giovedì 12 gennaio 2023

Pop Corn & Patatine


Eccessivo, esagerato, romantico, autentico e cafone, scostumato, violento e fetente, il cinema neomelodico, rielaborato criticamente come cinema 'e cartone, è la rappresentazione dell'immagine "brutta", del racconto popolare destinato agli ultimi, di un'epica antieroica meridionale.

Dalla sceneggiata di Mario Merola e Pino Mauro ai musicarelli di Nino D'Angelo, Carmelo Zappulla e Gigi D'Alessio fino ad arrivare al fenomeno Gomorra e alle parodie neomelodiche di Checco Zalone, il genere di cartone è contaminato e contaminante, viaggia in seconda classe analizzando gli aspetti di un'umanità dimenticata e desiderosa di un'emancipazione sociale, culturale ed economica.

Così parlò Bellavista, Scugnizzi, Mery per sempre, Tano da morire, L'imbalsamatore, L'uomo in più e tante altre opere si ritrovano finalmente all'interno di un'inedita genealogia melodrammatica da scoprire e approfondire; un genere anomalo, invisibile, che trova le sue radici nella cine-sceneggiata e nel cinema-canzone anni Settanta e Ottanta e che oggi, orienta i gusti e gli stili dell'immagine contemporanea.

0 commenti:

Posta un commento

Stelline