Il LAC Lugano nell'ambito del palinsesto
Lingua Madre. Capsule per il futuro presenta:
Other Lands. Narrazioni non retoriche
Un viaggio virtuale tra Sudafrica, Egitto e Palestina, Polonia per ascoltare racconti e visioni libere da colonialismi culturali
Dal 9 maggio sul sito
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LAC Lugano Arte e Cultura
Il palinsesto di Lingua Madre. Capsule per il futuro, progetto artistico totalmente inedito ideato da Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC, e da Paola Tripoli, direttrice artistica del FIT Festival, prosegue e si sposta all'estero in tre viaggi intrapresi con Other Lands. Narrazioni non retoriche, tra Sudafrica, Egitto/Palestina e Polonia.
A cura di Paola Tripoli, Other Lands è un progetto artistico in cui il teatro vuole porre in primo piano, senza filtri, le narrazioni dei dimenticati. Artisti dimenticati dal mercato dell'arte, artisti che, in quanto tali, in alcuni Paesi sono visti dal potere come pericolosi portatori di idee non allineate. Artisti-attivisti, quindi rivoluzionari, che raccontano "minoranze" che parlano le lingue del ghetto, colorati e oltre il genere, gay, trans.
Other Lands è uno spazio dedicato ad artisti e luoghi dove il rapporto tra creazione artistica e politica vive in zone di pericolo. Creazioni originali dove, come in Sudafrica, la forza di idiomi minoritari assume un significato politico. In Egitto e in Palestina dove il corpo si dilegua, dove gli spazi si svuotano, dove i riti si modificano. E la Polonia, che vive nel movimento delle donne la creazione di uno spazio artistico ritrovato in difesa della democrazia liberale.
Programma
Dal 9 maggio 2021
Sudafrica curatela: Rudi Van der Merwe; artisti: Lee-Ann Olwage, Ronelda Kampfer, Churchil Naudé
Dal 23 maggio 2021
Egitto artista: Mohamed Abdelkarim
Palestina artista: Noor Abuarafeh
Dal 28 maggio 2021
Polonia Anka Herbut
Sudafrica
Il primo viaggio, dal 9 maggio disponibile gratuitamente sul sito del LAC, porta lo spettatore in Sudafrica con Margine di errore il progetto diretto dal sudafricano Rudi Van der Merwe che coinvolge la fotografa Lee-Ann Olwage, la poetessa Ronelda Kampfer e il rapper Churchil Naudé, tre artisti uniti dal fatto di essere nati, o di conoscere bene, le periferie di Città del Capo, le cosiddette Cape Flats, luoghi in cui esplodono le contraddizioni di una terra dominata da enormi disuguaglianze.
Margine di errore riassume le opere dei tre artisti in tre stanze che si distinguono tra loro per la tipologia di contenuti e per la loro fruizione. Un'immersione nel Sudafrica fatta di contenuti audio, quasi musiche, in lingua originale, l'afrikaans (con traduzione disponibile), di poemi/poesie colmi di dolore e di forza, di ballate rap e blues in forma video dove la disperazione non lascia spazio mai all'odio. Si avrà modo di percorrere le strade dei quartieri di cui Olwage, Naudé e Kampfer raccontano la vita, dando voce a chi vive ai margini.Egitto e Palestina
Dal 23 maggio Other Lands si sposta in Egitto con Lexiconality-Imaginaries, un duo artistico che pratica l'installazione come strumento di ricerca. L'egiziano Mohamed Abdelkarim e la palestinese Noor Abuarafeh in Notions never defined by investigating, a subject we are contemplating compongono una costellazione, una mappa, uno spazio/cielo che guida lo spettatore attraverso foto, video, testi in un percorso soggettivo di conoscenza, libertà, realtà, astrazione.
Polonia
La terza tappa del viaggio porta il progetto in Polonia a partire dal 28 maggio dove l'autrice Anka Herbut propone Antibodies una radiotrasmissione dalle "strade polacche" e dall'interno del corpo femminile, dove si svolgono le proteste di All-Poland Women's Strike (movimento sociale per i diritti delle donne in Polonia). È un manifesto in progress, che si forma e si trasforma a seconda di ciò che il corpo collettivo sperimenta, vive, sente e vuole.
Lingua Madre – Capsule per il futuro
Lingua Madre – Capsule per il futuro è un progetto artistico totalmente inedito che ha coinvolto decine di artisti e intellettuali su altrettanti progetti; un impegno produttivo importante frutto di un intenso lavoro di gestazione durato cinque mesi. Il centro culturale della Città di Lugano ha continuato a lavorare a porte chiuse e lo ha fatto con rigore ed entusiasmo, nel rigoroso rispetto delle norme anti-covid.
Ideato da Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC, e Paola Tripoli, direttrice artistica del FIT Festival, Lingua Madre ne amplifica, espandendolo, il pensiero artistico condiviso che, in questa occasione, trova una efficace sintesi in un Manifesto, un vero e proprio decalogo che ne riassume i contenuti. Una dichiarazione d'intenti che gli autori della redazione, Angela Dematté, che accompagna il lavoro di Rifici da tempo, Riccardo Favaro giovane drammaturgo, vincitore del Premio Scenario e finalista al Premio Riccione, Francesca Sangalli autrice di teatro, cinema e televisione, Lorenzo Conti che si occupa di curatele a formazione nel campo della danza contemporanea, hanno fatto propria, ispirandone i contenuti.
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Stelline