mercoledì 6 aprile 2022

Teatro, Cinema, Micro-manipolazione: a Torino arriva il pluripremiato U.MANI di Illoco Teatro. 12/04, Giocateatro


Il 12 aprile al Festival di Teatro per le Nuove Generazioni
GIOCATEATRO TORINO

U.MANI
di Illoco Teatro

La grammatica scenica ibrida di Illoco Teatro – fra teatro, cinema e micro-manipolazione – approda al Festival Giocateatro Torino, che si svolgerà da venerdì 8 a giovedì 13 aprile alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, con lo spettacolo tout public U.MANI, fra immaginazione e nuove tecnologie.

Martedì 12 aprile – ore 17:00

Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino – Corso Galileo Ferraris, 266/C, Torino

Trailer dello spettacolo

U.MANI, lo spettacolo tout public della compagnia Illoco Teatro, in scena al Festival di Teatro per le nuove Generazioni GIOCATEATRO TORINO il 12 aprile ore 17.00: gli attori/manipolatori della compagnia romana condurranno il pubblico in un viaggio onirico fra immaginazione e nuove tecnologie - mescolando teatro, cinema e micro-manipolazione - per comunicare con le nuove generazioni.

Ispirato al testo di narrativa per ragazzi Il bambino senza televisione di Luana Vergari, U.MANI è uno spettacolo per grandi e piccini che mescola la manipolazione di oggetti in miniatura alle nuove tecnologie digitali e ha ricevuto il Premio Nazionale Pina e Benedetto Ravasio (2021) e la menzione speciale al bando «In viva voce 2020» di ATCL Lazio.

La protagonista di U.MANI è una bambina, Clara, a cui si rompe la televisione: così ha inizio la sua avventura, con una missione di vitale importanza: restituire il sorriso alla Luna. Un viaggio vertiginoso che la porterà negli oceani più profondi, nei deserti più aridi e nelle caverne più buie, fino a scoprire che con la semplice forza della sua immaginazione può cambiare tutto e concepire un mondo nuovo.

Sulla scena, a dare vita a Clara e agli altri personaggi, una serie di set in miniatura creati e manipolati dagli attori; le varie azioni vengono riprese da un operatore dotato di telecamera, e il "film", realizzato dalla collaborazione coreografica tra attori-manipolatori e operatore ad ogni replica, viene proiettato live su uno schermo collocato sul fondale. Un lavoro che intende mostrare al pubblico, simultaneamente, la scena e il dietro le quinte, l'illusione e il trucco. Gli spettatori, infatti, assistono contemporaneamente alle immagini audiovisive prodotte live e proiettate sullo schermo situato sul fondale, e al processo di produzione di quelle stesse immagini, realizzato dagli attori-manipolatori.

U.MANI ha debuttato nell'estate del 2021 al festival di Maremma – Teatro nel Bicchiere, ed è stato finora ospitato in diversi festival e rassegne teatrali, da Bergamo a Matera.


Da un'idea di Annarita Colucci

regia Roberto Andolfi

con Annarita Colucci, Dario Carbone, Valeria D'Angelo, Anton De Guglielmo, Michele Galella

produzione Illoco teatro

con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo

con il contributo del Fondo Unico per lo Spettacolo – Ministero della cultura

 

XXIV Premio Nazionale Pina e Benedetto Ravasio

Menzione Speciale Bando «In Viva Voce 2020»

 

Martedì 12 aprile – ore 17:00

Festival di teatro per le nuove generazioni Giocateatro Torino

Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino – Corso Galileo Ferraris, 266/C, Torino

 

Biglietti:

Intero € 13

Ridotto € 11 (over 65, abbonati stagione 2021/2022, associazioni e CRAL convenzionati)

Ridotto giovani € 8 (dai 14 ai 25 anni)

Ridotto ragazzi € 7 (under 14)

Ridotto Allievi € 6 (riservato agli allievi della SCUOLA DI TEATRO 2021/2022)

 

INFO: https://casateatroragazzi.it/programmi/gioca-teatro/

 

Sinossi

Clara è una bambina come le altre: prima di andare a scuola, sottrae dalla credenza un paio di caramelle al limone (ovviamente di nascosto); mentre la maestra spiega, disegna animaletti sul libro di scienze (sempre con qualche zampa di troppo); quando gioca in giardino, la sua fantasia si invola in avventure pindariche che la conducono in luoghi lontani e sconosciuti (e che spesso richiedono più coraggio di quanto sia provvista, procurandole gli incubi). Come tutti i bambini, anche Clara fatica a comprendere il mondo che la circonda. L'universo dei suoi genitori, della nonna, dei maestri a scuola e di tutti gli adulti sia simpatici che antipatici (il dentista rientra indubbiamente tra questi ultimi) le appare imperscrutabile e allo stesso tempo incapace di capirla. Insomma, un mondo a misura di adulti che hanno dimenticato cosa voglia dire essere bambini. Un giorno, mentre guarda il suo programma preferito, la televisione emette improvvisamente un fischio ascendente, come quello dei fuochi d'artificio a Ferragosto; segue un breve crepitio, simile al rumore delle stelline che il papà le lascia tenere a Capodanno, rigorosamente sul balcone. Lo schermo è attraversato da un lampo di luce, trasmette un rumore grigio, tutti i colori dell'arcobaleno, e poi si spegne. Senza rimedio. Arrabbiata e sconsolata, Clara è costretta a osservare il mondo intorno a lei. Per la prima volta dopo tanto tempo, si mette a studiare il panorama dalla finestra della sua cameretta, quando un gabbiano parlante le chiederà aiuto. È così che la vera avventura, quella che aveva sempre sognato, ha inizio. Con una missione di vitale importanza: restituire il sorriso alla Luna. Un viaggio vertiginoso che la porterà negli oceani più profondi, nei deserti più aridi e nelle caverne più buie, fino a scoprire che con la semplice forza della sua immaginazione può cambiare tutto e concepire un mondo nuovo.

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