martedì 10 giugno 2014

MACRO | 13 giugno: Lettura drammatizzata da "Il fuoco sotto la cenere" di Angelo Otero



 

 

 

 

 

 

 

Venerdì 13 giugno 2014 ore 18

 

SPLENDORI E MISERIE NELLA NAPOLI VICEREGNALE

 

Lettura drammatizzata per quattro voci e piano

da “Il fuoco sotto la cenere” di Angelo Otero

 

 

 

 

Con Annalisa Raviele, Giulio Adinolfi, Gisella  Szaniszlò, Angelo Otero

Al piano il maestro Gennaro Benvenuto

 

Macro, Via Nizza, 138 – Roma

Auditorium

Ingresso libero

 

 

Un invito informale e intrigante alla lettura de Il fuoco sotto la cenere, un romanzo singolare e post moderno, colto e sorprendente, monumentale e ardito, edito da Dante & Descartes nel 2009, a proposito del quale la critica ha parlato di un Manzoni napoletano, di “archeologia culturale”, di “restituzione” di un’epoca che rivive nel linguaggio e in una narrazione polifonica che dà ragione del carattere di una civiltà millenaria.

 

Napole, la Cetate, tra monasteri e puttane, le "cattiverie" del Vesuvio e quelle degli uomini, le esecuzioni capitali e l'effimero carnevalesco,   le pratiche devozionali  e la lercia attività dei fondaci.  Il teatro che si fa vita al Largo di Castello e la vita che si fa teatro. Una cultura asfissiata dal dispotismo spagnolo e intellettuali che praticano in segreto l’alchimia. Masaniello e la peste. Figure prive di vocazione che fanno della tonaca e la mezza sottana lo scudo in tempi così difficili.   I drammatici contrasti del tempo   riuniti in fra' Jordano, al mondo confessore indulgente di una nobiltà incline al peccato e in segreto cultore del nuovo sapere. Fuori dal coro, l’ epos plebeo della famiglia di Velardo il mugnaio e di Porzia, moglie e madre di quattordici figli, popolana illetterata,  figura  solitaria nella sua  grandezza,  allegoria utopica di una energia vitale che resiste impavida  alle onde del destino, l’opacità della vecchiezza esorcizzata con il ricordo ancorché doloroso del suo vissuto umile ma non banale, un contro-museo di scampoli di vita che la rendono  degna di assurgere a personaggio letterario. 

 

Angelo Otero (Napoli, 1945) scrittore e giornalista, già ordinario di Storia e Filosofia  nei Licei, è cultore di linguistica, antropologia culturale, semiotica del cinema e del teatro. Cantante e cultore della lingua e letteratura napoletana  sei-settecentesca e della sua canzone,  ha tenuto vari seminari sul tema, in Italia e all’estero.

Autore di “Helen e l’altro” , tragicommedia in due atti per voce sola  (2001), della raccolta di liriche “Scarde d’ammore” (2005) e  “La misura delle cose” (2011), “L’uomo Cabrio. A cavallo di un sogno a quattro ruote” (2010),  il bilancio di una vita tra squarci poetici e momenti di accorata riflessione. Da coautore con Amalia Nota: “II tema che problema” (1991) e “Grammatica della comunicazione” (1996).

 

 

L’evento si svolge in collaborazione con l’Associazione onlus Miradois che da anni opera sulle aree sensibili del centro di Napoli, a cui va il merito di aver concepito un focus-su un libro che scava sotto il fuoco di una città unica e straordinaria.

 

 

 

INFO: +39 06 67 10 70 400

www.museomacro.org

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