lunedì 5 giugno 2017

RENZO ARBORE ti invita a "TIGER RAG - Dedicato a NICK LA ROCCA: un secolo di dischi jazz" domenica 11 giugno casa del jazz


CASA DEL JAZZ
 
Casa del Jazz
 
domenica 11 giugno  ore 12

RENZO ARBORE
ti invita a
"TIGER RAG - Dedicato a NICK LA ROCCA: un secolo di dischi jazz"
a cura di LINO PATRUNO
presenta DARIO SALVATORI


ore 12.30 (Sala concerti)
Inizio proiezioni documentario "Da Palermo a New Orleans. E fu subito Jazz" di e con Renzo Arbore, regia di Riccardo Di Blasi (Italia, 70', produzione Gazebo Giallo srl, produttore esecutivo Adriano Fabi)
Orario proiezioni 12.30 - 14 - 15.30 - 17
ore 13 (Parco)
SUGARPIE AND THE CANDYMEN
Lara Ferrari voce
Jacopo Delfini chitarra gipsy e voce
Renato Podestà chitarra, banjo e voce
Claudio Ottaviano contrabbasso
Roberto Lupo batteria
ore 14.30 (Parco)
CHICAGO STOMPERS
Marcella Malacrida voce
Martino Pellegrini violino, violino di Stroh, voce
Corrado Tosetti tromba, cornetta
Paolo Colombo clarinetto
Arturo Garra clarinetto, sax tenore, pianoforte
Lorenzo Baldasso clarinetto, sax alto
Giorgio Gallina trombone, violino, ukulele
Mauro L. Porro pianoforte, clarinetto, sassofoni, voce, cornetta, arrangiamenti e trascrizioni
Dario Lavizzari banjo, chitarra
Paolo A. Vanzulli tuba, contrabbasso
Fabrizio Carriero batteria, percussioni, washboard
ore 16 (Parco)
BISEO / SANJUST QUARTET
Riccardo Biseo pianoforte
Gianni Sanjust clarinetto
Nicola Borrelli contrabbasso
Lucio Turco batteria
ore 17.30 (Parco)
LUCA FILASTRO PIANO SOLO
Luca Filastro pianoforte
ore 19 (Parco)
GIORGIO CUSCITO & SWING VALLEY BAND
Giorgio Cuscito direzione, arrangiamenti, sax tenore
Nicola Tariello tromba
Giuseppe Ricciardo sax tenore
Gino Cardamone chitarra
Alberto Antonucci contrabasso
Fabiano Giovannelli batteria
Monica Gilardi voce
ore 21 (Parco)
LINO PATRUNO & HIS BLUE FOUR
Lino Patruno chitarra
Mauro Carpi violino
Michael Supnick tromba
Giancarlo Colangelo sax basso
e con Clive Riche voce
ore 22.30 (Parco)
LINO PATRUNO BLUE FOUR + Luca Velotti, Giorgio Cuscito, Guido Giacomini, Alberto Botta e altri ospiti a sorpresa
Vintage e Vinili Market a cura di Music Day e SwinGo
Ingresso 10 euro
 
 
RENZO ARBORE ti invita domenica 11 Giugno 2017 alle ore 12 a "TIGER RAG - dedicato a NICK LA ROCCA: un secolo di dischi Jazz" a cura di LINO PATRUNO, presenta DARIO SALVATORI.Una giornata di festa. Una giornata di grande musica e spettacolo. "TIGER RAG", in onore di NICK LA ROCCA trombettista di origini siciliane che, alla testa della ORIGINAL DIXIELAND JAZZ BAND di New Orleans, il 26 febbraio 1917 incise a New York il primo disco della Storia del Jazz.Renzo Arbore e Lino Patruno intendono celebrare questo straordinario centesimo anniversario insieme a tanti amici musicisti.Le sonorità del Dixieland, dello Swing, del Jazz classico invaderanno il parco della Casa del Jazz dalle ore 12 alle ore 24 di domenica 11 giugno. Protagonisti alcuni dei migliori musicisti della scena romana e non solo: dal quartetto di Riccardo Biseo e Gianni Sanjust alla Swing Valley Band di Giorgio Cuscito, dai Blue Four di Lino Patruno al giovane talento pianistico di Luca Filastro.La freschezza degli Sugarpie & The Candymen e gli straordinari Chicago Stompers, per la prima volta a Roma. E Luca Velotti, Alberto Botta, Guido Giacomini, ballerini Swing e altri grandi ospiti a sorpresa. Nella sala concerti verrà proiettato per tutta la giornata il documentario di Renzo Arbore "Da Palermo a New Orleans. E fu subito Jazz" con Lino Patruno e Claudio Lo Cascio.E poi un vintage market di abbigliamento e accessori a cura di SwinGo, uno dedicato ai vinili da collezione a cura di Music Day, e un bar con una ricca proposta di cibo, bibite e gelati.
TIGER RAG, che la festa inizi!
Ingresso per l'intera giornata 10 euro.
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
 
 
 
"DA PALERMO A NEW ORLEANS…e fu subito Jazz" La storia del primo disco di Jazz  …POCHI SANNO CHE
IL 26 FEBBRAIO DEL 1917 UN MUSICISTA ITALIANO DI NEW ORLEANS INCIDEVA IL PRIMO DISCO AL MONDO IN ASSOLUTO NELLA STORIA DEL JAZZ ERA SICILIANO E SI CHIAMAVA:"NICK LA ROCCA"…
 
 
 
 
 
Con queste parole inizia il film documentario a soggetto prodotto da Renzo Arbore per conto di Gazebo Giallo srl, fortemente voluto dal suo grande amore per il Jazz, le sue storie e il sud dell'Italia e del mondo. 
Realizzato tra Palermo, Salaparuta, New Orleans, New York e Chicago  e diretto da Riccardo Di Blasi, racconta tante vere, forti e affascinanti storie di Musica, Emigrazione e grandi risultati di musicisti Siciliani negli Stati Uniti, di cui molto spesso noi in Italia ne ignoriamo le gesta, l'enorme successo e l'importanza nella storia mondiale della musica.In particolare si raccontano, con dovizia di particolari ed aneddoti scanditi cronologicamente, le vicende artistiche ed umane della "Original Dixieland Jazz Band", composta da un gruppo di amici, quasi tutti di origine siciliana e capitanata dal palermitano Nick La Rocca.  Ed è il grande Louis Armstrong a dichiarare, in un'intervista riportata da un giornale dell'epoca,  di essersi ispirato giovanissimo alla musica di La Rocca e della sua band, creatrice come dice lui di un "Suono Nuovo".E così scrive Claudio Lo Cascio in un suo stupendo libro dedicato a questa affascinante storia di Nick La Rocca e che viene raccontata anche in questo documentario, senza tralasciare Louis Prima, inventore dello Swing ( "Just a gigolò"- "Buonasera Signorina"- "Sing Sing Sing" etc.) e Leon Roppolo, tutti e tre nativi di Salaparuta: "A quel tempo due aziende, costruttrici dei primi grammofoni meccanici a manovella, si contendevano il nascente mercato della musica riprodotta, erano: la "Columbia e la "Victor; entrambe per spingere le vendite delle proprie macchine registravano dischi di grandi star del mondo dello spettacolo, la più giovane Victor, grazie alle vendite dei dischi di Caruso e di Sousa divenne nel 1917 l'industria leader. "Quando la luce rossa si accese - ricordò La Rocca - avemmo il tempo di contare "uno-due" e fu un miracolo come cominciassimo insieme: non so, forse il buon Dio era con noi". Era il 26 Febbraio 1917, i brani, Dixieland Jass One Step e Livery Stable Blues pubblicati dalla Victor ebbero un successo strepitoso che sorpassò quelli di Caruso e di John Philip Sousa: un milione e mezzo di copie vendute a 75 cents ciascuna!"  Renzo Arbore, con l'entusiasta ed appassionato regista Riccardo Di Blasi ed una troupe tutta siciliana di suoi fidati ed esperti collaboratori, ha condotto di persona le interviste e gli incontri con i parenti di La Rocca…con musicisti italiani attualmente residenti oltre oceano… ha raccolto memorie e racconti ricchi di significato storico e umano, ha recuperato da archivi privati commoventi immagini dei nostri connazionali che arrivavano ad Ellis Island, cosicchè il motivo ispiratore ha interagito day by day con una sceneggiatura ricca di sempre nuove rivelazioni ed emozioni. "Abbiamo inoltre girato a Palermo - precisa Arbore - "tra la Cala, il porto e il centro storico con il maestro Claudio Lo Cascio e altri amici della musica; abbiamo invitato a Salaparuta Jimmy il figlio di Nick La Rocca, anche lui musicista e inaugurato il Centro Studi dedicato al padre. Abbiamo avuto il piacere di organizzare, insieme al Centro Studi, nonchè registrare un concerto-festa proponendo il meglio del Jazz tradizionale italiano, siciliano e americano, con Lino Patruno, La Rocca Junior ed altri".
Materiale inedito dell'epoca, incontri e immagini con siciliani del jazz di oggi, giovani e famosi, nonché divertenti chiacchierate tra Arbore e ospiti illustri con la presenza di cimeli unici come il primo disco, la cornetta di La Rocca suonata per noi a New Orleans dal figlio e tante rare immagini di musicisti famosi, rappresentano il prezioso bagaglio di un viaggio che il film-documentario ci propone come omaggio a Nick La Rocca e soprattutto per ricordare ed esaltare il talento artistico di quei  siciliani che hanno scritto come autentici protagonisti le prime pagine della storia del Jazz. 
Il documentario sulla vita e il percorso artistico di Nick La Rocca, realizzato da Renzo Arbore con il regista Riccardo Di Blasi è un opera pensata per far conoscere al grande pubblico uno dei padri, spesso bistrattato e sottovalutato, della gloriosa tradizione del jazz e dello swing: "Nick La Rocca".
La fama di Nick La Rocca, musicista nato a New Orleans da genitori di Salaparuta, é legata a quella della  Original Dixieland Jazz Band. Questo documentario vuole restituire lustro a un musicista fondamentale per la nascita e l'evoluzione della storia del jazz a livello internazionale, legando l'animo e la creatività siciliana anche alla nascita della musica jazz, che tutti hanno sempre creduto esclusivamente americana.
Tutto nasce dalla grande voglia e sensibilità storico-musicale di Renzo Arbore, che da anni vuole e ritiene opportuno che si sappia e si renda omaggio al fatto che i primi coloni che arrivarono a New Orleans la maggior parte siciliani, contribuirono alla nascita del Jazz e dello Swing, fino all'incisione addirittura per primi di un disco di jazz.Ci si è avvalsi  dell' appoggio dell'associazione e il centro studi Nick La Rocca, che ha sede a Salaparuta, col suo instancabile Avv. Giuseppe Gruppuso, presidente del centro e grande appassionato di jazz e della sua terra. Un ruolo fondamentale è stato anche quello del Museo Italiano e Siciliano di New Orleans: Italian and American Foundation, diretto da un insostituibile e divertente Joe Maselli, anima e memoria storica del contributo Italiano e Siciliano allo sviluppo e alla grande storia commerciale culturale e musicale di New Orleans.
 
SUGARPIE AND THE CANDYMEN
Sugarpie & The Candymen nasce nel 2008, dall'incontro di cinque musicisti di Piacenza e Cremona che uniscono la loro comune passione per swing, gipsy jazz, blues, soul, pop e le armonie vocali, per dar vita ad una band: la sfida è sposare in modo originale tutti questi generi musicali.
 Il quintetto è attualmente composto dalla cantante Miss "Sugarpie", Lara Ferrari, e dai suoi Candymen: Jacopo Delfini (chitarra gipsy e armonie vocali), Renato Podestà (chitarra, banjo e armonie vocali), Roberto Lupo (batteria) e Claudio Ottaviano (contrabbasso). Fino all'inizio del 2016, la vocalist è stata Georgia Ciavatta.
 Da subito il gruppo diventa il loro impegno a tempo pieno e comincia un'attività live intensissima, con centinaia di concerti nei principali jazz club in Italia ed Europa.
 In questo primo periodo vengono così elaborati e consolidati sia il particolare sound del gruppo, sia il repertorio: il loro caleidoscopio musicale vede affiancati i Led Zeppelin a Django Reinhardt, i Beatles a Bessie Smith, Van Halen a Benny Goodman, i Guns & Roses a Ray Charles, i Queen a Peggy Lee, e moltissimi altri, vincendo la sfida che il gruppo si era prefissata. Dal 2010 la band continua la sua evoluzione e propone anche brani originali, in italiano e in inglese, nel proprio stile. Da allora cominciano le esibizioni sui prestigiosi palchi dei festivals musicali di tutta Europa, oltre ad un breve tour negli Stati Uniti.
 Nell'estate 2011 il gruppo partecipa all'AsconaJazz Festival e  vince il premio del pubblico; il gruppo si aggiudica l'opportunita' di calcare lo stesso palco nell'edizione successiva.
 Vengono pubblicati tre album, per Irma Records, il primo, Sugarpie and the Candymen, nel 2009, il secondo, Swing'n'Roll, nel 2011, e il terzo, Waiting for the one, nel 2014.
 Alcuni di questi brani sono stati lanciati come singoli e promossi sulle radio nazionali più importanti in Italia (RadioRAI1 e RadioRAI2) ed in Svizzera (RSI 1, 2 e 3). Nel dicembre 2011 l'esibizione live in diretta a Caterpillar, storico programma radiofonico su RadioRai2.
 Per arricchire ulteriormente il sound, negli anni il gruppo ha avuto l'opportunità di collaborare in tour e in studio con diversi brillanti musicisti italiani e americani, fra i quali: Michael Supnick, Dean Zucchero, Paolo Tomelleri, Rudy Migliardi, Gregory Agid, Davide Ghidoni, Gianni di Benedetto e Mattia Cigalini.
 Nell'estate 2014 il gruppo conosce il Maestro Renzo Arbore, all'Ascona Jazz Festival. Nasce cosi' una fruttuosa collaborazione artistica che porta Sugarpie & The Candymen sul palco del Concerto di Natale in Vaticano (Rai2, Dicembre 2014), del Cremona Jazz Festival (Aprile 2015), e alla trasmissione radiofonica Rock Files condotta da Ezio Guaitamacchi (LifeGate, Gennaio 2015).
 Nel luglio 2015 la band viene invitata a Umbria Jazz e si esibisce in ben 20 concerti sul palco dei Giardini Carducci di Perugia. Il 12 Luglio, nella stracolma piazza IV Novembre di Perugia, partecipa a una puntata speciale della trasmissione Webnotte (Luglio 2015) e ha l'occasione di condividere nuovamente il palco con Renzo Arbore e, a sorpresa, Stefano Bollani. Nella stessa estate è anche band residente al festival Piano&Jazz di Ischia (Agosto 2015) ed è confermata la presenza a Umbria Jazz Winter (Orvieto, 30 Dicembre 2015 - 3 Gennaio 2016).
 Nel 2015, in occasione dell'Esposizione Universale a Milano, il gruppo ha l'occasione di esibirsi per Nutella, Varvello Farine e per la citta' di Piacenza.
 In ottobre e novembre la band partecipa a due prestigiosi programmi radiofonici quali  Webnotte, condotto da Ernesto Assante e Gino Castaldo, e Radio2 Social Club, condotto da Luca Barbarossa, per presentare in anteprima il 4° album Let it swing, omaggio ai Beatles in chiave progressive swing.
 Il 6 novembre 2015 esce Let it swing, dal quale viene estratto il primo singolo Come together in rotazione su diverse radio nazionali. 
 
"Chicago Stompers"
I "Chicago Stompers" sono la formazione di hot jazz più giovane d'Italia, l'unica band della penisola specializzata nel repertorio delle orchestre statunitensi ed europee operanti tra il 1924 e il 1933 c.a. avente un'età media inferiore ai 30 anni.
Il repertorio, che spazia dai titoli più celebri a quelli meno noti della tradizione, viene eseguito per mezzo di trascrizioni ed arrangiamenti che fedelmente riproducono le orchestrazioni originali. Per meglio riuscire in tale intento, si sono resi necessari: l'uso di non comuni strumenti vintage (tra cui spicca il kit percussionistico) e di altri altrettanto rari ed inusitati (come i sassofoni basso e c-melody, il clarinetto di metallo ed il violino di stroh); lo studio peculiare, tramite un accurato e accorato ascolto dei dischi a 78 giri, dello stile e del fraseggio dei solisti dell'epoca; l'analisi, peraltro di rilievo, di fotografie e filmati delle orchestre di jazz prodotti a cavallo tra gli anni '20 e '30, fondamentale per interiorizzare il dettame artistico di questa musica anche dal punto di vista estetico: le operazioni di recupero filologico si estendono infatti anche alla cura del look, del vestiario e della presentazione di palco (che prevede l'utilizzo di stand musicali ricostruiti sui modelli di quelli delle grandi orchestre del periodo, microfoni a condensatore originali o riprodotti sullo stile dei celebri microfoni a carbone degli anni '20 e tanto altro ancora) e non mancano di dar spazio ad uno spettacolo modellato su ispirate movenze di musicisti e cantanti in intesa ad una buona dose di allegra comicità.
 I "Chicago Stompers", oltre a far figurare la propria presenza nel circuito dei principali jazz club di Milano e dintorni (Doria J.C., Grand Visconti Palace Hotel, Crooner J.C., Università del Melo…), hanno partecipato con successo ad importanti e blasonatissime manifestazioni musicali e non.
 
                   
BISEO / SANJUST QUARTET
Due pilastri del jazz italiano che hanno formato questo quartetto e da oltre 20 anni presentano insieme un repertorio costituito fondamentalmente da brani degli anni 20, '30 e '40, da Gershwin a Cole Porter, suonati con la classe e la grazia che contraddistingue i grandi musicisti.Riccardo Biseo e Gianni Sanjust hanno trovato una originale chiave di lettura dei grandi classici riscuotendo sempre un grande consenso in tutte le esibizioni nei più importanti jazz-club e festival italiani.
 
GIORGIO CUSCITO & SWING VALLEY BAND
L'amatissima orchestra diretta dal polistrumentista e arrangiatore Giorgio Cùscito, la SWING VALLEY BAND.Il repertorio è specifico per il ballo swing e per il lindy-hop, oggi tornato tanto di moda, ed è un'occasione unica per poter ascoltare dal vivo la musica dei vecchi dischi a 78 giri di Duke Ellington, Jimmy Lunceford, Chick Webb, Count Basie, Louis Jordan, Cab Calloway: una vera e propria "Harlem Renaissance"!
 
LINO PATRUNO & HIS BLUE FOUR
Questa formazione, unica nel suo genere, è un omaggio di Lino Patruno alla
musica del violinista Joe Venuti e del chitarrista Eddie Lang che per primi negli
anni '20 inserirono nel jazz il violino e la chitarra e successivamente fecero
parte delle orchestre di Jean Goldkette e di Paul Whiteman a fianco di Bix
Beiderbecke, Frank Trumbauer, Tommy e Jimmy Dorsey, Adrian Rollini.
Lino Patruno incontrò Joe Venuti negli anni '70 e con lui tenne concerti,
partecipò a Festival Internazionali, incise dischi e prese parte ad alcuni show
televisivi di grande successo.
Lino Patruno per il centenario dalla nascita di Joe Venuti nel 2003, sulla scia
dei Blue Four di Joe Venuti, costituì questo gruppo del quale fanno parte il
violinista trapanese Mauro Carpi (l'erede europeo di Joe Venuti), il clarinettista
e sassofonista Andrea Pedroni, il saxbassista Giancarlo Colangelo e il vocalist
inglese Clive Riche.
Con i "Blue Four" Lino Patruno nel 2003 ha rappresentato l'Italia ai Festival
Internazionali del Jazz di Ascona e di Bruneck e da allora ha tenuto moltissimi
concerti e Festival in tutta Italia (tra cui quello della Casa del Jazz di Roma) e
preso parte a diverse trasmissioni televisive mietendo successi di critica e di
pubblico dovunque.
Nel 2005 il gruppo ha preso parte al film "Forever Blues" di Franco Nero
proiettato con successo a New York, Washington e Los Angeles. Lino Patruno
ne ha scritto la colonna sonora e per questo ha ricevuto la Nomination al David
di Donatello, Il Globo d'Oro della Stampa Estera e il Premio Fregene per Fellini.
Nel Maggio del 2011 ha rappresentato l'Italia al Festival Internazionale del
Jazz di New Orleans portando con se il violinista trapanese Mauro Carpi
ottenendo un grandissimo successo.

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Stelline