giovedì 24 ottobre 2019

AGI BERTA Confini incerti

Confini incerti è un libro irrinunciabile per chi voglia avere anche una chiave d'accesso alla storia contemporanea di quell'area geografica, dove più che altrove la gente ha vissuto i peggior scontri e drammi del "secolo breve". Ci si ritrova tra le mani un libro pieno di umorismo e aneddoti, ricordi e documenti che tradizionalmente sfuggono al retaggio degli anni, così come di dolorose memorie. In esso la storia non viene raccontata per imprese vittoriose e scelte tattiche o politiche, ma attraverso la vita umana, i pensieri e i destini di persone vere. La trama prende inizio a Cakovec, che ora si trova in Croazia, dove coabitano croati, ungheresi, sloveni, tedeschi e serbi. È qui che vivono gli Harmath, una famiglia della piccola nobiltà ungherese, di origine croata: Nandor, la moglie Cecilia e i figli Eugenio, Irene, Dusi e Nandor Junior. Dopo la prima guerra mondiale, con le nuove frontiere decretate a Versailles, gli Harmath diventano profughi, perdono tutti i loro beni e si trasferiscono a Budapest. I figli, due donne e due uomini prendono quattro strade molto diverse, quasi fossero quattro stereotipi di come poteva essere interpretata la vita nel ventesimo secolo. Confini incerti è un libro complesso, drammatico, dove l'incertezza dei confini non è soltanto geografica, ma alberga nel cuore stesso dei personaggi, alla ricerca di un loro posto nel mondo.


Agi Berta è nata in Ungheria nel 1952. A 18 anni ottiene una borsa di studio per proseguire gli studi in Polonia. Il matrimonio la porta a Napoli, dove vive da oltre quattro decenni e dove si è laureata in Storia dell'Europa Orientale. Insegna in una scuola media. Questo è il suo primo romanzo che è stato preceduto dalla pubblicazione di racconti, da collaborazioni con giornali, e dalla traduzione all'italiano di un classico moderno ungherese, Epepe di Ferenc Karinthy, per Voland.


Pagine 266, prezzo 18,00 euro.


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