mercoledì 31 gennaio 2024

Arriva in libreria il catalogo Anthurium, parla mio fiore di Tiziana Cera Rosco

Uscita catalogo

ANTHURIUM

PARLA MIO FIORE

TIZIANA CERA ROSCO


È con gioia che annuncio l'uscita del volume Anthurium, parla mio fiore, per me la testimonianza di un'esperienza importante, quella avvenuta a Palermo: una residenza d'arte abitativa dell'Orto Botanico, unica nel suo genere, e una mostra in doppia sede nella città, una scientifica e una religiosa.

Il volume, pubblicato da Campisano Editore in italiano e in inglese, porta con sé non solo la testimonianza del SiMuA che lo ha prodotto (Michelangelo Gruttadauria, Rosario Schicchi, Paolo Inglese), delle due curatrici che hanno seguito rispettivamente la residenza e la mostra (Cristina Costanzo e Maria Chiara Di Trapani), ma anche di filosofi e poeti ( Lorenzo Ciuchi e Laura Liberale) per capire il linguaggio sotteso al percorso, e curatori che si occupano dei dialoghi tra luogo e artista (Lori Adragna e Luca Molinari).

È un volume importante (24x28 cm), in italiano e in inglese, con più di 370 pagine e 560 illustrazioni a colori in cui trovate anche il catalogo delle opere prodotte.

Oltre le mie autodocumentazioni (trovate il QR Code del video che vi mostra la mia esperienza quotidiana nel giardino botanico e che spiega anche la poetica della residenza), ci sono le foto delle persone che hanno seguito il lavoro: Margherita Bianca, Riccardo Bianchi e Jole Carollo.

Ringrazio l'editore per aver dato spazio a questa impresa che senza il SiMua e l'Orto Botanico dell'Università di Palermo, non sarebbe stata possibile.

Tiziana Cera Rosco



IL CATALOGO

 

Frutto di un incontro unico e straordinario tra l'Orto Botanico dell'Università di Palermo e Tiziana Cera Rosco, il volume bilingue Anthurium, parla mio fiore, con oltre 560 illustrazioni a colori, restituisce il dialogo continuo tra luogo e artista in questa residenza pionieristica voluta dal SiMua (Sistema Museale di Ateneo) e svoltasi dal 21 dicembre 2021 al 21 dicembre 2022 per indagare il tema dell'abitare e del rapporto ecologico nella relazione con l'ambiente.

Sempre attenta al dialogo uomo, natura e linguaggio, Tiziana Cera Rosco per un anno ha vissuto e lavorato nell'Orto Botanico, scegliendo alghe e melograno come materiale dominante del lavoro, indossando un abito come divisa, trasformando una rimessa degli attrezzi in un vero e proprio habitat, studio, casetta e chiesetta rurale, in una concentrazione di vita e lavoro che rispecchia esattamente il modus vivendi e operandidell'artista per la quale "Il linguaggio è la casa dell'essere e nella sua dimora abita l'uomo", come scriveva Heidegger.

Tra grandi lenzuola installative di sindoni vegetali e vulve di melograno, tecniche di battitura ed essiccamento, incursioni di scultura, alghe, cortecce di alberi spinati, performance, erbari e libri d'artista, sono oltre 80 i lavori presenti in questo catalogo, forti di echi filosofici, mitologici e spirituali, che rappresentano, con l'acquisizione da parte del SiMua di Erbario Notturno - il primo degli erbari chiamati Anthurium di Tiziana Cera Rosco e composto di 490 monotipi fotoimpressi – il coronamento di un incontro con l'Orto Botanico e di un lungo lavoro autobiografico.

Nasce così Anthurium, parla mio fiore, la mostra che espone, in due sedi nella città di Palermo, una scientifica e una religiosa, che mette in luce la ricerca corposa e complessa dell'artista, il forte impatto estetico ed emotivo delle installazioni sia durante la residenza che nell'esibizione finale.

Sempre in dialogo con architettura, filosofia e poesia, i testi in catalogo attestano dell'esigenza di una continua ricerca di Tiziana Cera Rosco verso un linguaggio in movimento tra i diversi piani dell'espressione, ricerca che ha trovato nell'Orto Botanico dell'Università di Palermo il Genius Loci per questa relazione vitale.


L'ARTISTA

 

Tiziana Cera Rosco è un'artista e poetessa italiana di origini abruzzesi ed è la prima artista cui l'Orto Botanico dell'Università di Palermo ha offerto una residenza unica e pionieristica, lunga un anno e approdata ad una mostra monumentale.

Cresciuta tra il Parco Nazionale d'Abruzzo e le Sacre Scritture, Tiziana Cera Rosco è arrivata all'immagine attraverso la parola poetica e ha iniziato a lavorare con il proprio corpo usando la fotografia intesa come gesto di un atto performativo e autodocumentativo. Le sue performance, nate nella terra in cui è cresciuta, sono in stretta relazione con il luogo in cui avvengono e si svolgono in posti sacri, che siano boschi, foreste, chiese consacrate e sconsacrate, monasteri.

La sua attività scultorea, che richiama l'idea di reperto e di remoto, prende vita da quella performativa delle sue "preghiere selvatiche", in un innesto di figure umane, vegetali e animali.

Sempre attenta a temi ecologici e filosofici, è ospite di numerosi convegni di filosofia e teologia, psicanalisi e poesia, di festival nazionali e internazionali e ha esposto, performato e tenuto reading sia in Italia che all'estero.

Nel 2021 ha tolto dal commercio tutti i suoi libri nella convinzione che "Per ritornare al gesto, bisogna potare".


IL LUOGO

 

L'Orto Botanico dell'Università di Palermo è tra le più importanti istituzioni accademiche, museali e didattico-scientifiche italiane. Sede del SiMua (Sistema Museale di Ateneo), è considerato un enorme museo all'aperto e vanta oltre duecento anni di attività che hanno consentito anche lo studio e la diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il bacino del Mediterraneo, di innumerevoli specie e flore diverse che raggiungono sviluppo e dimensioni uguali, o quasi, a quelle del loro ambiente naturale. Ricco di collezioni scientifiche che vantano alcune migliaia di specie, disposte secondo criteri sistematici, bioecologici e fitogeografici, è da sempre attento alle dinamiche culturali legate alla sua attività storica ed ecologica.


0 commenti:

Posta un commento

Stelline