Fondazione Circolo dei lettori 
Torino, 2 - 5 dicembre 2021 | 4. edizione
Festival del Classico LIBERTÀ E SCHIAVITÙ
Torino, 2 - 5 dicembre 2021 | 4. edizione
Festival del Classico LIBERTÀ E SCHIAVITÙ
Quarta   edizione del Festival del Classico: memoria e testi antichi per   riflettere sul valore della libertà e l'ingiustizia della schiavitù nel   mondo di oggi.
Un   festival per guardare al presente alla luce del passato comune,   riannodare i fili e rendere vivi e attuali i testi antichi. Il Festival del Classico, progetto della Fondazione Circolo dei lettori, torna dal 2 al 5 dicembre 2021 in presenza a Torino, dopo l'edizione interamente digitale "Classico Reloaded" del 2020. Presieduto da Luciano Canfora e curato da Ugo Cardinale la 4. edizione della rassegna apre quest'anno uno spazio di riflessione intorno alla dicotomia libertà/schiavitù. Oltre 40 appuntamenti – in presenza e online – tralezioni magistrali, letture, dialoghi, dispute dialettiche, seminari alimentati   dalle parole della letteratura e della filosofia, per un festival   capace di guardare alla complessità del reale nello spettro di quei   classici che hanno ancora tanto da raccontarci.
IL TEMA: LIBERTÀ E SCHIAVITÙ
I classici hanno un futuro: questa la scommessa della rassegna, che vuole rilanciare la ricerca di buoni modelli nel dibattito per la gestione della "polis" e della "res publica" attraverso il confronto critico con il pensiero antico. La scelta del tema conduttore è infatti più attuale che mai, perché il dibattito su libertà e schiavitù riguarda anche il nostro presente. «L'uomo è nato libero, ma ovunque è in catene»: queste prime righe de Il contratto sociale di J.J. Rousseau pongono efficacemente l'accento sull'antinomia che accompagna da lungo tempo la storia dell'umanità: l'apparentemente ineludibile correlazione tra libertà e schiavitù nel consesso sociale. La schiavitù nel mondo occidentale è sempre esistita? Rara tra i popoli nomadi, è documentata nelle civiltà antiche dal Medio Oriente all'India alla Cina. Cosa si intende per eleutheria? Si può parlare di modo di produzione schiavistico e quando sarebbe nato? Qual è il risultato della globalizzazione in termini di libertà e schiavitù? Frutto del neoliberismo, la trasformazione economica ha evidenziato le disuguaglianze, accentuando logiche di dominio e di sottomissione. Questi quesiti saranno il punto di partenza degli incontri in programma a dicembre.
I classici hanno un futuro: questa la scommessa della rassegna, che vuole rilanciare la ricerca di buoni modelli nel dibattito per la gestione della "polis" e della "res publica" attraverso il confronto critico con il pensiero antico. La scelta del tema conduttore è infatti più attuale che mai, perché il dibattito su libertà e schiavitù riguarda anche il nostro presente. «L'uomo è nato libero, ma ovunque è in catene»: queste prime righe de Il contratto sociale di J.J. Rousseau pongono efficacemente l'accento sull'antinomia che accompagna da lungo tempo la storia dell'umanità: l'apparentemente ineludibile correlazione tra libertà e schiavitù nel consesso sociale. La schiavitù nel mondo occidentale è sempre esistita? Rara tra i popoli nomadi, è documentata nelle civiltà antiche dal Medio Oriente all'India alla Cina. Cosa si intende per eleutheria? Si può parlare di modo di produzione schiavistico e quando sarebbe nato? Qual è il risultato della globalizzazione in termini di libertà e schiavitù? Frutto del neoliberismo, la trasformazione economica ha evidenziato le disuguaglianze, accentuando logiche di dominio e di sottomissione. Questi quesiti saranno il punto di partenza degli incontri in programma a dicembre.
L'INAUGURAZIONE
LIBERTÀ E SCHIAVITÙ | DAL MIRACOLO GRECO AL MONDO GLOBALIZZATO 
CON LUCIANO CANFORA ED EVA CANTARELLA
CON LUCIANO CANFORA ED EVA CANTARELLA
Ad aprire la rassegna, giovedì 2 dicembre ore 18.30 al Circolo dei lettori il dialogo Libertà e schiavitù. Dall'antichità al mondo globalizzato con Luciano Canfora, filologo e storico, presidente del Festival del Classico, e la storica e giurista Eva Cantarella.   Se la schiavitù, o meglio la dipendenza personale giuridicamente   sancita, costituì il soggetto passivo della polis e più in generale   della struttura sociale del mondo ellenistico-romano, ciò non toglie che   essa fu fenomeno ampiamente diversificato, tutt'altro che unitario: al   punto che, non a torto, alcuni eruditi di epoca imperiale (da Polluce ad   Ateneo) ne compilarono una mappa dalla quale risulta che i confini tra   schiavitù e libertà non furono, in quei secoli, così netti.
FESTIVAL DEL CLASSICO: ESERCIZI PREPARATORI
MADELINE MILLER | LA FORZA DEI MITI
A partire dai libri Circe (Marsilio), La canzone di Achille (Marsilio) e Galatea (Sonzogno), giovedì 25 novembre ore 19 online su festivaldelclassico.it una riflessione sulla sopravvivenza dei miti.   Perché la mitologia è come una grande scatola magica che offre amori,   guerre, mostri, figli, genitori, lutti, dolori, malattie, emozioni:   tutto, cioè, il caleidoscopico vissuto umano, senza limiti di tempi,   spazi ed esperienze. Rileggerli (e riscriverli) vuol dire trovare nuove   sfumature di senso, e quindi strappare nuove risposte per quelle domande   che non smetteremo mai di farci. 
GRUPPO DI LETTURA ONLINE CON MATTEO STEFANI
Per prepararsi al Festival del Classico lo speciale gruppo di lettura online Libertà del corpo, libertà dell'animo: Aristotele e Seneca sulla schiavitù condotto da Matteo Stefani, i giovedì 11-18-25/11 e mercoledì 1 dicembre ore 18.   Quali erano gli atteggiamenti di Greci e Romani nei confronti degli   schiavi? Benché la legittimità dell'istituto della schiavitù non venga   mai messa in dubbio, nella letteratura classica l'idea dello schiavo   come essere inferiore, per natura e per legge sottomesso all'uomo   libero, coesiste con la percezione di una comune umanità che unisce   schiavi e liberi e ne annulla la differenza dal punto di vista morale.   La contraddizione tra queste due posizioni evidenzia la polifonia delle   voci antiche che ancora oggi ci parlano dei grandi temi della libertà e   della schiavitù, spingendoci a riflettere sulla qualità dei rapporti che   ci legano agli altri. Esploriamo il tema a partire da un'antologia di   testi di Aristotele (IV sec. a.C.) e Seneca (I sec. d.C.). (4 incontri € 20, il gruppo di lettura si può acquistare online su shop.circololettori.it oppure al Circolo dei lettori). 
NUOVE GENERAZIONI
Uno spazio speciale è riservato alle nuove generazioni e alle scuole, con incontri dedicati e con l'ormai tradizionale appuntamento con il Torneo di disputa classica sfida   dialettica tra studenti e studentesse dei licei classici del Piemonte,   competizione oratoria, aperta al pubblico, strutturata in termini   sportivi per esercitarsi al controllo ritualizzato del dissenso.   Obiettivo di ciascun team è convincere i giudici della bontà delle   proprie ragioni su temi del mondo antico suscettibili di ricadute   culturali nel mondo moderno, cercando ciascuno di fare trionfare la   propria verità. Il Torneo di disputa classica è un progetto a cura di Elisabetta Berardi, Marcella Guglielmo, Massimo Manca e Università degli Studi di Torino, in collaborazione con Accademia delle Scienze, Dibattito e Cittadinanza – Rete del Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte. 
PROGRAMMA DELLE DISPUTE 
TORNEO DI DISPUTA CLASSICA #1 
LIBERTÀ VS LICEITÀ | LEZIONE CONCLUSIVA DI ENRICO GALIANO
Giovedì 2 dicembre ore 16 al Circolo dei lettori si svolge la prima Disputa Classica. Libertà!   Vogliamo la nostra libertà! Ma siamo sicuri che tutti proprio tutti   sappiano che cosa sia? Magari qualcuno la confonde con altri termini,   più adatti a descrivere ciò che vuole dire. Oggi proviamo a capire che   significa libertà, e anche liceità, parola simile pure per suono, ma che   significa una cosa molto diversa.
TORNEO DI DISPUTA CLASSICA #2 
SCHOLÈ. SUPREMO MOMENTO DI LIBERTÀ | LEZIONE INTRODUTTIVA DI MATTEO NUCCI 
Il secondo tempo si disputa venerdì 3 dicembre ore 15 al Circolo dei lettori.   La scholè degli antichi è il tempo libero dalle necessità materiali,   decisivo per realizzarsi come persone. È ancora questo il significato di   scuola, luogo fisico che frequentiamo da ragazzi e luogo immateriale   costruito da adulti. A patto che, in assoluta libertà, rappresenti   davvero il momento in cui liberare il nostro senso critico.
TORNEO DI DISPUTA CLASSICA #3
LA GUERRA DI ELENA | LEZIONE INTRODUTTIVA DI VIOLA ARDONE
La finale di sabato 4 dicembre ore 10.30 in Sala dei Mappamondi, Accademia delle Scienze narra   la guerra di Troia che è sempre stata, nella letteratura e nel sapere   condiviso, una guerra di uomini, con eroi, dei e schiavi protagonisti   assoluti di gesta e racconti. Le donne sono cose, non persone: oggetti   senza libertà posseduti da altri. Proviamo a cambiare prospettiva, per   illuminare gli eventi da angoli diversi, a partire da Elena, proprio da   colei che, pur incolpevole, innesca la guerra più famosa di tutti i   tempi ha dato il nome. Un progetto a cura di Elisabetta Berardi,   Marcella Guglielmo, Massimo Manca, Università degli Studi di Torino. In   collaborazione con Accademia delle Scienze, Dibattito e Cittadinanza –   Rete del Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte. 
PROGRAMMA PER LE SCUOLE
#FAHRENHEIT 
LIBERARE I CLASSICI. QUALE CLASSICO SALVERESTI DAL ROGO? 
Produzione   di Il Mulino di Amleto. Ai ragazzi si domanda quale classico salvare   dal rogo. ‹‹Affrontare i classici come fossero testi contemporanei e i   testi contemporanei come fossero testi classici››. Su questo duplice   percorso si muove la compagnia Il Mulino di Amleto, considerata tra le   più significative della nuova generazione teatrale, nata nel 2009 da un   gruppo di giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di   Torino e diretta da Marco Lorenzi e Barbara Mazzi.
FILOSOFARE PER LIBERARSI DAI PREGIUDIZI. LEZIONE DI MAURO BONAZZI
A partire dal libro Dubito ergo sum (Solferino) la lezione di Mauro Bonazzi. Mauro   Bonazzi accompagna a riscoprire alcuni grandi pensatori del passato   remoto e prossimo – da Aristotele a Kant, da Epicuro a Machiavelli, da   Voltaire a Wittgenstein, da Benjamin a de Beauvoir – per ricostruirne il   contributo alla storia delle idee, trovarvi un aiuto nell'interpretare   la realtà di oggi e forse in fondo capire meglio noi stessi. Dubitare   per aprirci alla bellezza della complessità e conoscerci meglio: un   percorso affascinante tra teorie e protagonisti, vita e opere dei grandi   pensatori, per imparare a vivere con filosofia, attraverso una   divulgazione rigorosa ma dal piglio narrativo e coinvolgente.
Programma completo dal 18 novembre su festivaldelclassico.it
Presieduto da Luciano Canfora e curato da Ugo Cardinale, il Festival del Classico è un progetto di Fondazione Circolo dei lettori realizzato con il sostegno di Regione Piemonte e Fondazione CRT.
 
 
 
 










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Stelline