“PLUMB THE LINE”: CON L’ARTISTA AFROAMERICANO JUSTIN RANDOLPH THOMPSON IL RICICLAGGIO DIVENTA ARTE
Con un laboratorio dedicato alla creazione di un rag rug, l’artista new media enfatizza il valore del lavoro collettivo e le tante storie che i tessuti riciclati conservano nelle loro fibre.
IL WORKSHOP TRA GLI EVENTI DEL PREMIO VALCELLINA, CHE FINO ALL’11 MAGGIO A MANIAGO (PN) OFFRE UNA PANORAMICA SULLE NUOVE TENDENZE DELLA FIBER ART MONDIALE
Pordenone - Dal 2 al 4 maggio nel piccolo borgo di Maniago (PN), dove fino all’11 maggio si festeggia il meglio dell’arte tessile mondiale con la nona edizione del Premio Valcellina, sbarcherà l’artista new media afroamericano Justin Randolph Thompson con il suo nuovo progetto, “Plumb the line”. Non sarà un’installazione o una mostra, ma un laboratorio aperto al pubblico che, come da tradizione per Thompson, pesca dalla cultura afroamericana. Plumb the Line è infatti il titolo di una canzone “da lavoro” della tradizione afroamericana che parla della capacità e della fede cieca nel creare un filo conduttore.
Il workshop sarà dedicato alla creazione di un “rag rug”, ovvero di un tappeto realizzato riciclando tessuti di casa, con tutto il loro carico di storie passate da raccontare. La realizzazione del tappeto avverrà attraverso una combinazione di tecniche d’intreccio e di cucitura a mano. Il paziente lavoro sarà accompagnato dalla conversazione dei partecipanti al laboratorio, che racconteranno le storie legate ai tessuti riutilizzati, riportandole così alla luce. In questo modo il racconto personale sarà integrato in un’opera unica di grandi dimensioni, che rispecchierà la comunità che l’ha creata, in un dialogo incessante con la storia del sito che ne ospita il lavoro.
Justin Randolph Thompson è uno scultore e new media artist nato a Peekskill, New York nel 1979. Vive tra Italia e Stati Uniti dal 2001, ha esposto a livello internazionale e partecipato a numerose residenze per artisti negli Stati Uniti e in Europa. Il suo lavoro esplora le implicazioni storiche dei concetti di trionfo, vittoria e ascensione, ricontestualizzando i riferimenti dell'antichità romana e cucendoli assieme ad aspetti della cultura afroamericana sia passata sia presente. Thompson con le sue opere indaga spostamenti culturali e gerarchie imposte, reinterpreta gli status symbol dotandoli di connotazioni ibride, tramite un'applicazione talismanica di materiali culturalmente specifici. La sua opera si snoda tra installazioni scultoree e performance, con l’utilizzo di video e suono. Riflettendo sul patrimonio comune socialmente costruito, ne esamina le aspettative e le carenze attraverso l'assenza di una costruzione lineare. Thompson ha recentemente vinto una Becas della Fundacion Marcelino Botin, un 2013 Emerging Artist Fellowship presso Socrates Sculpture Park, un Open Studio Fellowship presso Franconia Sculpture Park, ha esposto un recente progetto solista presso la Galeria Formato Comodo, a Madrid Bluestar Contemporary Art Museum a San Antonio e anche a Cuchifritos Project Space a New York. Un suo video è stato esposto quest’anno al Whitney Museum of American Art. Prossimamente sono programmate mostre personali dell’artista presso Villa Romana a Frienze, il Wein Gallery nel Texas e alla Galeria Carles Tache a Barcelona.
Per ulteriori immagini e informazioni relative ai laboratori di Thompson:
http://www.justinrandolphthompson.com/
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Stelline