto a cura di Luigi Onori
Il griot degli afroamericani: Duke Ellington
Ingresso libero
Sabato 12 aprile alla Casa del Jazz, “Il Jazz e l’Africa,radici, miti, suoni ”, guida all’ascolto a cura di Luigi Onori. In questo secondo appuntanto il tema trattato è: “Il griot degli afroamericani: Duke Ellington”.In molte comunità africane il “griot” è il depositario della storia, colui che attraverso la musica tramanda le vicende e mantiene viva la memoria del gruppo. Tra i suoi molti meriti, il pianista, compositore e band-leader Duke Ellington ha avuto quello di essere il griot degli afroamericani dagli anni ’20 ai primi ’70, soprattutto in decenni in cui la segregazione razziale era fortissima ed i Neri subivano discriminazioni e violenze fino a giungere al linciaggio.
Ellington comincia con lo “stile giungla” – elaborato insieme al trombettista Bubber Miley per la scrittura al Cotton Club di Harlem – a cambiare valenza e segno all’immaginario africano nel jazz. Saranno soprattutto le suites a scandire la sua missione di griot: “Black, Brown & Beige” (1943), “Liberian Suite” (1947), “A Drum Is A Woman” (1956, in origine un progetto con Orson Welles, scritta con Billy Strayhorn), “Afro Bossa” (1963), “My People” (1963, il musical con cui celebrava, con spirito critico, il centenario dalla fine della schiavitù), “Togo Brava Suite” (1971). Si debbono ricordare ancora “Fleurette Africaine” (1962, incisa con Charles Mingus e Max Roach) e la composizione “La Plus Belle Africaine”, scritta nel 1966 quando Ellington fu invitato dal “poeta-presidente” Léopold Sédar-Senghor al Festival Mondiale delle Arti Nere di Dakar, in Senegal. Un cinquantennio di “coscienza nera” e di orgoglio per le proprie origini e la propria storia. Questo è il denso itinerario del secondo incontro curato da Luigi Onori.
Luigi Onori – Roma, 1956, saggista e critico musicale – è collaboratore de <<il manifesto>> e del suo supplemento <<Alias>> dal 1981. Dal 1985 al 2000 ha scritto per <<Musica Jazz>>. Sulle sue colonne ha pubblicato, tra l’altro, monografie su Duke Ellington, John Coltrane, Abdullah Ibrahim, Randy Weston, Geri Allen, Steve Coleman, Bruno Tommaso, il jazz russo e quello sudafricano.
Si occupa di jazz e musiche afroamericane sotto il profilo giornalistico, saggistico, storico, convegnistico e didattico; ha al suo attivo più di mille articoli, comparsi su varie testate tra cui <<Musica/Realtà>> (diretta da Luigi Pestalozza), <<Fare Musica>>, <<Lettera dall' Italia>>, <<Il Giornale della Musica>>, <<Avidi Lumi>>, <<Musica Oggi>> e sul sito <<A proposito di Jazz>>.
Nel 1996 ha pubblicato il volume di studi <<Jazz e Africa. Griot, musicisti e fabulatori>>, edito dalla De Rubeis. Nel 1997 è stato coautore del libro <<Italian Instabile Orchestra. Jazz come ricerca collettiva negli anni '90>> (Auditorium Edizioni, a cura di Marcello Lorrai e Roberto Masotti). Nel 1998 (insieme al sassofonista Antonio Apuzzo) ha realizzato la dispensa <<Il jazz nella tradizione afroamericana>>, su commissione del Baicr e dell'Università di Roma "Tor Vergata" per un corso di formazione a distanza. Nel 2001 ha pubblicato il volume <<Note di frontiera: Jazz in Friuli-Venezia Giulia>> (edizioni Colonos), realizzato con il giornalista Flavio Massarutto. Nel 2002 ha scritto tre racconti a soggetto musicale che sono comparsi nel volume fotografico <<Come un racconto>> di Pino Ninfa (edizioni Porsche). Nel settembre 2004 è uscita una nuova edizione – riveduta ed ampliata – de <<Il jazz e l’Africa>> presso l’editore Stampa Alternativa / Nuovi Equilibri che nel 2006 ha pubblicato la biografia <<Paolo Fresu Talkabout>> dedicata al noto trombettista e al jazz in Italia.
Insieme ad altri è autore di volumi antologici tra cui <<Il Jazz fra passato e futuro>> (a cura di Maurizio Franco, LIM, 2001); <<Incontri. Spazi e luoghi della mediazione interculturale>> (a cura di Massimiliano Fiorucci, Armando Editore, 2004); Aa Vv (a cura di Flavio Massarutto), <<Orchestre di improvvisazione>>, Phophonix Associazione Culturale Onlus, 2004, Udine (L.Onori, Le orchestre di improvvisazione: il problema del repertorio); Massimiliano Fiorucci (a cura di), <<Una scuola per tutti. Idee e proposte per una didattica interculturale delle discipline>>, FrancoAngeli, 2008, Milano (L.Onori, Per una didattica interculturale della musica).
Ha collaborato e collabora a trasmissioni radiofoniche di RadioTre (da"Audiobox" a "Inaudito", da “Il jazz: l’improvvisazione e la creatività nella musica” a “Invenzione a due voci” e “Battiti”).
Socio fondatore della SISMA, è stato iscritto alla SIDMA (Società Italiana di Musicologia Afroamericana); ha collaborato dal 2004 al 2010 con la Casa del Jazz e dal 2007 è docente a contratto di “Storia del Jazz, delle musiche improvvisate ed audiotattili” presso il Conservatorio di Frosinone.
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
Ingresso libero
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