giovedì 8 settembre 2016

16 sett. Modena - FestivalFilosofia2016 - MARINA SENESI - DOPPIO TAGLIO Come i media raccontano la violenza sulle donne

Venerdì 16 settembre ore 21 - Modena

per l'apertura del festivalfilosofia 2016

MARINA SENESI in

DOPPIO TAGLIO

Come i media raccontano la violenza sulle donne(a novembre in tournée nazionale: 18 Trento - 20/21 Velletri - 23 Roma - 25 Pavia - 26 Lecco - 27 Modena - 29/30 Genova)Marina Senesi in DOPPIO TAGLIO di Marina Senesi e Cristina Gamberi diretto da Lucia Vasini. Musiche originali di Tanita Tikaram e voci fuori campo di Filippo Solibello e Marco Ardemagni (Caterpillar Radio2). Con l'adesione dell'Ordine dei Giornalisti e il Patrocinio Pari Opportunità Rai."Nelle immagini che accompagnano articoli e campagne pubblicitarie il carnefice è assente, oppure è un'ombra. Paradossalmente proteggiamo l'immagine di lui!" spiega Senesi - "Mentre la vittima è sempre esposta allo sguardo. Inerme. Con i segni della violenza in evidenza. Una donna che si vede rappresentata così è incentivata alla denuncia? Nella maggior parte dei casi, la foto proposta ritrae la donna in soggettiva, cioè come se l'aggressore fosse di fronte a lei, e tutti noi con lui. Guardiamo la vittima dalla stessa visuale del suo aggressore. Perché dovrebbe fidarsi, se sa che non stiamo dalla sua parte?"Circondata dai 'ri-tagli' di giornale, che accompagnano in proiezione tutto il racconto, Marina Senesi scopre insieme a noi cosa c'è dentro la notizia, svelando come il 'taglio' scelto dai media, nella composizione di una fotografia o di un titolo, possa trasformare anche la più sincera condanna della violenza in un'arma a 'doppio taglio'.Marina Senesi è un'attrice/autrice che si è sempre distinta per la capacità di fondere in un'unica cifra la forza dell' impegno e il gioco dell'ironia (molti ricorderanno il suo spettacolo di teatro civile La Vacanza, patrocinato dalPremio Ilaria Alpi, le sue campagne per Caterpillar–Radio2Rai e per l'associazione LIBERA contro le mafie). Cristina Gamberi è dottore di ricerca in Studi di Genere all'Università di Napoli Federico II. Insieme al Progetto Alice è ideatrice di percorsi formativi nelle scuole sull'educazione al genere e sulla violenza contro le donne. Dal loro incontro è nata l'idea di riadattare per il palcoscenico una ricerca accademica della Gamberi, decostruendo l'impianto lessicale e iconografico degli articoli diffusi su stampa e web, per interpretare il taglio comunicativo che i media applicano (più o meno involontariamente ) nel descrivere l'uccisione di una donna per mano del proprio uomo. Tutto questo, elaborato in una narrazione semplice ed immediata, capace di interessare, incuriosire e sorprendere.L'originalità e la forza di questa proposta hanno immediatamente convinto altre due artiste d'eccezione: Lucia Vasini, che firma la regia, e la cantautrice inglese Tanita Tikaram (la voce calda e sensuale di "Twist In My Sobritety" - indimenticabile hit - tornata a incantare il pubblico internazionale con il suo ultimo lavoro, "Can't Go back"), che regala allo spettacolo il suo sound intriso di folk e sophisti-pop. Con loro, scopriamo come la cronaca raramente si sottragga - anche oggi - alla regola di una tradizione letteraria volta ad alleggerire la responsabilità dell'aggressore quando si ritiene che la donna abbia varcato i confini imposti al suo genere."Quando Marina mi ha coinvolto in questo progetto" - racconta Lucia Vasini - "ho immediatamente detto di sì per l'entusiasmo e la sincerità che la contraddistingue in ogni viaggio all'interno del teatro civile. Quando una sera dopo le prove mi ha telefonato a casa per dirmi: 'Andiamo a Londra domani, a incontrare Tanita Tikaram?', ho detto subito di sì senza pensare a nient'altro se non alla voce magica di questa grande musicista. L''incontro con Tanita è stato veloce (due ore), giusto il tempo della colazione nel centro della città. Ma in quelle due ore il tempo si è dilatato come succede durante veri incontri. …E le note di regia vorrei fossero proprio le parole di Tanita, formulate in un divertente italiano, attraverso una domanda diretta a Marina mentre velocemente raggiungevamo la metropolitana per il ritorno a Milano: 'Marina, io non credo che il tuo racconto urli aggressivo, vero?' Ci siamo guardate e intese: 'No,no!', abbiamo risposto in coro."INFO:www.marinasenesi.ittrailer: https://www.youtube.com/watch?v=7T-lvfrmgCw -- ufficio stampaMarzia Spanu+39 335 6947068spanumar@gmail.com Le informazioni trasmesse sono destinate esclusivamente alla persona o alla società in indirizzo e sono da intendersi confidenziali e riservate. Ogni trasmissione, inoltro, diffusione o altro uso di queste informazioni a persone o società differenti dal destinatario è proibita. Se ricevete questa comunicazione per errore, contattate il mittente e cancellate le informazioni da ogni computer. The information transmitted is intended only for the person or entity to which it is addressed and may contain confidential and/or privileged material. Any review, retransmission, dissemination or other use of, or taking of any action in reliance upon this information by persons or entities other than the intended recipient is prohibited. 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DOPPIO TAGLIO è uno spettacolo che affronta la tematica della violenza contro le donne, distinguendosi per la scelta di uno sguardo trasversale: non il racconto della vittima, né quello di un testimone o tanto meno del carnefice, ma la rivelazione di alcuni curiosi meccanismi attraverso i quali il racconto dei media può plasmare e distorcere la nostra percezione del fatto, trasformando anche la più sincera condanna in un'arma, appunto, a "doppio taglio".

Marina Senesi è un'attrice - autrice che si è sempre distinta per la capacità di fondere in un'unica cifra la forza dell' impegno e il gioco dell'ironia. Cristina Gamberi è dottore di ricerca in Studi di Genere all'Università di Napoli Federico II e ideatrice di percorsi formativi nelle scuole sull'educazione al genere. Dal loro incontro è nata l'idea di riadattare per il palcoscenico una ricerca accademica della Gamberi, decostruendo l'impianto lessicale e iconografico degli articoli diffusi su stampa e web, per indagare il 'taglio' comunicativo che i media applicano (persino involontariamente ) nel descrivere l'uccisione di una donna per mano del proprio uomo. Tutto questo elaborato in una narrazione semplice ed immediata, capace di interessare e sorprendere.

La forza di questa proposta ha convinto un'artista d'eccezione: la cantautrice inglese/malese Tanita Tikaram (suo il successo planetario "Twist In My Sobritety"), che ha voluto contribuire al progetto regalando allo spettacolo un inedito dal titolo decisamente emblematico: "My Enemy".

Per la regia di Lucia Vasini, con il contributo delle voci fuoricampo di Filippo Solibello e Marco Ardemagni (gli inconfondibili conduttori del programma mattutino cult di Radio2 Rai: Caterpillar AM) e con il susseguirsi di immagini che scorrono parallele al racconto, scopriamo che la cronaca raramente si sottrae alla regola di una tradizione letteraria volta ad alleggerire la responsabilità dell'aggressore se si ritiene che la donna abbia varcato i confini imposti al suo genere. La narratrice si chiede, e ci chiede: "Una donna che si vede socialmente rappresentata così è incentivata alla denuncia? Perché mai dovrebbe fidarsi se sa che noi non stiamo dalla sua parte? Se, come nella maggior parte dei casi, l'immagine proposta dai media ritrae la vittima in soggettiva, cioè come se l'aggressore fosse di fronte a lei, noi lettori, comprese noi donne che ci dichiariamo impegnate e sensibili, che altro stiamo facendo se non osservare la vittima dalla stessa visuale del suo carnefice?"

NOTE DI REGIA Quando Marina mi ha coinvolto in questo progetto ho immediatamente detto di sì per l'entusiasmo e la sincerità che la contraddistingue in ogni viaggio all'interno del teatro civile.

Quando una sera dopo le prove mi ha telefonato a casa per dirmi: " Andiamo a Londra domani, a incontrare Tanita Tikaram?", ho detto subito di sì senza pensare a nient'altro se non alla voce magica di questa grande musicista. L'incontro con Tanita è stato veloce, giusto il tempo della colazione nel centro della città. Ma in quelle due ore il tempo si è dilatato come succede durante i veri incontri. ... E allora le note di regia vorrei fossero proprio le parole di Tanita, formulate in un divertente italiano, attraverso una domanda diretta a Marina mentre velocemente raggiungevamo la metropolitana per il ritorno a Milano: "Marina, io non credo che il tuo racconto urli aggressivo, vero?" Ci siamo guardate e intese: "No,no!" abbiamo risposto in coro."

Lucia Vasini Produzione ITC2000 - Distribuzione consulenzeteatrali.it -

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Stelline