martedì 7 marzo 2017

Ordine dei Medici Veterinari | Campagna "Il fumo uccide anche loro" | Il VIDEO degli studenti dello IULM contro il fumo passivo


Comunicato stampa

 

 

VETERINARI: UN VIDEO PER LA CAMPAGNA "IL FUMO UCCIDE ANCHE LORO"

 

 

L'Ordine dei Medici Veterinari di Milano saluta il primo anno della campagna divulgativa "Il fumo uccide anche loro" con un video realizzato da alcuni studenti della Libera università di lingue e comunicazione IULM. La campagna, lanciata dall'Ordine nei primi mesi del 2016 con il patrocino del Comune di Milano e della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani), ha lo scopo di informare i proprietari di animali domestici sui danni del fumo passivo e incentivarli ad abbandonare la sigaretta.

 

Nel corso dell'anno di attività sono stati distribuiti oltre 120.000 opuscoli informativi in circa 500 strutture aderenti tra cliniche e ambulatori. Il video diffuso dall'Ordine è il progetto vincitore di un contest interno al corso di Tecniche di creatività pubblicitaria dello IULM ed è stato realizzato dagli studenti Matteo Meneghetti, Alessandro Grossi, Giorgio Nobili, Luca Olivari e Andrea Panzeri.

 

"Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – spiega Carla Bernasconi, Presidente dell'OdV di Milano – non solo per l'attenzione manifestata dai possessori di animali d'affezione, ma anche per la richiesta dei materiali da parte degli ordini di altre province italiane. Ci piacerebbe dare seguito a quanto realizzato in questo primo anno attraverso il coinvolgimento diretto di Istituzioni locali e nazionali, per fornire al maggior numero possibile di fumatori in possesso di animali un'ulteriore motivazione ad abbandonare il vizio."

La campagna "Il fumo uccide anche loro"

Lanciata nelle strutture veterinarie nei primi mesi del 2016, la campagna "Il fumo uccide anche loro" ha preso le mosse da diverse indagini, tra cui lo studio dell'Henry Ford Health System di Detroit. Dai dati raccolti tra fumatori proprietari di animali domestici, emerge che il 28,4% intende smettere di fumare per tutelare la salute degli animali, l'8,7% chiederebbe al convivente di smettere e il 14,2% smetterebbe di fumare al chiuso. In un anno di attività sono stati distribuiti oltre 120.000 opuscoli contenenti informazioni scientifiche sui potenziali danni del fumo passivo agli animali, concentrando l'attenzione su cani e gatti, categorie più a rischio degli stessi esseri umani rispetto alle patologie contraibili dall'inalazione o dall'ingestione di residui ambientali da fumo. All'iniziativa hanno aderito 184 ambulatori di Milano, 216 in provincia e 92 strutture della provincia di Monza e Brianza. In occasione della Giornata mondiale senza tabacco del maggio 2016, sono stati distribuiti negli ambulatori e nelle cliniche aderenti anche copie gratuite dei libri di Allen Carr per smettere di fumare con la collaborazione della casa editrice Easy Way Italia.

"Abbiamo raccolto ottimi feedback da parte di chi ha ricevuto il materiale informativo – aggiunge Alberto Casartelli, medico veterinario aderente alla campagna e consigliere dell'Ordine – a partire dal fatto che abbiamo esaurito tutte le copie di opuscoli e di libri a disposizione. Numerosi anche i proprietari di animali d'affezione che ci hanno chiesto ulteriori approfondimenti sui danni del fumo passivo."

Il video

In risposta alla campagna, alcuni rappresentanti dell'Ordine sono stati coinvolti nel corso di Tecniche di creatività pubblicitaria dello IULM, curato dalla docente Susi Marotti, in qualità di giuria per un contest interno: i ragazzi sono stati chiamati a realizzare campagne di sensibilizzazione su diversi temi di interesse sociale, tra i quali il tabagismo. Il progetto vincitore del concorso, a cura degli studenti Matteo Meneghetti, Alessandro Grossi, Giorgio Nobili, Luca Olivari e Andrea Panzeri, è un breve ed intenso video incentrato proprio sul fumo passivo ai danni degli animali domestici ed è disponibile sul sito e sui canali social dell'Ordine per celebrare il primo anno di campagna.

Pets e fumo passivo

Negli animali domestici le principali cause di patologie legate al fumo passivo sono l'inalazione e il contatto diretto con i residui ambientali del fumo. Principale inquinante dei luoghi chiusi, il fumo passivo ha un'elevata concentrazione di sostanze cancerogene. Queste ultime si depositano sul suolo, sui mobili, sui tessuti e sul pelo degli animali, esponendoli a gravi rischi. Secondo uno studio dell'Università di Glasgow, i pets sono più a rischio degli esseri umani per quanto riguarda le patologie da fumo passivo dato che passano più tempo in casa dei proprietari, che sono spesso fisicamente vicini al fumatore (accanto o in braccio) e che sono maggiormente a contatto con le superfici in cui si depositano i residui. Un altro pericolo per gli animali domestici è l'ingestione di mozziconi: la nicotina assunta per via orale è un veleno neurotossico ed è frequente che,soprattutto i cani, attirati dalla saliva umana, ne ingeriscano una quantità potenzialmente letale.

Principali danni per gli animali d'affezione

Generalmente i cani sono più esposti ai tumori di naso e polmoni, mentre i gatti ai tumori orali per via del "grooming", ovvero la costante cura del pelo che mette in contatto le mucose orali con i residui rimasti sul pelo. Sono riconducibili al fumo passivo anche altre patologie respiratorie, che vanno dall'irritazione o infiammazione delle prime vie aeree sino a forme di asma, bronchiti croniche e polmoniti.

Alcuni semplici suggerimenti

Ai fumatori proprietari di animali domestici che intendono arginare il più possibile i rischi del fumo passivo, è suggerito di non fumare in presenza dell'animale, di svuotare sempre il posacenere, di lavarsi le mani prima di toccare l'animale dopo aver fumato e di fumare all'aperto evitando che il fumo entri in casa.


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Stelline