UNA PIAZZA A MILANO PER TINA MODOTTI
Porta il nome dell'artista fotografa e attivista italiana Tina Modotti la piazza in zona Rogoredo (accesso da via Pizzolpasso, angolo via Russolo) che proprio questa mattina alle ore 10:30 con una celebrazione ufficiale del Comune di Milano ha visto finalmente concluso nel migliore dei modi l'iter di approvazione cominciato più di un anno fa.
La richiesta al Comune di Milano di intitolare una piazza milanese a una delle più grandi interpreti femminili dell'avanguardia artistica del secolo scorso è partita da associazioni di categoria come La Casa delle Donne e soprattutto dalla proposta della esperta d'arte e fotografia Biba Giacchetti, curatrice della retrospettiva attualmente in corso al Mudec proprio sull'artista: "Tina Modotti. Donne, Messico e Libertà".
L'intitolazione a Tina Modotti prosegue il percorso dell'Amministrazione comunale nella valorizzazione del contributo delle donne alla storia artistica, politica e sociale, e segue di pochi giorni l'inaugurazione del primo monumento pubblico dedicato a una donna, Cristina di Belgiojoso.
"Con l'Assessore alla Cultura del Comune di Milano, che ringrazio, abbiamo condiviso la necessità di intitolare luoghi pubblici a figure femminili di rilievo. – commenta Biba Giacchetti" - E non potevamo non pensare a Tina Modotti. La sua fotografia, legata indissolubilmente al suo impegno per i diritti civili, la grande importanza di questa donna come esempio di libertà e coerenza e il suo fascino come artista italiana fanno di Tina Modotti una figura eccezionale."
Tina Modotti rimane il simbolo di una donna emancipata e moderna, la cui arte è indissolubilmente legata all'impegno sociale.
La sua storia personale e i suoi scatti sono al centro della mostra fotografica visitabile in queste settimane al Museo delle Culture di via Tortona fino al 7 novembre.
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, la retrospettiva è in collaborazione con SUDEST57 e il Comitato Tina Modotti di Udine e racconta attraverso un centinaio di fotografie, stampe originali, lettere, documenti e video lo spirito libero di Tina Modotti, che attraversò miseria e fama, arte e impegno politico e sociale, arresti e persecuzioni, ma che suscitò anche un'ammirazione sconfinata per il pieno e costante rispetto di sé stessa, del suo pensiero, e della sua libertà.
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Stelline