giovedì 9 gennaio 2020

Ultime settimane per partecipare ai concorsi di architettura di YAC: Ghost Town Refuge e Kiribati Floating Houses



Dalla città fantasma di Craco a un arcipelago di atolli nell'Oceano Pacifico
YAC lancia le sfide di oggi alle archistar del futuro

YAC – young architects competitions -  invita architetti e progettisti a immaginare soluzioni abitative innovative per un borgo abbandonato in Basilicata e per la Repubblica di Kiribati, che rischia di scomparire nei prossimi decenni a causa dell'innalzamento del livello degli oceani.
 
YAC, società che promuove competizioni internazionali di progettazione e architettura e percorsi formativi di eccellenza, puntando sulle idee brillanti dei giovani creativi e sulle più prestigiose firme del panorama mondiale, ha lanciato a fine anno due concorsi su temi innovativi e strettamente attuali: l'ideazione di un sistema diffuso di rifugi contemporanei per ospitare i visitatori fra le rovine del borgo abbandonato di Craco, in Basilicata, e la progettazione di un nuovo modello di abitazione galleggiante, capace di adattarsi ai cambiamenti climatici, per permettere agli abitanti delle isole Kiribati di affrontare l'emergenza dell'innalzamento degli oceani.
 
"Ghost Town Refuge" è il titolo del concorso che invita architetti e progettisti a immaginare fra le rovine di Craco Antica un sistema diffuso di rifugi contemporanei, per riportare vita nel borgo in provincia di Matera abbandonato negli anni Sessanta in seguito a una rovinosa frana. Uno scenario immobile e muto, un assembramento di case aggrappate a uno sperone di roccia, una scultura di abitazioni scoperchiate, volte interrotte e campanili in rovina, talmente affascinante da essere stato scelto nel corso dei decenni come ambientazione cinematografica da diversi registi, da Francesco Rosi per "Cristo si è fermato a Eboli" a Mel Gibson per "La passione di Cristo", fino a Rocco Papaleo per "Basilicata coast to coast". Nonostante l'abbandono, molti turisti visitano Craco ogni anno, attratti dal suo incanto senza tempo: di giorno, Craco è una città fantasma piena di vita; di notte cala il silenzio e si odono echi di vite lontane, qualcosa di intangibile ma presente, di misterioso ma percepibile. YAC lancia ai giovani architetti e progettisti la sfida d'immaginare un sistema diffuso di rifugi, innovativi e rispettosi della sacralità del luogo, capaci di accogliere chi desideri trascorrere più di un giorno a Craco per coglierne l'anima più profonda.
 
Il secondo concorso volge lo sguardo agli antipodi, fino alla Repubblica di  Kiribati, uno Stato insulare dell'Oceania abitato da centomila persone, un paradiso terrestre di straordinaria bellezza che rischia di scomparire per sempre nell'arco di pochi decenni perché l'innalzamento dei mari causato dal riscaldamento globale sta sommergendo a poco a poco il territorio. "Kiribati Floating Houses" è il concorso promosso da YAC e Cantiere delle Marche per disegnare una Kiribati resiliente: strutture galleggianti capaci di adattarsi a condizioni mutevoli, un nuovo modello di abitazione in grado di affrontare a livello globale le sfide del cambiamento climatico e dell'innalzamento degli oceani. Entro il 2100 gran parte del territorio del Paese potrebbe essere sommerso, ma una violenta tempesta metterebbe in pericolo la sopravvivenza di Kiribati ancora prima: affinché la popolazione non sia  costretta in un futuro imminente ad abbandonare le proprie isole, è necessario immaginare in tempi brevi un'alternativa.
 
Entrambi i concorsi si avvalgono di giurie internazionali, composte da firme di punta del panorama contemporaneo. I membri della giuria di "Ghost Town Refuge" sono David Chipperfield, architetto britannico pluripremiato, curatore della 13esima Biennale di Architettura di Venezia, Alberto Veiga, di Santiago de Compostela, docente nelle facoltà di architettura di tutto il mondo, Ian Ritchie, alla guida di uno degli studi di architettura più lungimiranti e influenti della scena contemporanea, João Luís Carrilho da Graça, architetto portoghese e docente al Politecnico di Milano, Vincenzo Latina, professore all'Università di Catania e della Svizzera italiana, Benedetta Tagliabue, fondatrice dello studio  Miralles Tagliabue EMBT con base a Barcellona, Shanghai e Parigi, David Basulto, fondatore di ArchDaily, una piattaforma internazionale con sedi a Santiago del Cile, Pechino, Città del Messico, San Paolo, Bogotà e Lima, Angelo Luigi Marchetti, AD della Marlegno S.r.l. - Prefabricated Wooden Buildings, specializzata nella prefabbricazione di strutture in legno, Giuseppe Lacicerchia, sindaco di Craco dal 1995 al 1999 e dal 2009 al 2019, promotore del Parco Museale Scenografico di Craco, Franco Audrito, fondatore dello Studio65, attivo in Medio Oriente con sedi a Jeddah, Riyadh, Cairo, Bali, Pechino e Abu Dhabi.
 
La giuria di "Kiribati Floating Houses" è formata da Kengo Kuma, attivo su progetti in Giappone, Europa, USA, Cina, Moon Hoon, fondatore dello studio Moon_Bal_sSo, Cristiana Favretto, fondatrice di Studiomobile con Antonio Girardi, Vasco Buonpensiere, cofondatore di Cantiere delle Marche, Teuea Tebau, architetto del Kiribati e collaboratore per la progettazione di prefabbricati resilienti ai cambiamenti climatici, Simon Frommenwiler, fondatore di HHF Architects, Rocco Yim, premiato per le sue opere sia a Hong Kong che all'estero, Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus, Marco Imperadori, docente presso il Politecnico di Milano, Marco Cattaneo, direttore di National Geographic Italia e di National Geographic Traveler, Fabio Alberto Roversi Monaco, rettore dell'Università di Bologna dal 1985 al 2000, presidente di Genus Bononiae e dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, Giuseppe Zampieri, fondatore dello studio David Chipperfield Architects di Milano. Una selezione di progetti verrà esposta all'interno di una mostra monografica che si terrà presso Santa Maria della Vita a Bologna e in occasione di una mostra sull'esplorazione degli oceani a cura di National Geographic presso Palazzo Blu a Pisa.
 
Informazioni e iscrizioni: youngarchitectscompetitions.com.
 
"Nel complesso e articolato sistema della contemporaneità, YAC lancia due concorsi che offrono ai giovani architetti un'opportunità importante, che va oltre la sfida progettuale – spiega il presidente di YAC Alessandro Cecchini -. Vogliamo richiamare l'attenzione sul ruolo attivo della progettazione architettonica nei più differenti contesti: dalle sfide ambientali del cambiamento climatico nel cuore del Pacifico, al riuso della architetture storiche in un contesto privilegiato quale quello europeo. L'architettura deve sempre più – in qualsiasi contesto - affermarsi come disciplina in grado di assecondare le esigenze della società contemporanea, rispondendo alle differenti istanze che concorrono alla progettazione, attraverso manifestazioni sempre diversificate in quanto espressione della creatività del singolo progettista e dello spirito dei luoghi".
 
YAC
YAC - Young Architects Competitions - promuove concorsi di progettazione e percorsi formativi in collaborazione con prestigiose realtà professionali e accademiche. Nata nel 2013 dall'intuizione di tre giovani ingegneri, persuasi che il concorso di idee potesse rappresentare lo strumento privilegiato per vivacizzare il dibattito e la ricerca inerente all'architettura, ha maturato esperienze di lavoro e collaborazione con le principali firme dell'architettura contemporanea, affrontando ed approfondendo numerosi temi di progettazione architettonica. A cinque anni dall'avvio della propria attività, YAC decide di aprire il proprio network di architetti di fama ai giovani progettisti, con l'obiettivo di supportarli nel proprio percorso professionale: nascono quattro corsi di formazione, condotti con partner del prestigio di Ferrari, Technogym ed Agenzia del Demanio. I corsi si tengono presso le prestigiose sedi di YACademy: un edificio storico nel cuore di Bologna, all'ombra delle Due Torri, a fianco di piazza Santo Stefano. 

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Stelline