martedì 25 maggio 2021

LA CAMPAGNA BLOOD ARTISTS ARRIVA IN EMILIA-ROMAGNA


 

"BLOOARTISTS" ARRIVA IN EMILIA-ROMAGNA,

PER SENSIBILIZZARE ATTRAVERSO LA STREET ART SULLE MALATTIE EREDITARIE DEL SANGUE E SULLA DONAZIONE

 

·       A Modena la street art racconta la storia dei pazienti con anemia falciforme e talassemia, patologie ereditarie del sangue poco conosciute ma con un grande impatto emotivo, sociale e fisico per chi ne è affetto

  • Il 30% delle persone con anemia falciforme soffre di depressione e/o è a rischio di isolamento a causa dei sintomi più rilevanti della patologia, come le crisi vaso-occlusive, che non permettono di svolgere le proprie attività quotidiane, professionali o di studio1.

Un viaggio lungo 19 anni alla scoperta di una malattia ereditaria poco conosciuta e difficile da diagnosticare, la forza infinita della vita e il dono di chi dà speranza come i donatori di sangue e l'unione di gruppo quale elemento di coraggio per affrontare le complicanze comuni della malattia. Sono queste le storie dei pazienti diventate protagoniste dei murales della seconda tappa di Blood Artists a Modena. Le opere di arte urbana sono state firmate dagli artisti Etsom, Kiv e Tackle Zero selezionati insieme a STRADEDARTS Urban Gallery.

La campagna Blood Artists è promossa da Novartis in collaborazione con AVIS, Fondazione 'Leonardo Giambrone', UNIAMO e UNITED onlus ha l'obiettivo di sensibilizzare sull'anemia falciforme e sulla talassemia, e sull'importanza delle donazioni di sangue, un gesto semplice ma che ancora oggi rappresenta una terapia salvavita per questi pazienti insieme alle terapie.

L'anemia falciforme e la talassemia sono patologie genetiche ereditarie del sangue che hanno un enorme impatto fisico, emotivo e sociale sulla vita di chi ne è affetto. Il 30% delle persone con anemia falciforme soffre di depressione e/o è a rischio di isolamento a causa dei sintomi più rilevanti della patologia, come le crisi vaso-occlusive1.
Da un progetto di medicina narrativa di Fondazione ISTUD, promosso da Novartis, emerge che nei periodi in cui si manifestano i sintomi, le persone con anemia falciforme fanno fatica a concentrarsi e a svolgere le proprie attività di studio o professionali. Mediamente si assentano 39 giorni dal proprio posto di lavoro o da scuola. Anche le altre attività di vita quotidiana, come per esempio fare la spesa sono spesso compromesse dalla malattia. A questo si aggiunge che più del 50% delle persone con anemia falciforme effettua trasfusioni almeno una volta al mese. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, dalle narrazioni si evince anche la grande voglia di farcela di queste persone con le cure e la giusta assistenza.

In Italia, una survey della rete nazionale ha evidenziato come i pazienti con anemia falciforme con un quadro clinico grave siano 2.500-2.800, ma gli esperti pensano che il sommerso sia molto di più. In Emilia-Romagna negli ultimi 30 anni il numero di casi di emoglobinopatie è aumentato esponenzialmente, in particolare i pazienti con anemia falciforme: solo in questa regione sono circa 500, seguiti da 10 centri provinciali.

Le opere e gli artisti

I murales realizzati sulle facciate della Palestra Comunale (via Valli) e della palestra del CUS (via Campi) di Modena con l'obiettivo di attirare l'attenzione, soprattutto dei giovani, su queste tematiche sono opera degli artisti Alessandro Conti (in arte Etsom), Davide Nicoli (Tackle Zero) e Andrea Marrapodi (Kiv) e saranno visibili anche sul canale Instagram (@blood.artists).

Sulla facciata della palestra CUS l'artista bergamasco Alessandro Conti, noto con il nome d'arte Etsom, ha rielaborato con un realismo quasi fotografico la storia di otto giovani donne, affette da anemia falciforme, curate dal Policlinico di Modena. Attraverso un gruppo whatsapp hanno avuto l'opportunità di conoscersi e condividere la propria storia e le proprie emozioni su come affrontare le crisi dolorose, causate dalla malattia. L'opera rappresenta un abbraccio tra due donne, simbolo del sostegno, di squadra e anche di vicinanza tra Italia e Centrafrica, luoghi in cui questa patologia è maggiormente diffusa. Le magliette sportive, indossate dalle protagoniste, sono invece un ringraziamento all'Università di Modena per aver ospitato l'opera.

Il palazzo della palestra comunale di Modena ospita invece le opere di Davide Nicoli (Tackle Zero) e Andrea Marrapodi (KIV). Tackle Zero, artista di Reggio Emilia, attraverso simboli e colori vivaci ha disegnato la storia di Dieye, 34enne senegalese che attualmente vive a Ravenna, e che solo dopo 19 anni ha ricevuto la diagnosi di anemia falciforme, una malattia ereditaria del sangue che gli causava problemi cardiaci, respiratori e violente crisi dolorose in tutto il corpo. Nell'opera, l'artista riproduce con estremo realismo lo sguardo del ragazzo, circondato da tutti gli elementi che hanno caratterizzato il suo percorso di scoperta e di gestione della malattia: l'ereditarietà espressa dalla doppia elica del DNA, l'ospedale e i medici simbolo di una presa in cura e di una ritrovata normalità grazie alle terapie.

Infine, la terza opera nasce dall'incontro tra KIV, artista romano, e Sabrina, una donna di 49 anni talassemica di Ferrara. Il disegno esprime il concetto della forza infinita della vita e del dono della speranza attraverso la donazione di sangue. Con uno stile futurista l'artista rappresenta un fiume da cui nasce un fiore di loto, simbolo della vita e della sua forza, sorretto da due mani, un chiaro rimando al sostegno della famiglia, degli amici e del marito della protagonista. Dal fiore cade una goccia di sangue, un segno di gratitudine a tutti i donatori di sangue che negli anni hanno permesso a Sabrina, ed ai tanti pazienti affetti da talassemie, di ricevere le trasfusioni con regolarità e di condurre così una vita serena.

L'appello delle associazioni pazienti

In Italia, secondo le stime del Centro Nazionale Sangue, nel 2019 il numero di donatori di sangue è rimasto invariato (oltre di 1,6 milioni), mentre è aumentata la richiesta di trasfusioni: sono state circa 3 milioni, 1 ogni 10 secondi. "Il progetto accende un faro 'non convenzionale' sui bisogni di chi soffre di anemia falciforme e talassemia patologie sulle quali è importante aumentare l'attenzione, soprattutto dei giovani, affinché possano diventare donatori di sangue ed aiutare a soddisfare i bisogni di questi pazienti anche attraverso un gesto di solidarietà" spiega Tommasina Iorno volontaria della Fondazione Italiana "Leonardo Giambrone" in un messaggio condiviso da tutte le associazioni che sostengono il progetto.

La campagna "BloodArtists" gode anche del patrocinio della SITE (Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie), Fondazione For Anemia, del Comune di Modena e delle associazioni locali: Associazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica (ASEOP) di Modena, Associazione per la Lotta alla Talassemia Rino Vullo (ALT) di Ferrara e Associazione Onlus Emofilici e Talassemici "Vincenzo Russo Serdoz" di Ravenna.

 

Novartis

Novartis sta interpretando in modo nuovo la medicina allo scopo di migliorare e prolungare la vita delle persone. Come azienda tra i leader a livello globale nel settore farmaceutico, utilizziamo tecnologie scientifiche e digitali innovative per creare terapie trasformative in aree che presentano importanti bisogni medici. Impegnati a scoprire nuovi farmaci, siamo stabilmente tra le prime aziende al mondo negli investimenti in ricerca e sviluppo. I prodotti Novartis raggiungono quasi 800 milioni di persone su scala globale e lavoriamo per individuare modi innovativi per espandere l'accesso ai nostri trattamenti più recenti. A livello mondiale, circa 109.000 persone di 145 diverse nazionalità lavorano in Novartis. Ulteriori informazioni su www.novartis.it e www.novartis.com Novartis Italia è anche su Twitter @NovartisItalia

 

 

 

1 https://www.notaloneinsicklecell.com/it/Impact-of-Pain-Crises/

 


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Stelline