martedì 28 marzo 2017

LUIGI DE FILIPPO in MISERIA E NOBILTA’ da giovedi 30 marzo a domenica 9 aprile Teatro Parioli Peppino de Filippo


STAGIONE 2016/2017
TEATRO PARIOLI PEPPINO DE FILIPPO
da giovedi 30 marzo  a domenica 9 aprile 2017
I DUE DELLA CITTA' DEL SOLE
presentano
UN CAPOLAVORO DEL NOSTRO TEATRO COMICO
 
LUIGI DE FILIPPO
in
 
MISERIA E NOBILTA'
commedia in due parti di
Eduardo Scarpetta
adattamento e regia di Luigi de Filippo
 
con:
Felice Sciosciammocca…. LUIGI DE FILIPPO
Pupella…….FABIANA RUSSO
Concetta….TIZIANA TIRRITO
Luisella….STEFANIA VENTURA
Gioacchino, ….VINCENZO DE LUCA
Luigino…..GEREMIA LONGOBARDO
Pasquale….MASSIMO PAGANO
Peppeniello….EMANUELE ORTEGA DE LUNA
Eugenio, marchesino….CARLO ZANOTTI
Gaetano Semmolone…..PAOLO PIETRANTONIO
Biase…MICHELE SIBILIO
Il marchese Ottavio…..LUCA NEGRONI
Gemma….CARMEN LANDOLFI
Bettina, cameriera…..CLAUDIA BALSAMO
 
 
Dal 30 marzo al 9 aprile,al Teatro Parioli Peppino de Filippo,un capolavoro del nostro teatro comico,Luigi De Filippo in "Miseria e nobiltà", di Eduardo Scarpetta, adattamento e regia di Luigi De Filippo.
La ripresa di questa storica e famosa commedia da parte di Luigi De Filippo che ne è autorevole protagonista e regista, vuole essere un omaggio a Eduardo Scarpetta, riformatore del Teatro napoletano, che proprio in questa "Miseria e nobiltà" aveva compiuto la sua riforma, con l'invenzione e la consacrazione del personaggio di don Felice Sciosciammocca, prototipo del napoletano piccolo borghese, che sostituisce Pulcinella, maschera d'altri tempi.
La fame è  il tema della commedia, e da quando Scarpetta  scrisse questo testo  fino ad oggi, la fame è rimasta immutata: la fame di lavoro, la fame di sopravvivenza, la fame di giustizia, quella fame che, soprattutto nel Mezzogiorno, se non soddisfatta, può provocare grandi sconvolgimenti
E' celebre il finale del primo atto. Tutti in scena siedono avviliti perché ogni tentativo di procurarsi da mangiare è fallito;  improvvisamente un cuoco e due sguatteri entrano portando ogni ben di Dio, nessuno si chiede da dove provenga quella grazia e tutti scattano come molle avventandosi sui maccheroni fumanti. E' la scena che rappresenta e riassume in termini di grottesco, non il dramma di due famiglie, ma la secolare tragedia di un popolo.
La vicenda è semplice: Eugenio, un giovane nobile, ama la figlia di un buffo cuoco arricchito. Temendo di non avere dai suoi genitori aristocratici il consenso alle nozze, chiede l'aiuto di Don Felice Sciosciammocca, scrivano pubblico, povero e affamato.
Sciosciammocca e alcuni suoi amici, altrettanto poveri e affamati, dovranno fingersi genitori e parenti nobili del marchesino Eugenio e presentarsi dal cuoco credulone e sciocco: da qui una serie di  equivoci estremamente divertenti che rendono questa commedia tra le piu' famose del repertorio napoletano.
Luigi De Filippo, degno erede della grande tradizione teatrale napoletana, è l'umanissimo interprete della vicenda, assieme alla sua Compagnia di Teatro composta da undici attori.
Uno spettacolo da non perdere. Un divertimento raro nel panorama del nostro teatro contemporaneo. Commedia estremamente comica ma anche amara, a detta della  critica  "degna della firma di Moliére".
La tradizione è il nostro passato, ma è un passato che insegna.   
 
Ingresso: platea 27 euro ; galleria  22  euro
 
Teatro Parioli Peppino De Filippo  Via Giosuè Borsi 20, 00197 – Roma
tel . 06 8073040
 

 

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