venerdì 17 aprile 2020

Alina Marazzi parla del film collettivo Instant Corona per Decameron di Triennale Milano - domani 18 aprile, ore 17


Sabato 18 aprile, ore 17.00

Alina Marazzi, regista e membro del Comitato Artistico di Triennale Milano Teatro

Francesco Virga, produttore cinematografico

 

Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – il format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con la regista e membro del Comitato Artistico di Triennale Milano Teatro Alina Marazzi e il produttore cinematografico Francesco Virga, sabato 18 aprile.

 

Nell'ambito di Triennale Decameron, Alina Marazzi dialoga con Francesco Virga su Instant Corona, il film collettivo in via di realizzazione che racconta il particolare momento che stiamo attraversando. Il progetto nasce da un'idea di MIR Cinematografica e coinvolge altre realtà produttive milanesi. La regista e il produttore riflettono sul senso di "fotografare" in particolare la città di Milano oggi, attraverso uno sguardo partecipato, personale e al tempo stesso corale, che si comporrà in una narrazione filmica, e su quello che può essere il valore di produrre memoria storica con immagini del nostro presente per meglio interpretare il futuro che ci attende.

Triennale Decameron è un progetto di Triennale Milano sviluppato a partire dallo spunto del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che narra di un gruppo di giovani che nel 1348 per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera e a turno si raccontano delle novelle per trascorrere il tempo.

Tutte le "novelle" di Triennale Decameron sono trasmesse in diretta sul canale Instagram di Triennale. Tutti i giorni alle 17.00.

  

Alina Marazzi

Alina Marazzi è regista di documentari, film e teatro. La sua formazione cinematografica avviene a Londra negli anni Ottanta. Successivamente alterna la regia di documentari per la televisione, il lavoro di aiuto regista per il cinema, la collaborazione con alcune realtà artistiche (Studio Azzurro, Fabrica) e il coinvolgimento con realtà sociali (laboratori video in carcere). Al centro della sua ricerca sono la soggettività femminile e il lavoro sulle immagini della memoria. Un'ora sola ti vorrei (2002) è il suo primo film documentario d'autore, un ritratto della madre scomparsa prematuramente, fondativo della sua poetica, realizzato interamente con filmati di famiglia; in seguito realizza Per Sempre (2005), un documentario sulla clausura femminile, il lungometraggio di montaggio Vogliamo anche le rose (2007) storie di donne nel decennio della liberazione sessuale, che entrambi proseguono l'indagine del femminile al centro anche del suo film di finzione, Tutto parla di te (2012) con Charlotte Rampling, lungometraggio sul lato oscuro della maternità. Ha realizzato un episodio del film collettivo in Super8 14reels. Nel 2014 realizza la drammaturgia video dell'opera lirica contemporanea Il Sogno di una cosa, con musica di Mauro Montalbetti e regia di Marco Baliani, e il cortometraggio Confini, che accosta filmati d'archivio della Grande Guerra ai versi poetici di Mariangela Gualtieri. Il documentario Anna Piaggi, una visionaria nella moda (2015) è un ritratto dell'iconica giornalista di moda. Nel 2017 cura la regia multimediale della nuova opera lirica di Mauro Montalbetti, con libretto di Alessandro Leogrande, Hayè, le parole la notte, sull'odierno fenomeno dei migranti.

 

Francesco Virga

Francesco Virga ha prodotto numerosi film e documentari cinematografici realizzati da alcuni tra i più interessanti autori italiani, tra cui Un'ora sola ti vorrei e Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi. Nel 2016 Liberami di Federica Di Giacomo ha vinto il Leone quale Miglior Film alla Mostra del Cinema di Venezia/Orizzonti ed è stato candidato agli oscar europei come Miglior Documentario. È membro dell'European Producers Club e dell'European Film Academy.


0 commenti:

Posta un commento

Stelline