giovedì 15 dicembre 2016

ROVIGO ENSEMBLE + YOUNG CONSPE JAZZERS +J.E.M. – JAZZ ENSEMBLE MARTUCCI venerdi 16 dicembre casa del jazz

 CASA DEL JAZZ
Casa del Jazz
 
Venerdi 16 dicembre ore 21 (sala concerti)
ISMEZ
Presenta
MUSIC LIVE
I giovani x i giovani 2016
ROVIGO ENSEMBLE
Marco Vavassori contrabbasso - Stefano Cosi batteria - Stefano Crepaldi violoncello
Stefano Onorati pianoforte
con la partecipazione di Roberto Martinelli sassofono
YOUNG CONSPE JAZZERS
Angelo Petrelli trombone - Giulio Gentile pianoforte e tastiere - Vitale Di Virglio chitarre
Francesco D'Alessandro basso elettrico - Simone D'Alessandro batteria
Mike Applebaum tromba e fl icorno
con la partecipazione di Max Ionata sax soprano e tenore
J.E.M. – JAZZ ENSEMBLE MARTUCCI
Lorenzo Guastaferro vibrafono e percussioni - Umberto Elia pianoforte e tastiere
Francesco Galatro contrabbasso e basso elettrico - Ivano Petti batteria e percussioni
Simone Loffredo sassofono e voce
Sandro Deidda sax tenore e soprano clarinetto
con la partecipazione di Stjepko Gut tromba
 
 
MUSIC LIVE: I GIOVANI X I GIOVANI,promosso dall'ISMEZ, è un progetto formativo innovativo mirato e specialistico rivolto ai giovani allievi dei Conservatori di Musica, selezionati dai Conservatori stessi, finalizzato alla promozione e circuitazione in una rassegna di concerti,presenta
venerdi 16 dicembre, il Rovigo Ensemble composto da:Stefano Onorat,pianoforte,Marco Vavassori,contrabbasso,Stefano Cosi,batteria,Stefano Crepaldi ,violoncello e Nico Dalla Vecchia ,compositore.Ospite Roberto Martinelli,sassofono. Ciò che verrà presentato dal Rovigo Ensemble, nell'ambito del progetto Music Live 2016, è quello che a me piace chiamare "ponte", ciò che solo apparentemente separa un musicista di cultura classica dal jazz e viceversa.Trovo che i due mondi sono separati più spesso da pregiudizi e magari da motivi "temporali": ma già nel novecento abbiamo visto più volte compositori che si affacciano alle virtù della musica jazz, così come musicisti che studiano melodie, forme ed armonie della tradizione colta. Con gli arrangiamenti prodotti da me e dall'ospite Roberto Martinelli,dichiara Stefano Onorato, oltre alla composizione originale di Nico Dalla Vecchia, tenteremo di attraversare questo ponte in entrambe le direzioni, dal lato più volto all'interpretazione e dal lato dell'improvvisazione, fino ad unire in un solo flusso musicale le melodie e le armonie che abbiamo scelto.Oltre alla composizione di Dalla Vecchia dal titolo 1958, abbiamo scelto un brano tratto dai pezzi lirici di Grieg che si intitola Ballad ed il famoso tema Casta diva che noi scherzosamente (ma neanche poi così tanto) abbiamo chiamato LHsta diva 2.0 tratto dalla Norma di Bellini. Ho scelto due strumenti secondo me molto rappresentativi dei due mondi, da una parte il violoncello e dall'altra il sax soprano che sarannoi due "espositori" melodici e che avranno l'arduo compito di traghettare la musica al centro del "ponte", eliminando un po' alla volta, le distanze che separano in realtà i due lati dello stesso "fiume".Seguirà, Young Conspe Jazzers con Mike Appelbaum,  tromba e flicorno,Giulio Gentile,pianoforte, tastiere,Vitale Di Virglio,chitarre,Francesco D'Alessandro, basso elettrico,Angelo Petrelli,trombone,Simone D'Alessandro,batteria,Eduardo Romano compositor, ospite Max Ionata,sax soprano e tenore. L'intervento musicale del Young Conspe Jazzers, esclusa la composizione originale dell'allievo del Conservatorio di Pescara,trae il suo repertorio da due particolari periodi storici:il Barocco e la prima metà del XX secolo, quest'ultimo estremamentecreativo, provocatorio e rivoluzionario.L'accostamento del jazz alla musica barocca non è assolutamente una novità, basti pensare alle produzioni discografiche e concertistiche di artisti come gli Swingle Singers e Claude Bolling. Di prassi si aggiunge una sezione ritmica di accompagnamento al brano, senza applicare cambiamenti all'originale,mentre in questo caso ci si è presi una licenza "poetica"nel trattamento delle strutture armoniche delle opere di Händel e Pachelbel.Nelle musiche di Bartók e Debussy, invece, troviamo già in essere armonie facilmente riconducibili all'ambito jazzistico e la difficoltà principale, in questo caso, è stata trovare un linguaggio ritmico che si sposasse adeguatamente con queste opere.La composizione di Eduardo Romano è strutturata in tre sezioni che evocano la forma sonata del periodo classico, ma il linguaggio lirico/armonico rende omaggio al "sound americano" dei compositori statunitensi di musica tonale del '900.Chiuderà la terza serata, J.E.M. (Jazz Ensemble Martucci) con Sandro Deidda,sax tenore e soprano, clarinetto, Lorenzo Guastaferro,vibrafono e percussioni,Umberto Elia,pianoforte e tastiere,Francesco Galatro,contrabbasso e basso elettrico,Ivano Petti,batteria e percussioni, Simone Loffredo,sassofono e voce,Francesco Gallo compositore.Ospite   Stjepko Gut, tromba. Il Jazz Ensemble Martucci (J.E.M.) propone un repertorio di musica colta suonata in chiave jazz e contemporanea.Il programma musicale è stato pensato come un'opportunità ideale per mettere in contatto grandi compositori classici con la musica jazz; infatti la reinterpretazione di alcuni capolavori del passato offrirà degli spunti per ricordare figure altrettanto leggendarie della musica afroamericana.Si metteranno a confronto Cˇajkovskij con Duke Ellington, Dvorˇák e Art Tatum, Chopin con John Kirby e poi con il Gospel, e si uniranno Rachmaninov e Miles Davis.Praticamente si proverà a ripercorre storicamente gli "avvicinamenti" tentati dai jazzisti al repertorio "serio" o eurocolto, in varie fasi della storia della musica afroamericana.
 

 
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
Ingresso 5 euro



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Stelline