mercoledì 11 giugno 2025

E' disponibile su Amazon Prime SHARK PREYED, il documentario dei fratelli SPINELLI: cosa si nasconde dietro la pesca e il commercio della carne di squalo?


Presentato in anteprima ieri a Milano, in una Santeria Toscana sold out da giorni, 

Presentato in anteprima ieri a Milano, in una Santeria Toscana sold out da giorni, 
È DISPONIBILE SU AMAZON PRIME SHARK PREYED
il documentario dei fratelli ANDREA e MARCO SPINELLI
risultato di più di tre anni di ricerca e riprese, in viaggio tra Italia e Spagna


Verdesca, palombo, smeriglio, spinarolo, mako o gattuccio: ogni anno vengono uccisi più di 100 milioni di squali e razze, molti dei quali finiscono sulle nostre tavole nella nostra inconsapevolezza.

L'obiettivo del documentario è sensibilizzare le persone sul loro commercio legale, aumentando la consapevolezza relativa alle minacce che gli stessi squali affrontano nei nostri mari


Il documentario, sostenuto da Y-40 The Deep Joy, la piscina di acqua termale più profonda al mondo, una delle realtà internazionali più sensibili al mondo sommerso e già sostenitrice di progetti come Plastic Dive o Sea Shepherd Trophy,

è disponibile su Amazon Prime al link: https://www.primevideo.com/detail/Shark-Preyed/0MPSVBQNZEUTC5L9Q9588NRZGF



Ogni anno vengono uccisi più di 100 milioni di squali e razze, con alcune popolazioni declinate del 95%. Il 36% di queste popolazioni, circa un terzo quindi, sono a rischio di estinzione, con gravi conseguenze su tutto l'ecosistema marino. Negli ultimi 50 anni il loro numero si è ridotto del 70%.

Verdesca, palombo, smeriglio, spinarolo, mako o gattuccio: secondo il Food Balance Sheet della FAO, (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) nel 2017 circa il 3% del consumo totale pro capite di prodotti di pesca e acquacoltura era composto da elasmobranchi (squali e razze); tra il 2009 e il 2021, l'Italia è risultata essere il terzo più grande importatore di prodotti di squalo a livello globale, con circa 98mila tonnellate di prodotti di squalo importati.

«Si tratta di un commercio legale. Per contribuire alla conservazione degli squali e migliorare la salute degli oceani, è necessaria una migliore comprensione del loro ruolo e una conoscenza del loro oscuro e complesso commercio mondiale».


Sono i numeri impressionanti attorno a cui si sviluppa il documentario SHARK PREYED: presentato ieri in anteprima a Milano, in una serata sold out da giorni che ha visto la partecipazione di un pubblico molto attento e coinvolto, Shark Preyed è disponibile su Amazon prime al link: https://www.primevideo.com/detail/Shark-Preyed/0MPSVBQNZEUTC5L9Q9588NRZGF 

Un progetto di "riqualificazione" dello squalo nella società moderna, animale cardine nel mantenimento dell'equilibrio della biodiversità marina, storicamente demonizzato e attualmente a rischio di estinzione, sostenuto da Y-40 The Deep Joy, la piscina di acqua termale più profonda al mondo, una delle realtà internazionali più sensibili al mondo sommerso e già sostenitrice di progetti come Plastic Dive o Sea Shepherd Trophy, ma anche da IMilani, azienda che ha recuperato centinaia di migliaia di reti da pesca abbandonate nei nostri mari per trasformarle in nuovi contenitori, riciclati.


Ideatori e realizzatori del progetto, che proprio attorno ai numeri iniziali si sviluppa, i fratelli ANDREA e MARCO SPINELLI.

Siciliani, entrambi molto seguiti sui social, legati al mare da una profonda connessione ereditata dal padre, che li portava in esplorazioni subacquee sin da quando erano bambini. Biologo marino e ricercatore presso la Fondazione dell'Oceanografico di Valencia il primo; documentarista, fotografo subacqueo e, nella categoria "divulgatori", tra i 100 under 30 selezionati da Forbes lo scorso anno il secondo. Marco Spinelli, peraltro è già un nome noto nel mondo della divulgazione ambientale grazie a "Missione Euridice", documentario realizzato nel 2021 sulle reti fantasma nei mari siciliani, sempre con il fratello Andrea, e "Io, Tevere" sul mutamento del fiume nel rapporto con l'uomo, realizzato con il surfista Roberto D'Amico, entrambi pubblicati sulla piattaforma Prime Video.


Shark Preyed è il risultato di oltre tre anni di ricerca e riprese, immagini con cui vogliono raccontare il rapporto con questi animali e «provare a svelare ciò che si "nasconde" dietro la pesca e il commercio della loro carne, con l'obiettivo di sensibilizzare le persone sul suo commercio legale, aumentando la consapevolezza sulle minacce che gli stessi squali affrontano nei nostri mari».

Un lungo viaggio insieme ai fratelli Spinelli tra Italia e Spagna alla scoperta dell'intera filiera, dalla cattura alla vendita, svelando il lato nascosto del commercio di carne di squalo, spesso venduta con nomi fuorvianti e consumata in modo inconsapevole. 

Attraverso testimonianze esclusive, come quella del documentarista specializzato sugli squali Mike Bolton, il fondatore di Earth League International - noto per il documentario Caccia all'Avorio (Netflix, 2016) - Andrea Crosta, e analisi scientifiche, Shark Preyed vuole mostrare l'esperienza diretta con questi animali, sfatando miti e pregiudizi.

E fare informazione approfondendo temi cruciali come lo shark finning (lo spinnamento dello squalo, pratica che spesso avviene mentre l'animale è ancora vivo), le catture accidentali, le reti fantasma (le reti da pesca abbandonate), in un documentario in cui anche Sea Shepherd, l'organizzazione senza scopo di lucro che si occupa della salvaguardia della fauna ittica e degli ambienti marini, ha concesso alcune immagini.


"Con un terzo delle specie di squali a rischio estinzione, Shark Preyed porta alla luce un'emergenza ambientale ignorata. Non è solo un'inchiesta, ma un viaggio di consapevolezza per rivelare la verità sugli squali e sulla loro fondamentale importanza per la salute degli oceani" - concludono Andrea e Marco Spinelli.



0 commenti:

Posta un commento

Stelline