"La geografia c'entra sempre perché, in fondo, tutto accade da qualche parte" (Angelo Turco)
L'idea di base che lega i saggi raccolti in "GEOGRAFIA E FICTION. Opera, film, canzone, fumetto" di Marcello Tanca (prefazione di Angelo Turco) è che la fiction rappresenti una simulazione di territorialità in cui non si tratta tanto di imitare l'esistente quanto di formulare ipotesi sui possibili, ossia su ciò che non è ma che potrebbe essere. In quanto experimentum mundi, la fiction può dunque essere letta attraverso l'apparato metodologico di quella teoria geografica della complessità che ha nei concetti di territorio, territorialità e territorializzazione i suoi elementi fondanti e in autori come Claude Raffestin, Angelo Turco, Giuseppe Dematteis e Alberto Magnaghi i suoi principali interpreti.
Dopo i primi due capitoli, in cui si definisce l'impianto teorico-metodologico del lavoro, i successivi sono dedicati di volta in volta a un particolare caso di studio: l'opera con Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart, il cinema di Wes Anderson, le canzoni di Paolo Conte e i graphic novel di Gipi - tutte simulazioni di territorialità in cui le qualità geografiche giocano un ruolo di primo piano, fissando le condizioni di possibilità della narrazione.
L'inserimento nel volume di codici QR permette al lettore di accedere a contenuti iconografici, audio e video reperibili liberamente in rete e utili per arricchire la fruizione del testo.
A questo link la presentazione recentemente trasmessa su BookCityMilano: https://www.youtube.com/watch?v=ucB2YjVKa9E&feature=youtu.be
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Stelline