venerdì 18 dicembre 2020

Abbadia San Salvatore prepara il suo Natale di fuoco


L'emergenza sanitaria non ferma il fuoco sacro delle "Fiaccole": nella città del Monte Amiata (Siena), sebbene in una forma particolare, si rinnova una delle più antiche feste italiane

Abbadia San Salvatore prepara il suo Natale di fuoco:

la Città delle Fiaccole non rinuncia alla tradizione più bella

Il prossimo 24 dicembre nella piazza del Municipio insolitamente deserta, sarà accesa un'unica grande Fiaccola: un simbolico messaggio di speranza, di pace e di unità

 

Non c'è riuscita la guerra, non ce la farà neppure l'emergenza sanitaria: il fuoco delle "Fiaccole" di Abbadia San Salvatore (Monte Amiata - Siena) non si spenge. Il prossimo 24 dicembre 2020, sebbene in una forma particolare, molto diversa dalla consuetudine, sarà rinnovato l'appuntamento con una delle più antiche feste italiane dedicate al Natale.

 

Quella delle "Fiaccole" è una tradizione millenaria che gli abitanti di Abbadia San Salvatore si tramandano di generazione in generazione. Le "Fiaccole" sono tipiche cataste di legna a forma piramidale alte fino a sette metri che, costruite in ogni piazzetta del piccolo borgo medioevale, si levano al cielo in attesa della vigilia, quando vengono incendiate. Una lavorazione impegnativa che coinvolge tutta la comunità: per settimane i "fiaccolai" intrecciano tronchi seguendo particolari tecniche segrete.  Giorni di lavoro che culminano nella sera del 24 dicembre quando, finalmente, le "Fiaccole" si accendono seguendo una cerimonia ben precisa: dopo la "Benedizione del Fuoco" che segna l'inizio della festa, i Capi Fiaccola, con le loro torce divampanti, portano il fuoco che accenderà le altre decine di Fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto della cittadina del Monte Amiata per uno spettacolo di luce, carico di suggestione.

Sono "figli del fuoco" gli abitanti dell'Amiata, una montagna vulcanica che nelle sue viscere nascondeva lava incandescente, una terra che da sempre offre cibo e benessere per la collettività. Si estraeva cinabro da cui si ricavava mercurio nella grande miniera che oggi è diventata Museo. Una storia complessa che vede legati indissolubilmente uomo e natura, in un dialogo talvolta difficile ma sempre pieno d'amore. E' infatti quella montagna amata, sentita come madre e come presenza sacra, che i badenghi onorano anche attraverso la tradizione delle Fiaccole.

 

Ovviamente, il 24 dicembre 2020 non sarà come tutte le altre notti di vigilia: le misure atte a contenere il contagio impediscono di vivere questo appuntamento nelle sue forme tradizionali, ma Abbadia San Salvatore, Città delle Fiaccole, non si dà per vinta e non rinuncia alla sua festa per eccellenza.

 

Da alcuni giorni i fiaccolai del paese sono a lavoro per costruire – in maniera collettiva-  l'unica grande Fiaccola con cui Abbadia illuminerà il Natale 2020. Il prossimo 24 dicembre, ad accenderla in una piazza Grande straordinariamente deserta, saranno il sindaco Fabrizio Tondi, il vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza Stefano Manetti e tutti i capi fiaccola del paese, testimoni e rappresentanti dell'intera popolazione badenga.

 

Sarà la luce di questa unica "Fiaccola" a squarciare il buio della piazza per celebrare un Natale unico che vede levarsi dal piccolo borgo dell'Amiata una preghiera universale in cui si sposano laicità e spiritualità e in cui si affida alla forza purificatrice del fuoco un simbolico messaggio di speranza, di pace e di unità.

 

Per maggiori informazioni: tel 0577770361; sito: www.cittadellefiaccole.it; email: info@cittadellefiaccole.it;  Facebook: abbadia città delle fiaccole

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Stelline