venerdì 9 giugno 2017

Il Miracolo del Corporale e un racconto con immagini e partitura d'organo nel Duomo di Orvieto sabato 10 giugno Duomo di Orvieto


Comune di Orvieto - Opera del Duomo di Orvieto - Capitolo della Cattedrale con il Consorzio Tutela del Vino di Orvieto
 
Nell'ambito del
Festival Arte e Fede
 
 
miracolo-bolsena
 
 
 
VEDERE PER CREDERE
Il Miracolo eucaristico del Corporale
CREDERE PER VEDERE
 
 
Un racconto
di
Guido Barlozzetti
 
Progetto immagini
di
Massimo Achilli
 
All'organo
il Maestro Nello Catarcia
 
 
 
 
 
Duomo di Orvieto
ore 21.15
Orvieto, sabato 10 giugno 2017
 
 
Il Miracolo del Corporale
e un racconto con immagini e partitura d'organo
nel Duomo di Orvieto.
 
 
Una serata-evento
Un racconto tra riflessione e fede
Parole, immagini e musica
La grande scena della navata centrale del Duomo di Orvieto
 
 
 
La festa del Corpus Domini è una solennità profondamente radicata nella storia e nella fede della Città di Orvieto.
La successione degli eventi inaugurati nel 1263 dal Miracolo eucaristico di Bolsena, fece sì che la reliquia del Corporale venisse portata in Orvieto e mostrata al Papa Urbano IV e da questi al popolo della Città.
Non solo, sempre da Orvieto, il Papa l'11 agosto del 1264 pubblicò la "Bolla Transiturus" con la quale estese a tutta la Cristianità la festa del Corpus Domini.
 
Erano anni di discussioni profonde ed accese intorno al tema della transustanziazione, e cioè la  presenza del corpo e del sangue di Cristo nell'ostia consacrata e la Bolla papale venne a costituire un punto di riferimento ufficiale.
 
"Vedere per credere/Credere per vedere" si presenta - dice Guido Barlozzetti che ideato la serata e ne sarà il narratore - come  una "lectio" che vuole rievocare la tradizione che si fissò sulle pareti della Cappella del Corporale con gli affreschi di Ugolino di prete Ilario, e cogliere la profondità di alcuni significati simbolici: il miracolo, l'immagine, il rapporto tra visibile e invisibile".
 
Il racconto di Guido Barlozzetti si avvale della collaborazione di Massimo Achilli che ha curato il progetto visivo con una serie di interventi che accompagnano le parole e aprono spazi dedicati alla rappresentazione del miracolo, allo sguardo proiettato sull'invisibile, alla proliferazione delle immagini..
 
Un intreccio fra parola e immagini, dunque, che si completa con la partitura musicale eseguita all'organo, recentemente restaurato, del Duomo eseguita dal Maestro di Cappella Lillo Catarcia.
 
La "Lectio" si inserisce nel ciclo delle manifestazioni riunite sotto il logo di "Arte e Fede" che mette al centro del suo programma 2017 il tema dell'Eucarestia, del dono e del ringraziamento che contiene.
 
Sarà preceduta da un breve intervento sul significato simbolico del vino da parte di Riccardo Cotarella, enologo illustre e presidente dell'Associazione internazionale degli enologi, a nome del Consorzio Tutela del Vino d'Orvieto che della manifestazione è sponsor.
 
L'evento è organizzato dal Comune di Orvieto/Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l'Opera del Duomo di Orvieto, il Capitolo della Cattedrale e il Consorzio.
 
La "lectio" si svolge la sera del 10 giugno 2017, alle ore 21.15 nella navata centrale del Duomo di Orvieto.
Uno spazio straordinario e di grande intensità che, attraverso la "lectio", rimanda a se stesso e alla sua storia di umanità e di fede.
 
Dopo la "lectio", a cura del Consorzio, una degustazione di vini di Orvieto nel giardino di fianco alla cripta del Duomo, che è anche una prospettiva insolita e sorprendente da cui ammirare la Cattedrale .
 
 
 
Il racconto.
 
 
Vedere per credere/Il Miracolo del Corporale/ Credere per vedere è una "lectio" e un racconto/riflessione.
 
Il racconto del Miracolo eucaristico di Bolsena e cioè del lino maculato dal sangue che cade dall'ostia spezzata dal prete boemo Pietro da Praga nella Chiesa di Santa Cristina.
Il racconto è affidato alla rappresentazione per quadri che si distende sulla parete di destra della Cappella del Corporale, dall'evento del Miracolo all'annuncio-ostensione che se ne fa al popolo di Orvieto e all'Officio redatto da Tommaso d'Aquino.
La narrazione procede sulla linea evolutiva dei quadri e della loro trama.
 
La riflessione si concentra su alcune tematiche strettamente connesse che emergono via via dal racconto. In particolare:
- il contesto della storia di Orvieto, il Comune, il tentativo di Signoria e la presenza del Papa;
- il miracolo e la sua sostanza eucaristica nel dibattito aspro del Duecento;
- il "vedere" come prova del miracolo - le gocce di sangue che cadono dall'ostia consacrata sul lino dell'altare - e dunque motore della fede e il "credere" come conseguenza del miracolo, da un lato, e condizione che consente di vedere ciò che resta invisibile (la presenza del corpo di Cristo nelle specie del pane e del vino).
E il "mostrare" come certificazione dell'avvenuto miracolo. -
Dunque, il significato rituale e simbolico che il miracolo porta con sé nel momento in cui entra nel cerchio della comunicazione sociale e della fede  popolare.
- l'immagine e il rapporto tra visibile e invisibile e la sua attualità nel tempo del flusso a tempo pieno delle immagini.
 
Un racconto/riflessione pubblico nell'atmosfera del luogo in cui il Corporale è custodito. Il Duomo di Orvieto.
 
La "lectio" illustra il racconto popolare della pittura di Ugolino di Prete Ilario.
Un film ante litteram che si snoda  nella successione dei quadri/fotogrammi, attraverso le istantanee degli affreschi di Ugolino di Prete Ilario  sulla parete destra della Cappella del Corporale del Duomo di Orvieto (e le formelle del Reliquiario di Ugolino di Vieri).
Ogni quadro viene descritto analiticamente nella funzione che ricopre nella narrazione con i rimandi che offre alla generalità del contesto e alla tradizione del Miracolo.
- La funzione che istituzionalizza una tradizione e una memoria del Miracolo: gli affreschi diventano la storia del Miracolo;
- Il contesto storico-religioso di quegli anni, Urbano IV, la Bolla Transiturus, l'Officio di Tommaso d'Aquino.
 
 
 
 
Guido Barlozzetti
Scrittore, giornalista, attualmente conduttore de Il Caffè di Raiuno, laureato in filosofia che continua a studiare.
 
Massimo Achilli
Artista multimediale, fotografo. Progetta e allestisce performance audiovisive.
 
Lillo Catarcia
Maestro di Cappella nel Duomo di Orvieto
 

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Stelline