venerdì 25 aprile 2014

"IL JAZZ E L'AFRICA - Radici, miti, suoni " sabato 26 aprile casa del jazz



CASA DEL JAZZ

sabato 26 aprile ore 12 (sala concerti)
“IL JAZZ E L’AFRICA – Radici, miti, suoni ”
Guida all’ascolto a cura di Luigi Onori
Jazz sudafricano, grido di libertà
Ingresso libero
Il ciclo di incontri ,alla Casa del Jazz,su “Jazz e Africa. Radici, miti, suoni” ,a cura di Luigi Onori ,si chiude il 26 aprile con una panoramica dedicata al jazz antiapartheid nato e cresciuto nelle township della Repubblica Sudafricana ed espatriato/esiliato negli anni Sessanta. Da Miriam Makeba ad Hugh Masekela, da Adbullah Ibrahim a Chris McGregor il “grido di libertà” del jazz sudafricano raggiunse allora l’Europa e gli Stati Uniti, si diffuse ed intrecciò con altri linguaggi e musicisti, conservando intatta la sua gioiosa poliritmia, il senso innodico del canto, la dimensione della coralità ed una trascinante forza interiore.
L’incontro è in sintonia con Il “Torino Jazz Festival” che proporrà il 30/4 un recital di Louis Moholo-Moholo, il leggendario batterista dei Blue Notes e di decine di altre formazioni ed un incontro (27/4) con   Marcello Lorrai, uno dei massimi esperti insieme a Riccardo Bergerone e a Luigi Onori.
 Alla Casa del Jazz saranno proposti ascolti ed immagini del periodo pre-esilio (Jazz Epistles, Castle Lager Big Band, Blue Notes..) per poi proiettarsi nella dimensione eurostatunitense in cui agirono i musicisti fuggiti dall’apartheid: oltre  a Moholo, i pianisti Abdullah Ibrahim (Dollar Brand) e Chris McGregor, il trombettista Mongezi Feza, i sassofonisti Dudu Pukwana e Nick Moyake, i contrabbassisti Harry Miller e Johnny Dyani.  Ci sarà spazio anche per la formazione orchestrale che per un paio di decenni (’70-’80) incarnò al meglio l’incontro tra jazzisti sudafricani ed europei (la Brotherhood of Breath, diretta d McGregor) e per altre esperienze collettive. La Dedication Orchestra inglese che ha molto lavorato dagli anni ’90 sul repertorio di quei jazzisti – quasi tutti scomparsi - e sulla “memoria vivente” del loro generoso agire in Gran Bretagna e l’esperienza italiana di Canto Generàl.
 
 Luigi Onori – Roma, 1956, saggista e critico musicale – è collaboratore de <<il manifesto>> e del suo supplemento <<Alias>> dal 1981. Dal 1985 al 2000 ha scritto per <<Musica Jazz>>. Sulle sue colonne ha pubblicato, tra l’altro,  monografie su Duke Ellington, John Coltrane, Abdullah Ibrahim, Randy Weston, Geri Allen, Steve Coleman, Bruno Tommaso, il jazz russo e quello sudafricano.
   Si occupa di jazz e musiche afroamericane sotto il profilo giornalistico, saggistico, storico, convegnistico e didattico;  ha al suo attivo più di mille articoli, comparsi su varie testate tra cui <<Musica/Realtà>> (diretta da Luigi Pestalozza), <<Fare Musica>>, <<Lettera dall' Italia>>, <<Il Giornale della Musica>>, <<Avidi Lumi>>, <<Musica Oggi>> e sul sito <<A proposito di Jazz>>.
   Nel 1996 ha pubblicato il volume di studi <<Jazz e Africa. Griot, musicisti e fabulatori>>, edito dalla De Rubeis. Nel 1997 è stato coautore del libro <<Italian Instabile Orchestra. Jazz come ricerca collettiva negli anni '90>> (Auditorium Edizioni, a cura di Marcello Lorrai e Roberto Masotti). Nel 1998 (insieme al sassofonista Antonio Apuzzo) ha realizzato la dispensa <<Il jazz nella tradizione afroamericana>>, su commissione del Baicr e dell'Università di Roma "Tor Vergata" per un corso di formazione a distanza. Nel 2001 ha pubblicato il volume <<Note di frontiera: Jazz in Friuli-Venezia Giulia>> (edizioni Colonos), realizzato con il giornalista Flavio Massarutto. Nel 2002 ha scritto tre racconti a soggetto musicale che sono comparsi nel volume fotografico <<Come un racconto>> di Pino Ninfa (edizioni Porsche). Nel settembre 2004 è uscita una nuova edizione – riveduta ed ampliata –  de <<Il jazz e l’Africa>> presso l’editore Stampa Alternativa / Nuovi Equilibri che nel 2006 ha pubblicato la biografia <<Paolo Fresu Talkabout>> dedicata al noto trombettista e al jazz in Italia.
 Insieme ad altri è autore di volumi antologici tra cui  <<Il Jazz fra passato e futuro>> (a cura di Maurizio Franco, LIM, 2001); <<Incontri. Spazi e luoghi della mediazione interculturale>> (a cura di Massimiliano Fiorucci, Armando Editore, 2004); Aa Vv (a cura di Flavio Massarutto), <<Orchestre di improvvisazione>>, Phophonix Associazione Culturale Onlus, 2004, Udine (L.Onori, Le orchestre di improvvisazione: il problema del repertorio);  Massimiliano Fiorucci (a cura di), <<Una scuola per tutti. Idee e proposte per una didattica interculturale delle discipline>>, FrancoAngeli, 2008, Milano (L.Onori, Per una didattica interculturale della musica).
Ha  collaborato e collabora a trasmissioni radiofoniche di RadioTre (da"Audiobox" a "Inaudito", da “Il jazz: l’improvvisazione e la creatività nella musica” a “Invenzione a due voci” e “Battiti”).
Socio fondatore della SISMA, è stato iscritto alla SIDMA (Società Italiana di Musicologia Afroamericana); ha collaborato dal 2004 al 2010 con la Casa del Jazz e dal 2007 è docente a contratto di “Storia del Jazz, delle musiche improvvisate ed audiotattili” presso il Conservatorio di Frosinone.
 
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
Ingresso  libero

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