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IL "TURCO" A LIVORNO
Incontri con l'Islam
nella Toscana del Seicento
Incontri e relazioni con i "turchi", dall'aura comunque terrificante, non erano così infrequenti nella Toscana del Seicento
di Cesare Santus
In libreria dal 31 ottobre
Nella Toscana del Seicento, l'incontro con uomini di fede islamica era un'esperienza molto più comune di quanto si possa pensare. A Livorno, in particolare, i numerosi schiavi «turchi» costretti a vogare sulle galere del granduca erano alloggiati in una struttura apposita: il Bagno. Gli stessi schiavi turchi che lavoravano nel porto all'ombra del monumento che ne celebrava la sconfitta (il Monumento dei quattro mori).
Gli abitanti di questo microcosmo carcerario non erano tuttavia isolati dal mondo, ma intrattenevano relazioni lecite e illecite con l'esterno. Il «turco», pur rimanendo il nemico dall'aura terrificante che dominava di là dal mare, era anche il facchino che portava l'acqua al mattino, il gestore di una bottega di barbiere o lo stregone a cui ricorrere per risolvere i consueti mali d'amore.
"IL "TURCO" A LIVORNO. Incontri con l'Islam nella Toscana del Seicento" di Cesare Santus, edito da Officina Libraria e in libreria il 31 ottobre, rispecchia e racconta proprio queste relazioni che non erano poi così infrequenti e rare nella vita di tutti i giorni.
Il volume fa parte della collana «Storie», diretta da Lucio Biasiori (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Francesco Torchiani (Università di Pavia). La collana intende proporre una selezione di autori di richiamo (Carlo Ginzburg, Luciano Canfora, Chiara Frugoni, Francesco Benigno) e di specialisti, talvolta più giovani, ma già di riconosciuto prestigio internazionale, quali Giuseppe Marcocci (Oxford), Ilaria Pavan (Scuola Normale Superiore di Pisa), Carmine Pinto (Università di Salerno) e Francesca Trivellato (Princeton University).
La varietà tematica della collana – attenta ai rapporti tra le culture del Mediterraneo e non solo, ma anche alla storia e alla storiografia contemporanee – rispecchia una varietà metodologica attenta tanto al recupero di «classici» della storiografia novecentesca quanto agli indirizzi più aggiornati della ricerca storica, dalla microstoria alla storia globale.
Cesare Santus ha conseguito il dottorato in Storia moderna nel 2015 (Scuola Normale Superiore di Pisa – École Pratique des Hautes Études, Parigi) e attualmente insegna all'Università Cattolica di Lovanio. È autore di numerosi saggi sulla presenza degli orientali nell'Italia di età moderna e sulle comunità cristiane dell'Impero ottomano, tra cui Trasgressioni necessarie. Communicatio in sacris, coesistenza e conflitti tra le comunità cristiane orientali (Levante e Impero ottomano, XVII-XVIII secolo) (BEFAR, 2019).
IL "TURCO" A LIVORNO
Incontri con l'Islam nella Toscana del Seicento
di Cesare Santus
212 pp., brossura
12 x 19 cm, 10 fgg. b/n.
19,00 €
isbn: 978-88-3367-061-4
Officina Libraria
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