lunedì 26 giugno 2017

"Epicentri" Il teatro che ripopola le periferie della città

"Epicentri" del comprendersi:

al via la quinta edizione di Teatro Sosta Urbana


In scena 12 spettacoli e 3 laboratori teatrali per la rassegna udinese che porta il teatro nei luoghi più vicini ai cittadini: i loro quartieri

TSU5 sta per partire, e lo fa mantenendo la sua identità caratteristica: quella di teatro diffuso.

Infatti, la quinta edizione "Epicentri", organizzata dal Teatro della Sete, avrà luogo da luglio 2017 a gennaio 2018 in spazi inconsueti della città di Udine. Il cartellone propone 12 spettacoli e 3 laboratori uniti da un obiettivo: diffondere la cultura del teatro per creare incontro e scambio. Questo spostandosi e regalando a diversi pubblici, compresi quelli che generalmente non vanno a teatro, la possibilità di assistere a performance di qualità messe in scena da compagnie italiane ed estere.

Teatro Sosta Urbana, che partirà giovedì 6 luglio al Parco Sant'Osvaldo (luogo molto particolare, sede dell'ex manicomio di Udine) con lo spettacolo PAROLE – FEMMINA, rappresenta da sempre l'immagine di un teatro che si mette a nudo, che vuole proporsi all'intera comunità e per farlo porta sul palco svariate tematiche: dalle mutazioni della società odierna, alla relazione tra i singoli. In una scena dove ogni spettatore sarà parte integrante del racconto, si parlerà di unioni e di opposizioni: dall'uomo alla donna, dal bambino all'adulto, dal cittadino al migrante. Ci si confronterà con i sentimenti umani più controversi, tra identità rivendicate o nascoste dietro maschere.

Ed ecco che il fil rouge che lega tutte le rappresentazioni si traduce in una domanda: è possibile comprendersi? "In tempi in cui siamo chiamati a confrontarci sempre più spesso con l'altro – spiega il direttore artistico Andrea Collavino - in cui l'altro è sempre più inconosciuto, come facciamo a capirci, e soprattutto quanto è difficile la strada per la comprensione?".

Molti sono gli spettacoli della nuova rassegna, in tutti ci si muove tra diverse comunicazioni, verbali e non verbali, come nel caso del primo spettacolo PAROLE – FEMMINA (giovedì 6 luglio ore 21, Parco Sant'Osvaldo) dialogo ludico tra parole e musica, o quello del poliedrico burattinaio sloveno Matija Solce con il suo HAPPY BONES (giovedì 13 luglio ore 18 e ore 21, Parco Sant'Osvaldo) o dello spettacolo muto "YOU DON'T SAY IT" (2 settembre ore 21, Teatro Parrochia S. Marco) che segue il laboratorio di maschera espressiva di Branko Zavrsan. Ci si interfaccia anche con i ruoli, maschile e femminile, attraverso il pungente "FUCK ME(N)"(sabato 4 novembre, ore 21, Auditorium Bellavitis), che ribalta la visione dell'uomo odierno attraverso il racconto di tre autori che parlano della "maschilità" in tutte le sue forme.

E ancora i giorni nostri, anche quelli più crudeli, con una prima assoluta firmata Teatro della Sete: "FALU'" (sabato 14 ottobre ore 17.00, Auditorium Don Bosco, Bearzi) storia di un pupazzo che veste come quel bambino sulla spiaggia, la cui foto è divenuta simbolo della crisi umanitaria legata all'immigrazione. Si parte dalla realtà e si prova ad immaginare una storia che, raccontata in diversi epicentri, vuole lanciare un messaggio forte e chiaro: poco importa la nazionalità, la direzione, il sesso, ciò che è davvero importante è comprendersi, per riuscire a trovare la propria libertà.

Non solo spettacoli, a corredare la rassegna anche tre laboratori aperti a professionisti e non: il primo di maschera espressiva con l'attore Branko Završan (1, 2, 3 settembre), a seguire quello di scrittura con il famoso drammaturgo Fausto Paravidino (gennaio, Casa Cavazzini) per finire con il laboratorio rivolto a gruppo formato da minori stranieri non accompagnati ospitati alla Casa Don Bosco dell'Istituto Bearzi assieme agli studenti delle scuole superiori di Udine, organizzato dal Collettivo TSU (dicembre/febbraio, Bearzi). Ciascuno avrà durata da 4 a 8 incontri, con spettacolo finale.

In TSU5 saranno importanti anche le location: Parco Sant'Osvaldo, dove fino al 1996 era ospitato il manicomio di Udine, Auditorium Bellavitis e Istituto Salesiano Bearzi. Questo a rimarcare come come alcuni luoghi significativi della città siano rappresentati dalle sue periferie.

"L'epicentro è il centro di diffusione di un fenomeno. - racconta Serena Di Blasio del Teatro della Sete - Che questo centro sia spostato rispetto al centro fisico di una città rende la diffusione più laterale e meno scontata. Il centro di una narrazione senza limiti geometrici di spazio".

La rassegna è organizzata dal Teatro dell Sete in collaborazione con il Comune di Udine – assessorati alla Cultura e al Decentramento - e il sostegno di Regione e Fondazione Friuli.

Posto unico 5,00 €

Apertura biglietteria nello stesso luogo dello spettacolo, un'ora prima.

INFO e PROGRAMMA

www.teatrodellasete.com/tsu/

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Stelline