QUATTRO NUOVI ITINERARI SULLE TRACCE DI VINCENZO VELA GRAZIE ALLA APP SMARTRAVEL DEL MUSEO VINCENZO VELA:
UN VIAGGIO TRA MILANO, TORINO, IL TICINO E IL PARCO DEL MUSEO DI LIGORNETTO A DUECENTO ANNI DALLA NASCITA DELLO SCULTORE
"La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva"
José Saramago
È ai viaggiatori curiosi, a chi cerca percorsi più personali che permettano di rinnovare e allargare lo sguardo seguendo i molti fili della storia – magari partendo dalla storia artistica e privata di Vincenzo Vela – a cui questi itinerari sono dedicati. Scoprire i segreti di gioventù di Vela, ripercorrerne le tracce tra Italia e Svizzera, sapere qualcosa di più delle sue passioni e del suo amore per i parchi e per i giardini. Ora finalmente è possibile.
Qualche anno fa, il Museo Vincenzo Vela è stato tra i primi in Svizzera a dotarsi di un nuovo strumento di comunicazione, l'applicazione smARTravel. In occasione del Bicentenario della nascita dello scultore la App dedicata al Museo si arricchisce di nuovi percorsi, pensati per raccontare la vita di Vincenzo Vela attraverso i luoghi che lo hanno visto protagonista: Milano, Torino, il Canton Ticino e anche il bellissimo parco del Museo. Quattro itinerari che sono ora disponibili sulla App, scaricabile sia su Apple Store sia sulla piattaforma Android, e che potranno essere percorsi in autonomia da tutti gli appassionati e gli amanti dell'arte, della storia, dell'architettura e dell'architettura del paesaggio. Per costruire una visita esclusiva e su misura sulle tracce di Vela e continuare a festeggiare il suo duecentesimo compleanno in modo speciale.
Grazie a questa rinnovata e arricchita App, che vede integrata anche la sezione dedicata alla collezione permanente del Museo, il pubblico potrà avere sempre con sé una guida letta da lettori professionisti, capace di offrire un contenuto estremamente profilato e scientifico, disponibile in più lingue (italiano, francese, tedesco per l'itinerario del Parco e per l'aggiornamento del percorso museale; italiano e in futuro anche in inglese per gli itinerari extra-muros, ovvero Cantone Ticino, Milano, Torino) e utile per costruire il proprio personale viaggio, tra Italia e Svizzera, sulle tracce dello scultore. Ognuno dei quattro itinerari è inoltre arricchito da consigli di lettura che permettono di immergersi nelle atmosfere dell'epoca e respirare l'aria che anche il nostro scultore conobbe in quegli anni. Inoltre, per i più curiosi, nella App sono indicate anche le vie dedicate al Maestro nei vari territori che lo videro protagonista.
L'applicazione è stata realizzata dalla start-up ticinese Alsaro, che opera a Lugano dal 2014 grazie a una rosa di professionisti della comunicazione, della cultura e della tecnologia digitale. Già vincitrice del Premio Möbius per la cultura digitale nel 2015, Alsaro collabora già con importanti istituzioni culturali, in Svizzera e all'estero. Questa applicazione ambisce a diventare la rete principale per le istituzioni culturali di tutto il mondo, con l'obiettivo di promuovere l'arte e la cultura locali, creando un archivio del sapere, scritto da professionisti e accessibile a tutti gli studiosi, ricercatori e appassionati di arte e cultura a livello internazionale.
Il download dagli store della App smARTravel è gratuito: gli utenti possono accedere alle informazioni generali dei musei, delle mostre, degli itinerari gratuitamente. Il download di ogni singola audioguida in tutte le lingue disponibili all'interno della App è invece disponibile al costo di 2.- CHF.
Informazioni:
APP: smARTravel - scaricabile gratuitamente sia su Apple Store sia sulla piattaforma Android con accesso a tutte le informazioni generali dei musei, delle mostre, degli itinerari. Il download delle singole audioguide all'interno della App è disponibile al costo di 2.- CHF cad, comprensiva di tutte le lingue disponibili.
Gli itinerari
I luoghi di Vincenzo Vela a Milano
La prima guida segue gli anni di formazione dello scultore. Nato a Ligornetto il 3 maggio 1820 da una famiglia di umili origini, giovanissimo avviato al mestiere di scalpellino nelle cave di Besazio, Vincenzo mostra un precoce talento. Grazie al fratello maggiore Lorenzo, scultore d'ornato, si trasferisce a Milano (1834-53) dove lavora alla Fabbrica del Duomo e si forma all'Accademia di Brera. Si potranno conoscere alcune delle sue opere e visitare i luoghi dove ha lavorato, dalle guglie del Duomo sino al Cimitero Monumentale.
I luoghi di Vincenzo Vela a Torino
Gli ideali politici e sociali del Risorgimento inducono Vela nel 1853 a trasferirsi a Torino, dove viene accolto dagli ambienti liberali. È in questa sua patria d'adozione che Vela diventa scultore di corte di Casa Savoia e Professore di Scultura presso l'Accademia Albertina. L'artista soggiornerà nella città torinese dal 1867, lavorando intensamente alla realizzazione di opere, molte delle quali saranno dedicate agli eroi del Risorgimento che questa sezione della App a presentare e raccontare.
I luoghi di Vincenzo Vela nel Canton Ticino
Rientrato definitivamente a Ligornetto nel 1867, il «Cavour dell'arte» o il «Fidia di Ligornetto» continua a lavorare alacremente. Nell'amato Ticino lascia, oltre alla sua casa-atelier, una cinquantina di opere. L'itinerario dedicato alla regione ticinese ne propone una selezione, toccando città come Mendrisio, Lugano, Locarno, Bellinzona, Olivone, Gentilino, Grancia, Airolo ed invitando alla scoperta di questo straordinario territorio proprio a partire dal Museo di Ligornetto.
Il Parco del Museo Vincenzo Vela
Quando dà vita alla sua Casa Museo, l'intento di Vela è quello di creare «une bonne retraite» dove rifugiarsi per ritrovare pace e ispirazione dopo le immersioni nella frenetica vita cittadina. Intorno alla casa, sorgerà il parco che ancor oggi conquista non solo gli appassionati d'arte, ma anche gli amanti del verde e dell'architettura del paesaggio. Un contesto perfetto capace di racchiudere le due anime dello scultore: quella pubblica – rappresentata dal giardino formale, nobile e strutturato – e quella privata e familiare – racchiusa nello spazio sul retro, nascosto allo sguardo dei più e articolato in modo meno rigido e più naturale, proprio come era Vela nella sua dimensione più intima e quotidiana.
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Stelline