martedì 6 giugno 2017

PREMIO MARIO RIGONI STERN: VINCONO DIEGO LEONI E MATTEO MELCHIORRE

Premio Mario Rigoni Stern vincono Diego Leoni e Matteo Melchiorre

Oggi 6 giugno la giuria composta da Ilvo Diamanti, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi, Daniele Jalla e Paolo Rumiz coordinata da Margherita Detomas si è riunita al Muse, Museo delle scienze di Trento per decretare il vincitore dell'edizione 2017 del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi.
Il riconoscimento intitolato al grande scrittore italiano è andato ex aequo a due opere "
La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918" di Diego Leoni (Einaudi) e "La via di Schenèr" di Matteo Melchiorre (Marsilio) che si divideranno il premio di € 10.000.

Tutti i premi e i riconoscimenti saranno consegnati nella cerimonia del 17 giugno (ore 17) a Palazzo Labia a Venezia e in quella del 18 giugno ad Asiago  (Malga Porta Manazzo, ore 10).

La giuria aveva già identificato una rosa di finalisti, dieci opere in tutto, all'interno delle quali ha poi oggi scelto due vincitori e ha segnalato tre opere.

Queste le motivazioni della giuria per i vincitori e i segnalati.

Vincitori (in ordine alfabetico)


La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918
di Diego Leoni, Einaudi

La guerra verticale di Diego Leoni costituisce l'esito solido e intenso di un lucido e appassionato itinerario. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918, spicca anche per originalità e varietà di approcci alla quotidianità della guerra (la flora, la fauna) nel panorama delle opere uscite in occasione dell'anniversario. Il libro di Leoni è l'esatto contrario dell'occasionale e dell'effimero

La via di Schenèr 
di Matteo Melchiorre, Marsilio 

La via di Schenèr di Matteo Melchiorre presenta una  grande originalità di scrittura che trasforma il dato storico documentario in una narrazione appassionata  pur nel rigoroso rispetto della fattualità. Un passo montano ai più sconosciuto e i suoi abitanti riacquistano vita emergendo dalle carte polverose degli archivi. La presenza in testo dell'autore, discreto e ironico, assicura un perfetto equilibrio di affabulazione e realismo a un mondo di confine, metafora del quotidiano di ciascuno

MENZIONI

Le temps suspendu. De la Noël à l'Épiphanie
di Alexis Bétemps, Priuli & Verlucca 

Le temps suspendu. De la Noël à l'Épiphanie di Alexis Bétemps si segnala per il filtro rigoroso dell'approccio etnografico che non impedisce di riconoscere il legame profondo e diretto con quel "tempo sospeso" fra il Natale e l'Epifania, ricordato e narrato con la partecipata attenzione dell'autore.

Le otto montagne
di Paolo Cognetti, Einaudi

In Le otto montagne di Paolo Cognetti l'ambiente delle cime del cittadino Pietro emerge al plurale attraverso una limpida e vibrante narrazione del rapporto che egli stabilisce con il suo doppio di montagna, Bruno.

Di roccia di neve di piombo
di Andrea Nicolussi Golo, Priuli & Verlucca

Di roccia, di neve, di piombo di Andrea Nicolussi Golo si segnala per  una scrittura nervosa e a tratti sincopata che crea uno stretto e inusuale legame fra fabbrica e montagna, fra impegno politico e tensione in roccia.
 

Vincitori (ordine alfabetico)

La guerra verticale
Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918
di Diego Leoni
Einaudi


La via di Schenèr
di Matteo Melchiorre
Marsilio


Segnalazioni

Le temps suspendu
De la Noël à l'Épiphanie
di Alexis Bétemps
Priuli & Verlucca

Le otto montagne
di Paolo Cognetti
Einaudi

Di roccia di neve di piombo
di Andrea Nicolussi Golo
Priuli & Verlucca


La giuria del premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi è composta da personalità di spicco del mondo culturale italiano.

llvo Diamanti, professore di Scienza Politica all'università di Urbino e di "Régimes Politiques Comparées" nel master Etudes Politiques all'Università Parigi II, pubblicista e autore di numerosi saggi politici.

Paola Maria Filippi, docente di letteratura tedesca e traduzione letteraria presso l'Università di Bologna, responsabile scientifico della Österreich Bibliothek / Centro LAI di Trento, membro, fra le altre, dell'Accademia Roveretana degli Agiati e di Villa Vigoni, traduttrice letteraria e saggista.

Mario Isnenghi, già direttore del Dipartimento di Studi Storici e professore di Storia Contemporanea presso l'università di Venezia, autore di numerosi articoli e saggi in particolare sulla Grande Guerra.

Daniele Jalla, storico di formazione, funzionario e dirigente della Regione Piemonte dal 1980 al 1994, dal 1994 al 2012 ha diretto i Musei civici e i servizi museali della Città di Torino. Già presidente di ICOM Italia, è stato membro del Consiglio superiore dei beni culturali e docente a contratto di museologia presso diversi Atenei. Nella sua attività di ricerca si è interessato in particolare di storia orale, di storia della deportazione, di museologia e museografia, di Alpi e di storia valdese. Sull'insieme di questi argomenti ha pubblicato tra saggi, articoli e volumi più di 150 titoli.

Paolo Rumiz, scrittore, giornalista e inviato in zone di guerra, vincitore di numerosi premi per i suoi reportage.
Il coordinamento della giuria è affidato a Margherita Detomas.

Mario Rigoni Stern è stato uno degli scrittori più significativi del secondo dopoguerra ed ha portato nella sua scrittura non solo le vicende e i vissuti di una generazione che ha sperimentato il dramma della Seconda guerra mondiale e della ritirata di Russia ma anche una visione del mondo particolarissima che attinge a profonde radici di umanità, a un rapporto strettissimo con la natura e a una visione positiva dell'essere umano. Tra le sue opere più note si ricorda Storia di Tönle, Il sergente nella neve, L'anno della vittoria, Le stagioni di Giacomo, Arboreto salvativo, Stagioni.

Scrive Eraldo Affinati nella prefazione del volume dedicato a Stern nei Meridiani Mondadori: "Stando insieme a lui ho appreso una distinzione ulteriore: quella che separa il narratore della tradizione orale da colui che scrive. Il primo, accalorato davanti a un gruppo di persone vicino al fuoco, improvvisa ogni volta il racconto; il secondo si preoccupa di come verranno interpretate le sue parole fissate per sempre, ha le orecchie alzate, al pari del segugio. Riconosco nell'attenzione di Rigoni nei confronti del suo interlocutore l'essenza stessa della letteratura: la disposizione a sforbiciare ogni ramo superfluo pur di restituire il senso pieno di ciò che è stato fatto e detto".

Il premio si svolge in due ambiti: la Regione Veneto e la Provincia di Trento. Proprio a Venezia in Veneto avverrà la cerimonia di premiazione dell'edizione 2017.

Numerosi gli Enti e le Associazioni che sostengono l'iniziativa: Regione Veneto, Comune di Asiago, Provincia autonoma di Trento, Comune di Riva del Garda, oltre a Cassa di Risparmio del Veneto, Banca di Trento e Bolzano, Riva del Garda Fiere e Congressi, il circolo Ars Venandi e la federazione italiana della caccia, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.



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Stelline