"CANTO D'AMORE ALLA FOLLIA" DI ANIMALI CELESTI AL TEATRO DELLE SPIAGGE DI FIRENZE
Una prima regionale che segna il ritorno in Toscana, dopo sette anni di assenza, di Alessandro Garzella come attore, autore e regista, con la compagnia Animali Celesti/teatro d'arte civile.
Lo spettacolo - in scena sabato 12 gennaio (ore 21) al Teatro delle Spiagge per la Stagione Revolution on the Beach! - è frutto di un work in progress mirato a trasmettere agli spettatori forme e valori dell'alterità appresi attraverso l'esperienza personale, e un profondo contatto umano e professionale con la follia. Per raccontare che "la vita va inventata, quasi ogni giorno. Fin dove amore lotta e ti rivolta. Tra il circo e il melodramma."
Sabato 12 gennaio ore 21 - Teatro delle Spiagge
Animali Celesti
Canto d'amore alla follia
di Alessandro Garzella
con Alessandro Garzella e Francesca Mainetti
collaborazione alla messa in scena di Giulia Benetti, Chiara Pistoia, Anna Teotti e Antonio Viganò
Un fulminante dialogo – o forse un monologo a due voci – tra due amanti, tra due sogni, tra due corpi differenti nei sessi e nella fisicità: ecco il poema erotico, di lancinante passione, che Alessandro Garzella ha scritto per sé stesso e Francesca Mainetti. Canto d'amore alla follia è la nuova tappa di un percorso plueriennale che la compagnia di teatro d'arte civile Animali Celesti ha dedicato a valorizzare l'espressione del disagio e la marginalità, indagando l'inesausto legame tra teatro e follia.
In scena due figure ossessionate da subbugli visionari, caricature di sofferenza e inconsapevole ilarità. Una coppia paradossale, forse coatta, per l'assurdità delle manie che l'imprigiona. Due figure perseguitate da continui turbamenti e scarti d'umore. A partire dal fastidio e dal piacere erotico e carnale che si danno. Immaginando improbabili rivolte, nella vertigine di un delirio a due. Corpi e parole in bilico tra volgarità e poesia, estasi e ripugnanza. Forse una coppia di fuoriusciti da qualche luogo di cura, o da uno dei tanti zoo nascosti nelle periferie umane di questo mondo. Lui: storpio e invasato, guerriero di battaglie perse, irriverente e solo. Lei: forse badante di mercimoni, vecchia Lolita decaduta nell'accudire disperazioni altrui, oppure dea, vocata alla grazia più pura del donarsi. Entrambi prede di fobie oniriche e perverse, forse perché costretti a esorcizzare lo sciacallaggio del dolore, seguendo le orme di quell'alterità che così tanto spaventa tutti e attrae. Storie evocate con accenni, con crudezza e pudore, per la violenza che contengono. O forse perché i protagonisti di quest'opera, provocatoriamente, mettono in discussione la cosiddetta normalità dei più. Il senso del giusto e dello sbagliato. I significati di saggezza e stupidità, lo stesso principio di realtà e di sogno. E forse saranno proprio queste due strampalate figure, col canto dei loro corpi, con l'ostinato amore del loro sogno, con la saggezza della loro follia, a farci ritrovare il profumo che c'è nell'esistenza di tutti noi. Imparando che la vita va inventata, quasi ogni giorno. Fin dove amore lotta e ti rivolta. Tra il circo e il melodramma.
E' un work in progress che persegue una finalità particolarmente ambiziosa: trasmettere agli spettatori forme e valori dell'alterità, appresi attraverso esperienze personali e un profondo contatto umano e professionale con la follia, sviluppato grazie ad anni di conduzione di laboratori teatrali rivolti a persone che, ospiti di comunità o centri diurni, presentano gravi disturbi psichiatrici. L'opera pertanto vuole esprimere vissuti e paradossi di esistenze particolari ed il progetto cerca di verificare quanto il teatro, praticato in contesti di marginalità e disagio, coinvolgendo professionisti e non attori, possa evocare la diversità, e quella parte sana di follia, che abita in tutti noi.
Biglietti: €12 / € 10
TEATRO DELLE SPIAGGE via del Pesciolino 26/a - 50145 Firenze - Tel 055310230
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Stelline