martedì 3 giugno 2025

Libri ed economia - Geopolitica per le imprese di Marco Valigi (Egea, 2025)

EGEA PRESENTA


 
Geopolitica per le imprese: ripensare il business nei mercati post-globali

Cosa succede quando una nuova regolamentazione cambia le regole del gioco in un mercato strategico, o quando una tensione diplomatica trasforma un partner commerciale in un rischio? In un mondo dove la geopolitica influenza le scelte aziendali, Marco Valigi offre una bussola pratica per chi vuole non solo sopravvivere, ma crescere nei mercati post-globali.

Può la geopolitica diventare una leva di valore per le aziende, e non solo un rischio da gestire? La pandemia, la guerra in Ucraina, le tensioni tra Stati Uniti e Cina, la crisi delle supply chain e la corsa alle materie prime: negli ultimi anni, la globalizzazione ha lasciato spazio a un nuovo scenario fatto di incertezze, conflitti e barriere. Le imprese italiane – dalle Pmi alle multinazionali – si trovano a navigare tra guerre commerciali, crisi energetiche, sanzioni, nuove alleanze e cambi di regime che possono stravolgere in poche settimane strategie costruite in decenni. Nel libro "Geopolitica per le imprese", edito da Egea, Marco Valigi spiega perché nessuna azienda può più permettersi di ignorare la geopolitica. E come trasformare questa consapevolezza in un vantaggio competitivo concreto.
 
Politogo specializzato in Relazioni internazionali (insegna presso l'ESCP Business School e in Università Cattolica), Valigi distingue tra la geopolitica come disciplina accademica e la geopolitica applicata al business, mostrando come la comprensione dei contesti internazionali sia ormai indispensabile per prendere decisioni informate, proteggere le supply chain, cogliere opportunità e prevenire crisi.
Attraverso casi reali, esempi storici e una solida base teorica, l'autore illustra come le organizzazioni possano integrare la geopolitica nella strategia aziendale. Ecco alcuni esempi:
 
  • Supply chain e approvvigionamenti: la pandemia e la guerra in Ucraina hanno dimostrato quanto sia rischioso dipendere da fornitori in aree instabili. Un'azienda farmaceutica che importa principi attivi dalla Cina o una manifattura che si affida al gas russo può trovarsi improvvisamente senza materie prime o con costi insostenibili.
 
  • Mercati e regolamentazioni: le sanzioni imposte a Russia e Iran, le restrizioni sulle tecnologie tra USA e Cina, o le nuove normative europee sulla sostenibilità possono aprire o chiudere mercati da un giorno all'altro.
 
  • Rischi politici e reputazionali: un colpo di stato, una crisi valutaria o una campagna di boicottaggio internazionale possono mettere a rischio investimenti, marchi e partnership.
  • Investimenti e strategie di espansione: scegliere dove aprire una filiale, con chi stringere alleanze o come diversificare la produzione richiede oggi una lettura geopolitica dei rischi e delle opportunità.
 
Il libro non si limita a spiegare perché la geopolitica sia importante, ma offre strumenti concreti per integrarla nella governance delle imprese, con attenzione particolare alle Pmi italiane, spesso più vulnerabili ma anche più flessibili delle grandi multinazionali. Come? Di seguito una serie di consigli pratici:
 
  • Analisi preventiva e monitoraggio continuo: Valigi consiglia di non limitarsi a reagire alle crisi, ma di sviluppare una cultura della pianificazione e dell'analisi preventiva. Le aziende dovrebbero dotarsi di strumenti per monitorare costantemente i segnali deboli, le evoluzioni normative e le dinamiche politiche nei Paesi chiave.
 
  • Creare una funzione geopolitica interna: anche le Pmi possono individuare una figura o un piccolo team incaricato di raccogliere informazioni, valutare scenari e supportare il management nelle decisioni strategiche. Nelle grandi aziende, la funzione geopolitica può dialogare con risk management, compliance e ufficio legale.
 
  • Formazione e cultura aziendale: Valigi sottolinea l'importanza di formare manager e collaboratori alla lettura dei contesti internazionali, promuovendo una cultura della curiosità, della flessibilità e della rapidità di risposta.
 
  • Leadership trasformativa: solo una leadership capace di coinvolgere le persone, valorizzare la diversità e promuovere una visione di lungo periodo può trasformare la geopolitica da minaccia a risorsa.
 
  • Simulazioni e scenari: il libro suggerisce di utilizzare esercizi di scenario e simulazioni di crisi per prepararsi a eventi inattesi, testando la resilienza dell'azienda e la prontezza dei processi decisionali.
 
L'invito per le imprese, insomma, è quello di superare l'approccio difensivo e a vedere la geopolitica come una leva di crescita: chi sa leggere i cambiamenti, anticipare i rischi e cogliere le opportunità nei nuovi mercati sarà più resiliente e capace di innovare.
"Perché assuma consistenza e si consolidi come pratica di gestione", scrive Valigi, "il tema della geopolitica va ancorato a quello del valore. Nelle diverse accezioni e sfumature, la pietra angolare di qualsiasi attività d'impresa è il valore. Solo come fattore generativo di valore la geopolitica si guadagnerà eventualmente uno spazio nella governance aziendale".
 


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Stelline