martedì 4 aprile 2017

mostra PARADOXA: focus CINA e OSCURITA' - Udine, 22 apr / 27 ago 2017


PARADOXA. II edizione della mostra d'arte contemporanea orientale

FOCUS ARTE CINESE: TEMA DELL'OSCURITÀ DA ESPLORARE AL "BUIO"

Dopo il focus 2016 sul Giappone, a Udine continua il progetto sull'Estremo Oriente in concomitanza con Far East Film Festival

Udine, 22 aprile – 27 agosto 2017

 

Sarà la Cina il paese protagonista dell'edizione 2017 di Paradoxa, progetto triennale partito un anno fa per investigare le forme attuali dell'arte contemporanea estremo-orientale, prodotto dal Comune di Udine - Civici Musei con l'ERPaC, Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, organizzatore della mostra, patrocinato dall'Università degli Studi di Udine e curato da Denis Viva. Tre artisti cinesi, Cheng Ran, Xie Nanxing e Chen Wei, già affermati a livello internazionale, esporranno a Udine dal 22 aprile al 27 agosto 2017 a Casa Cavazzini, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, i propri lavori di pittura, fotografia e video art sul tema dell'oscurità.

Udine è la città che da 19 anni accoglie il Far East Film Festival, il più grande festival europeo del cinema asiatico, ed è proprio in concomitanza con questo grande evento (21-29 aprile 2017) che la mostra taglia il nastro. "Le migliaia di appassionati che si recano nella nostra città – commenta l'assessore alla cultura del Comune di Udine Federico Pirone – troveranno un'offerta culturale complementare alla settima arte". "Una proposta di alto valore – gli fa eco il curatore di Paradoxa Denis Viva –, come dimostra il successo di alcuni artisti selezionati per l'edizione 2016 sul Giappone. Takahiro Iwasaki si è guadagnato il ruolo di rappresentante del suo Paese alla prossima Biennale di Venezia, mentre Taro Izumi è presente al Palais de Tokyo di Parigi con una mostra personale".

Quella del 2017 si preannuncia come un'edizione particolarmente intimista e curiosa per un allestimento semioscuro, realizzato in collaborazione con l'artista pordenonese della luce Ludovico Bomben, che ha l'obiettivo di provocare un'iniziale perdita di punti di riferimento spaziali alla quale lo spettatore si adegua dopo qualche minuto trascorso all'interno delle sale.





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Stelline